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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La Cittadella della ricerca aperta a 700 studenti per “orientare e formare”

BRINDISI – Sarà una giornata dedicata agli studenti che si avvicinano al mondo del lavoro quella organizzata dalla prefettura di Brindisi, insieme a Provveditorato agli studi, Provincia, Enea, Confindustria e Camera di commercio. Il 6 maggio nel complesso accademico di Mesagne si svolgerà infatti la seconda edizione di “Giovani idee per innovare”: un’intera giornata di studio ed orientamento con 700 studenti e le aziende del territorio.

BRINDISI – Sarà una giornata dedicata agli studenti che si avvicinano al mondo del lavoro quella organizzata dalla prefettura di Brindisi, insieme a Provveditorato agli studi, Provincia, Enea, Confindustria e Camera di commercio. Il 6 maggio nel complesso accademico di Mesagne si svolgerà infatti la seconda edizione di “Giovani idee per innovare”: un’intera giornata di studio ed orientamento con 700 studenti e le aziende del territorio.

“Abbiamo voluto la partecipazione di tutti gli istituti superiori della provincia – ha spiegato il prefetto Domenico Cuttaia – perché crediamo sia possibile, in un contesto di gioia, dare a questi ragazzi un contributo concreto nelle scelta del loro futuro. Non vogliamo che questi giovani siano costretti a lasciare le loro case per la mancanza di opportunità sul territorio”.

Giovedì quindi gli studenti di quarta e quinta superiore delle scuole della provincia si ritroveranno alla Cittadella della ricerca per ascoltare gli imprenditori locali e saranno coinvolti in incontri anche con i rappresentanti dell’Università che conoscere al meglio l’offerta formativa e professionale del territorio.

“La giornata di orientamento ha la duplice finalità di mostrare le concrete prospettive di lavoro agli studenti – ha continuato il prefetto – ma anche di metterli di fronte ad una realtà che è loro patrimonio”.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il provveditore agli Studi di Brindisi Francesco Capobianco che ha voluto ribadire l’utilità dell’esperienza dello scorso anno per chi vi prese parte. “La nostra funzione è quella di dare spazio al capitale umano che formiamo nei nostri istituti – ha precisato Capobianco – e ridare fiducia a chi pensa che questo territorio non abbia nulla da offrire ai ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro”.

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