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Il Monnet a scuola d’Europa

OSTUNI – Studenti a scuola d’Europa. Protagonisti di una importante opportunità formativa saranno due gruppi di alunni dell’Istituto tecnico commerciale turistico e per geometri (Itcgt) “Jaen Monnet” di Ostuni, che nel prossimo mese di ottobre voleranno in Francia ed in Inghilterra, grazie a due progetti formativi approntati dalla scuola e finanziati grazie al Fondo sociale europeo (Fes), nell’ambito del Pon (Programma operativo nazionale) “Competenze per lo Sviluppo”.

OSTUNI – Studenti a scuola d’Europa. Protagonisti di una importante opportunità formativa saranno due gruppi di alunni dell’Istituto tecnico commerciale turistico e per geometri (Itcgt) “Jaen Monnet” di Ostuni, che  nel prossimo mese di ottobre voleranno in Francia ed in Inghilterra, grazie a due progetti formativi approntati dalla scuola e finanziati grazie al Fondo sociale europeo (Fes), nell’ambito del Pon (Programma operativo nazionale) “Competenze per lo Sviluppo”.

Gli  alunni individuati secondo i criteri del merito e della ri-motivazione, quali beneficiari dell’azione (per ogni progetto, 8 alunni di quarta classe e 7 di quinta),  potranno dire di aver iniziato il corrente anno scolastico (ma anche accademico, per coloro che, diplomati, fanno ingresso nel mondo universitario) con una forte carica interiore, proiettati, come sono, verso le coste dell’Alta Normandia e quelle del Sussex inglese, per studiare le lingue straniere  in un contesto diverso da quello delle loro classi o laboratori linguistici.

I ragazzi saranno accompagnati in questa loro esperienza da due docenti tutor: i professori Vito Zito e Nunzia Sozzi per il progetto in Francia, e le professoresse Lynn Carrig e Paola Francioso per il progetto in Inghilterra. “Europe: mission possible” e “ Pour mieux apprecier le Français e les français” sono gli emblematici titoli dati ai due percorsi formativi. “Entrambi - spiega la preside, Anna Luisa Saladino - contengono, infatti, il nucleo fondante di quelle competenze di cittadinanza attiva, auspicate dal mondo della riforma, quell’attitudine all’apertura verso l’altro da sé, verso il mondo, che ha sempre contraddistinto l’Itcgt Monnet e che dovrebbe crescere e svilupparsi in ogni ragazzo che veda l’Istituzione scolastica come un terreno di esperienze e di potenziamento di attitudini ed abilità”.

La comunicazione nelle lingue straniere, spiegano quindi gli stessi docenti, “risponde a tale bisogno formativo e professionale, condividendo essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta), in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali (istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero) a seconda dei desideri o delle esigenze individuali”.

Sono questi, dunque, gli obiettivi formativi del corso che gli studenti si apprestano a frequentare in modo intensivo presso qualificate e riconosciute scuole di lingue, e che alla fine li vedrà affrontare l’esame di Certificazione di livello B1 (il Cambridge Pet per l’inglese e il Delf per il Francese).

La frequenza delle lezioni, ma anche il ricco programma di escursioni previsto per ogni progetto, accrescerà la loro consapevolezza di essere cittadini europei, alla scoperta di un territorio diverso da quello di provenienza, vario dal punto di vista geografico, artistico e culturale in senso globale.

“Ciò - conclude la dirigente scolastica - costituirà anche materiale da rielaborare a scuola, quale forma di condivisione più ampia e di ricaduta positiva a livello di popolazione scolastica e di territorio, delle esperienze vissute da un ristretto gruppo, ma anche un modo per testimoniare che stare a scuola, impegnarsi, assumere comportamenti responsabili e positivamente formativi, fa la differenza in ogni fruitore del servizio della pubblica  istruzione. Lo studente di oggi (motivato, entusiasmato da queste forme di partecipazione attiva) sarà il cittadino consapevole di domani, animato dal rispetto per l’altro e per la sua cultura”.

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