L'ingiunzione è su mandato di Ferrarese

BRINDISI - Il decreto ingiuntivo notificato all'Università del Salento non arriva dal liquidatore di Cittadella della Ricerca, ma direttamente della giunta provinciale quando era ancora in carica. Uno degli ultimi atti, la delibera del 14 settembre scorso quando è stato dato mandato al servizio legale interno di recuperare i crediti della Provincia presso le società e gli enti insediati nel complesso scientifico tecnologico, legati agli affitti degli immobili occupati.

Si tratta delle somme, tuttavia, di competenza della Provincia maturate dal momento passaggio della riscossione degli affitti dalla società consortile posta in liquidazione allo stesso ente subentrato direttamente nella gestione degli immobili di sua proprietà. Nel caso dell'Università, la stessa in assenza di un rinnovo della convenzione non ha più ricevuto le somme stabilite nel protocollo del 2005, ma non ha più potuto magare per immobili che occupava ed occupa formalmente senza titolo.

Ma ciò non ha fermato la ex giunta provinciale, che ha incaricato l'avvocato Mariangela Carulli di mandare il conto anche a Unisalento, mentre nelle riunioni ufficiali si dichiarava  l'impegno massimo della provincia per garantire ai giovani brindisini il diritto a laurearsi nel proprio territorio. A quella seduta della giunta, presieduta da Massimo Ferrarese, era tutti presenti eccezion fatta per Antonio Gioiello e per l'assessore che aveva presentato la proprosta di deliberazione, Antonio Martina. In calce, la delibera.

Su queste basi, senza un forte impegno del Comune e della Camera di Commercio, in accordo con la gestione commissariale della Provincia, la permanenza di Unisalento a Brindisi viene messa fortemente in discussione.

Delibera recupero canoni di affitto