"Studenti, l'ingresso sarà libero"

BRINDISI - Gli studenti del polo universitario di Unisalento ospitato nel comprensorio della Cittadella della Ricerca potranno continuare ad accedere a piedi, e con l'auto limitatamente al parcheggio che si trova all'esterno della sbarra di accesso, senza alcun badge e senza procedure di identificazione. Lo fa sapere la presidente di Cittadella della Ricerca. Quindi l'interpretazione dell'ultimo capoverso delle dispozioni in materia di security va interpretato in questo modo.

Qual erano le righe oggetto delle proteste? Eccole, integralmente: "Si ribadisce, infine, che al di fuori del caso su esplicitato l'accesso nel Comprensorio potrà avvenire a piedi, ovvero con il proprio automezzo solo previa autorizzazione e registrazione presso la guardiola d'ingresso". Su questo punto l'equivoco, dunque? La presidenza di Cittadella della Ricerca sostiene che l'interpretazione è stata errata, ma va detto che che la lettura restrittiva delle disposizioni è stata pressochè generale. Ma meglio così: niente badge per gli studenti.

"Relativamente alla questione del badge per l'accesso in Cittadella, la dotazione riguarda esclusivamente il personale dipendente, i consulenti e/o collaboratori e i fornitori e non gli studenti, che continueranno ad usufruire del passaggio pedonale come sempre", fa sapere il presideinte del comprensorio, Antonio Andreucci. Ma in un nota diretta a BrindisiReport.it, Andreucci coglie l'occasione per contestare l'esistenza di ragioni di malumori tra soci e utenti della società consortile.

"Per quanto riguarda le affermazioni sul fatto che i problemi di innalzamento del livello di efficienza costi, la riduzione del consiglio di amministrazione e i cambi al vertice si siano dimostrati ancora privi di riscontro, questo si può racchiudere in una tenace resistenza a non accreditarci quanto di buono questa amministrazione sta facendo per i soci utenti e utenti. Risultati e non parole che sono stati esaminati e condivisi da tutti coloro ai quali sono stati sottoposti per gli accertamenti necessari", scrive il presidente di Cittadella. A noi i malumori risultano, e Andreucci ha pieno diritto di confutarli. Noi dovevamo e dobbiamo darne conto per dovere di cronaca, e lo abbiamo fatto.