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Gli studenti non mollano, altre lotte

Prosegue con forme articolate in vari centri della provincia l’agitazione degli studenti medi. Dopo le manifestazioni delle scorse settimane, notizie di iniziative di lotta dall’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato di Bari, e dal liceo scientifico di Mesagne. Nel primo caso si tratta dell’occupazione dell’istituto decisa ieri, nel secondo di un programma di cogestione assieme agli insegnanti.

Prosegue con forme articolate in vari centri della provincia l’agitazione degli studenti medi. Dopo le manifestazioni delle scorse settimane, notizie di iniziative di lotta dall’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato di Bari, e dal liceo scientifico di Mesagne. Nel primo caso si tratta dell’occupazione dell’istituto decisa ieri, nel secondo di un programma di cogestione assieme agli insegnanti.

“Dai primi giorni del mese di ottobre milioni di studenti italiani si sono mobilitati, con lo scopo – dice un comunicato degli studenti dell’Ipsia “Santarella” - di dimostrare il nostro dissenso in merito alle proposte di legge esaminate dal governo tecnico (Ddl Aprea e Patto di Stabilità. Dopo esserci mobilitati con assemblee autoconvocate, sit-in e manifestazioni anche pomeridiane, in data 28 novembre 2012, 250 studenti e studentesse dell' Ipsia L. Santarella durante la mattinata occupano la scuola”.

La decisione “è stata presa dagli studenti durante un'assemblea autoconvocata tenutasi il pomeriggio prima, durante la quale si è discusso della necessità di riappropriarci dei nostri spazi di partecipazione, discussione e democrazia; rivendicando inoltre il nostro diritto allo studio,  il libero accesso ai saperi e la necessità di una scuola più sicura. Lo scopo di tale mobilitazione è quello di creare un alternativa e quindi di liberare i saperi perché la scuola, secondo noi, dev'essere un luogo di raccolta di idee”.

Al posto delle lezioni, nelle aule dell’Ipsia è stato deciso di svolgere dibattiti e attività dirette dagli studenti, “perché nessuna voce deve prevalere su di un'altra. Inoltre dopo aver preso coscienza che il Pd ha deciso di sospendere momentaneamente l'iter  parlamentare, e di demandare al futuro governo che verrà eletto a marzo 2013, abbiamo deciso di non sospendere la nostra mobilità per far comprendere che in ogni caso noi non siamo d'accordo sulle decisioni che hanno preso e continuano a prendere in considerazione”, fanno sapere gli studenti.

“Per questo l'occupazione nel nostro istituto ,dopo aver preso accordi  con il nostro preside, continuerà fino a domenica 2 dicembre. Una scuola occupata è una scuola libera, uno spazio dove affermare la nostra volontà”.

Stesso periodo di mobilitazione per lo Scientifico “E. Ferdinando” di Mesagne. “Abbiamo concordato con il corpo docente e con il dirigente scolastico la conduzione di una cogestione della durata prevista di sei giorni, dal 26 novembre all’1 dicembre. La nostra idea – fanno sapere gli studenti -  è quella di completare l’attività didattica con argomenti che spesso non trovano posto nell’attività curriculare. Stiamo, perciò, alternando ore di lezione (dal momento che riteniamo inalienabile il diritto allo studio) ad ore di assemblee cogestite che vedono, per l'appunto, la cooperazione di studenti e docenti al contempo.

“Interessare per informare. Questo è stato il concetto base su cui questo progetto si è voluto costruire”. E sono stati scelti i temi centrali dei diritti degli studenti, dei lavoratori e dei cittadini, dalla Legge Aprea all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, paragonando le lotte di 44 anni fa a quelle attuali. “E’ risultato semplice, dunque, aprire un’ampia parentesi sulle lotte avvenute nel Sessantotto facendo parallelismi col presente. Manifestazioni, quelle, che videro il movimento studentesco affiancato da quello operaio. In parte, si è visto, questo avviene anche oggi”, dicono gli studenti del liceo mesagnese.

“Ci stiamo accostando alla lettura delle notizie di questi giorni e dei passati utilizzando come fonti sia giornali che i notiziari online. Molta è l’attenzione che si è prestata al caso dell’Ilva di Taranto. Si è analizzato lo Statuto dei Lavoratori e, in particolar modo, l’art.18 del suddetto. Il tutto è stato arricchito da collegamenti continui a materie di studio curriculare (si veda la lettura di un editoriale di Pasolini, di un articolo sul pensiero di Rousseau applicato alla nostra realtà) al quale si è aggiunta la lettura del libro “Ama il tuo sogno” (2012) di Yvan Sagnet, studente camerunense che è venuto in Italia per studiare, vi ha poi lavorato trovandosi a fare i conti col caporalato, piaga del territorio salentino”.

Argomenti di studio in linea con la richiesta del movimento di una nuova didattica. Che ne pensano i prof che partecipano all’iniziativa? La rappresentanza sindacale unitaria del liceo “Ferdinando” è unanime nel giudizio: “Si esprime apprezzamento per la capacità organizzativa e il senso di responsabilità manifestati nella cogestione in corso presso il liceo Scientifico ‘E. Ferdinando’ di Mesagne. La volontà degli alunni di comprendere la realtà circostante, di rendersi conto dei diritti e dei doveri dei cittadini, dei lavoratori e degli studenti e di riflettere su di essi si inseriscono in modo lodevole nel quadro delle proteste che hanno infiammato le piazze e le strade italiane”.

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