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Studenti pendolari, prime ipotesi di soluzione

BRINDISI – Sembra che i disagi della popolazione scolastica pendolare dipendano soprattutto da una cosa: la mancata sinergia tra gli istituti scolastici e società che gestiscono il trasporto pubblico locale. Si proverà a coordinare orari di servizio e l’ora di entrata ed uscita dalla scuole.

BRINDISI – Sembra che i disagi della popolazione scolastica pendolare dipendano soprattutto da una cosa: la mancata sinergia tra gli istituti scolastici e società che gestiscono il trasporto pubblico locale. O, quanto meno, si proverà a coordinare nei prossimi mesi orari di servizio, e quindi il numero dei mezzi da mettere su strada in determinate fasce orarie, e l’ora di entrata ed uscita dalla scuole. In questo senso, si chiederà maggiore flessibilità ai dirigenti scolastici. E’ quanto è emerso dalla nuova seduta del tavolo tecnico istituito presso la Provincia, riunitosi nuovamente in data odierna con la presenza del commissario straordinario Cesare Castelli, e questa volta anche con la partecipazione di una rappresentanza dell’Unione degli Studenti.

All’incontro c‘erano ovviamente le società di trasporto pubblico Stp Brindisi e Ferrovie Sud Est, il Sindaco di Brindisi ed i dirigenti degli Istituti Scolastici d’Istruzione superiore di 2° grado. Alla delegazione degli studenti è spettato “ il compito di elencare difficoltà e criticità che incontrano soprattutto i pendolari nel raggiungere gli istituti scolastici che frequentano”.

“Dal tavolo è emersa – dice un resoconto della Provincia - la necessità di programmare, almeno per il nuovo anno scolastico, la realizzazione di servizi aderenti alle necessità degli studenti. Per questo, nei prossimi giorni, l’Amministrazione Provinciale di Brindisi invierà agli istituti un questionario nel quale ogni scuola inserirà i dati relativi ai propri studenti ed alle loro residenze. Lo stesso documento servirà anche a raccogliere le segnalazioni dei ragazzi riguardo ai problemi lamentati”.

Le società di trasporto pubblico si sono impegnate “a studiare questi dati ed a dare risposte adeguate capaci di evitare sovraffollamenti degli autobus oltre al rispetto degli orari di transito degli stessi. Alle scuole, però, è stato chiesto, pur nel rispetto di quelle che sono le loro autonomie di istituto che la legge gli consente, di cercare una soluzione che renda possibile venire incontro alle esigenze, almeno per gli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, soprattutto per quanto riguarda le prime settimane nell’inizio del nuovo anno scolastico”.

Infine, è stato deciso che in una prossima riunione di programmazione e coordinamento prevista attorno alle metà del mese di marzo “verranno indicati con la maggior precisione possibile alle società dei trasporti il numero di studenti dei vari istituti al fine di poter programmare, su basi numeriche, la gestionalità e la movimentazione degli autobus e dei mezzi pubblici”.

 

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