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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scuola: tagliati i fondi per le classi speciali, sindacati all’attacco

Il governo nazionale taglia i fondi alla Pubblica istruzione. A rischio chiusura due classi speciali (riservate a bambini con gravi disabilità) in provincia di Brindisi. A renderlo noto, preannunciando battaglia, sono le organizzazioni sindacali Flc Cgil e Snals Confsal. In ballo le attività speciali che in due Circoli didattici della provincia, e più precisamente nel VI Circolo di Brindisi e nel II Circolo di Ostuni, si svolgono in convenzione con l’Istituto “La Nostra famiglia”.

Il governo nazionale taglia i fondi alla Pubblica istruzione. A rischio chiusura due classi speciali (riservate a bambini con gravi disabilità) in provincia di Brindisi. A renderlo noto, preannunciando battaglia, sono le organizzazioni sindacali Flc Cgil e Snals Confsal. I tagli riguardano le convenzioni con La Nostra Famiglia.

“Abbiamo preso visione - spiegano il segretario generale Flc Cgil, Amedeo Montagna, e il segretario generale Snals Confsal, Antonio Perugino - della lettera con cui la Direzione Scolastica Regionale della Puglia (emanazione del Miur), invitava l’Ufficio Scolastico Provinciale di Brindisi a non tener conto  degli organici delle classi speciali in quanto, scaduta la convenzione nazionale, non sarebbe più stato possibile istituirne per il prossimo anno scolastico”.

Fuori dal linguaggio strettamente burocratico, la Direzione Scolastica Regionale impone all’Usp di Brindisi di “tagliare” le attività speciali che in due Circoli didattici della provincia e più precisamente nel VI Circolo di Brindisi e nel II Circolo di Ostuni si svolgono in convenzione con l’Istituto “La Nostra famiglia”.

“Ancora una volta – attaccano i sindacati - la Scuola italiana e brindisina subiscono tagli e come sempre a farne le spese sono le categorie più deboli; in questo caso le bambine ed i bambini ospiti del Centro La Nostra Famiglia i quali, per la gravità degli handicap cui soffrono, sono costretti a svolgere cure pediatriche di natura fisiologica e psicologica nell’ambito della struttura convenzionata dentro la quale, nel contempo, sino ad oggi era loro garantito il minimo diritto ad una espressività un po’ più evoluta di quanto la loro condizione non permette”.

Al di là dei tagli al personale docente ed Ata della scuolaitaliana, l’attacco più pesante viene perpetrato, secondo i sindacati, ai danni di decine e decine di famiglie che si vedranno ulteriormente penalizzare i propri figli.

“La Flc Cgil e lo Snals Confsal – conclude la nota di protesta - sono convinte che nel caso specifico delle bambine e dei bambini ospiti de La Nostra famiglia, nessuno può avanzare proposte di integrazione in quanto chi dice tali cose non ha la minima cognizione del loro stato fisico e mentale. Inclusione, integrazione sono termini che in questo caso sono strumentalmente utilizzati per mascherare l’obiettivo principale che il governo si è dato che è quello di far togliere alla scuola pubblica il disturbo nei confronti di terzi attori che sulla base di rette onerose si appresterebbero a sostituire il ruolo pubblico nell’educazione di tutti i cittadini”.

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