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"Questa politica non ci ascolta"/ Video

BRINDISI – Le istanze di operai e pensionati si sono unite a quelle degli studenti nel corso di una manifestazione di protesta svoltasi stamani a piazza Santa Teresa, nell’ambito della mobilitazione nazionale contro i previsti problemi per il mondo della scuola e per quello del lavoro dalla legge di stabilità.

BRINDISI – Le istanze di operai e pensionati si sono unite a quelle degli studenti nel corso di una manifestazione di protesta svoltasi stamani a piazza Santa Teresa, nell’ambito della mobilitazione nazionale contro i previsti problemi per il mondo della scuola e per quello del lavoro dalla legge di stabilità (video).

Guidati dall’Uds (Unione degli studenti) i ragazzi degli istituti superiori brindisini erano già scesi in piazza lo scorso 11 ottobre, per esprimere il loro malcontento contro la carenza di fondi destinati alla scuola e le numerose problematiche che affliggono i pendolari della provincia di Brindisi, alle prese con un servizio di trasporto pubblico poco efficiente.

Gli studenti brindisini si erano dati appuntamento intorno alle 9, presso il piazzale antistante la stazione ferroviaria. Da lì è partito un corteo di alcune centinaia di giovani (in numero inferiore rispetto al migliaio di unità che sfilarono l’11 ottobre) che ha percorso Via Cristoforo Colombo e via De Mille, fino a raggiungere piazza Santa Teresa, dove si era già radunato un manipolo di pensionati e lavoratori coordinati dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

I ragazzi esponevano due striscioni (“Studenti diversi, stessi diretti, ultimatum”; “Noi non siamo muti, la politica è muta”) e alcuni cartelloni che ricalcavano lo slogan della precedente manifestazione: “Non c’è più tempo”. Scortati da carabinieri, poliziotti della Sezione volanti e alcuni funzionari della della questura di Brindisi, i manifestanti non hanno dato alcun grattacapo alle forze dell’ordine.

Una volta giunti dinnanzi la sede della Prefettura, si sono coperti la bocca con un bavaglio bianco, simbolo dell’indifferenza nutrita dalla politica nei confronti delle loro istanze, e hanno dato vita a un tranquillo sit-in. “Per quanto riguarda la provincia di Brindisi – dichiara Giulio Gazzaneo, segretario provinciale di Uds – a tenere banco sono le problematiche riguardanti l’edilizia scolastica e i trasporti pubblici. Rispetto alla precedente manifestazione, abbiamo riscontrato un’ulteriore lontananza da parte delle istituzioni, che si sono mostrate poco attente rispetto alle questioni che noi poniamo alla loro attenzione”.

Nel corso del sit-in, si sono registrati gli interventi di una studentessa pendolare di Latiano, Federica D’Amico, e di uno studente universitario iscritto all’Ateneo di Padova, Gabriele Gazzaneo. La prima si è soffermata sui disagi patiti quotidianamente dalle centinaia di ragazzi costretti a spostarsi dai Comuni della provincia.

“Viaggiamo – dichiara Federica – a bordo di pullman con vetri e sedili rotti: una situazione che non possiamo sostenere. Chiediamo un tavolo con Stp (Società trasporti pubblici) e Rfi (Rete ferroviaria italiana) per chiedere nuovi pullman, nuovi treni e una drastica riduzione del costo dei biglietti”.

Il secondo ha raccontato l’odissea vissuta dagli studenti universitari fuori sede, prendendo ad esempio il caso dell’Università di Padova. “Abbiamo solo 150 alloggi disponibili – spiega Gabriele Gazzaneo – a fronte di 60mila studenti immatricolati. Il costo del ticket per la mensa ha subito un incremento pari al 15%. Le nostre tasse universitarie sono le seconde in Italia. Oltre mille borse di studio stanziate nel 2012 non sono ancora state erogate”.

Intorno alle 10, la manifestazione si è sciolta. Domani, gli studenti torneranno regolarmente fra i banchi. (Fotoservizio Gianni Di Campi)

 

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