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Precari scuola, solidarietà da Pd e Cgil

BRINDISI – Partiti politici e sindacati intervengono dopo la protesta del personale Ata, che ieri ha manifestato davanti all’istituto “Majorana” per i tagli nei confronti della scuola pubblica.

BRINDISI – Partiti politici e sindacati intervengono dopo la protesta del personale Ata, che ieri ha manifestato davanti all’istituto “Majorana” per i tagli nei confronti della scuola pubblica.

Il Pd, in un comunicato firmato dal segretario provinciale Corrado Tarantino e da Anna Maria Padula (Area Scuola Pd), esprime piena solidarietà ai precari,”posti di fronte ad una vera e propria emergenza-scuola: non si può rimanere indifferenti alla protesta estrema di docenti in sciopero della fame, di precari che si incatenano davanti ai cancelli delle scuole e gridano la loro rabbia per un lavoro che, dopo anni di sacrifici si vedono sfumare davanti agli occhi a causa dei tagli imposti alla scuola pubblica italiana dal Decreto Gelmini, mascherati da Riforma scolastica; non si possono chiudere gli occhi di fronte al caos delle nomine negli Uffici Scolastici Provinciali, di fronte ad una Riforma dei contenuti e dei tempi delle scuole Secondarie realizzata al fotofinish e con indicazioni frammentarie, completate alla chetichella nel corso dell’estate”.

A tutto questo, secondo il Pd, si contrappone il mutismo tenace del ministro di fronte alle richieste di docenti, collaboratori scolastici, famiglie, studenti, disorientati e traditi  da un’idea di scuola pubblica sempre più sacrificata ad esigenze di risparmio e dalla mancanza di una reale riqualificazione dei contenuti: mentre la scuola pubblica va a rotoli e viene attuato il più grande licenziamento di massa degli ultimi anni tra il personale della scuola, il governo Berlusconi si preoccupa invece del processo breve, degli affari del Presidente e degli equilibri tra le correnti del Pdl”.

Anche la Cgil si schiera dalla parte dei precari: “In Puglia oltre 4.000 posti in meno tra docenti e personale tecnico amministrativo, nella provincia di Brindisi oltre 400 in meno, 900 in meno nell’ultimo biennio, il 12%  rispetto a una media nazionale annua del 2%. Sempre penalizzato il Sud”, spiega Michela Almiento. “Non è una razionalizzazione delle risorse umane, è una ecatombe. Per Brindisi è come chiudere 9 stabilimenti di Alenia Aeronautica. Lavoratrici e lavoratori della nostra provincia, già precari e ora disoccupati. Famiglie in crisi, nel disinteresse di molti. Spesso, sui problemi della Scuola, il silenzio è assordante. E, ieri c’è stata la protesta disperata di 70 collaboratori scolastici: lavoratrici e lavoratori che, dopo anni di precariato nella scuola pubblica rivendicano il loro diritto al lavoro”.

La Almiento difende il sindacato dalle accuse di lassismo: “In questi ultimi due anni non ci siamo mai distratti: abbiamo, invece, denunciato questo attacco al sistema scolastico pubblico con varie forme di protesta e cercando di richiamare l’attenzione sui problemi della scuola e sulle ripercussioni che avremmo registrato sulla qualità del percorso d’istruzione e formazione degli alunni con la perdita di migliaia di posti, per i docenti e per il personale Ata”.

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