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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ex Lsu chiedono integrazioni salario

BRINDISI – La protesta dei lavoratori ex Lsu Ata ha fatto tappa stamani davanti Palazzo di città, dove si è volto un sit-in di protesta.

BRINDISI – La protesta dei lavoratori ex Lsu Ata ha fatto tappa stamani davanti Palazzo di città, dove si è volto un sit-in di protesta al quale hanno preso parte alcune decine di persone. Tale manifestazione ha fatto seguito a un incontro svoltosi ieri fra il comitato unitario degli ex Lsu promosso da Bobo Aprile, segretario provinciale del sindacato Cobas, e il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, conclusosi con una doccia fredda per i dimostranti.

Il primo cittadino, infatti, affiancato dal capo di gabinetto, Angelo Roma, ha esposto una serie di intoppi burocratici che ostacolano l’applicazione della integrazione salariale (rispetto al salario previsto dal contratto proposto dalla società, la Dussmann Srl, subentrata dallo scorso gennaio nell’appalto di pulizia delle scuole pugliesi) da assegnare agli Lsu Ata nell’arco del 2014.

“Ricordiamo che i lavoratori Lsu – scrive Bobo Aprile in una nota diramata stamani - percepiscono un assegno da parte dello Stato, attraverso l’Inps ,di 500 euro mensili senza aver diritto ai contributi e ad altro. Una sorta di lavoro nero legalizzato che dura da 25 anni, che assicura solo una presenza di 4 ore all’ente che prende tali lavoratori in carico: in questo caso il comune di Brindisi”.

Ma l’inserimento dell’integrazione salariale nel bilancio di previsione 2014, che dovrà essere approvato entro il prossimo aprile dal consiglio comunale, è in conflitto con le linee guida fornite in queste giorni dalla Corte dei conti sezione Puglia agli enti comunali. Angelo Roma ha infatti spiegato che “l’indicazione della Corte dei Conti – si legge ancora nella nota di Aprile - è la seguente: ‘le amministrazioni comunali possono spendere per gli Lsu il 50% dei soldi spesi per loro nell’anno 2009’”.

Se si considera, quindi, che il Comune di Brindisi aveva già destinato 200mila euro nel 2009 per gli Lsu, “l’eventuale somma da stanziare agli stessi nel 2014 – scrive Aprile - è solo di 100mila euro, a fronte di una necessità di 600mila euro”. L’amministrazione comunale, alla ricerca di una via d’uscita da questo vicolo cieco, ha chiesto un chiarimento all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Ma se l’ostacolo posto dalla Corte dei conti dovesse rivelarsi insormontabile, “sarà necessario – spiega Aprile - un intervento più sostanzioso della Regione Puglia per gli Lsu di Brindisi, che per l’anno 2013 si è fermato a soli 70mila euro”.

Per questo, il Comune e il comitato unitario chiederanno un incontro all’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli. Nel frattempo, lo stato di agitazione va avanti. (Fotoservizio Gianni Di Campi)

 

 

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