Trasferimento "Morvillo", continua la protesta

BRINDISI – Si è conclusa con un’irruzione pacifica nella sede della Provincia di Brindisi la manifestazione che stamani ha visto protagonisti gli studenti dell’istituto Morvillo - Falcone, in mobilitazione da settimane contro il prospettato trasferimento della loro scuola presso l’edificio ex Ipai di via Primo Longobardo, al rione Casale.

Oltre duecento ragazzi si sono ritrovati in via Galanti, nel piazzale di ingresso del Morvillo, per poi incamminarsi verso piazza Santa Teresa, dove si è svolto un sit-in pacifico. La loro scuola, divenuta simbolo di legalità dopo il tragico attentato in cui perse la vita Melissa Bassi, deve restare lì dov’è: gli studenti non prendono minimamente in considerazione l’eventualità di un trasloco.

Lo si evince anche dal contenuto di alcuni cartelli esibiti lungo il cammino (“Vogliamo piena luce su questa assurda vicenda”; “Basta proteste vogliamo certezze”; “Stiamo lottando, non solo urlando”; “E’ un nostro diritto, lo vogliamo riaffermare, al Morvillo Falcone dobbiamo restare”) e di uno striscione srotolato in piazza (“Vogliamo una risposta”).

E alcuni chiarimenti sono arrivati dal commissario prefettizio Cesare Castelli, che ha ricevuto i ragazzi, spiegando loro che la decisione sull’eventuale trasferimento del Morvillo dipenderà soprattutto dal piano di iscrizioni in vista del prossimo anno scolastico.

La Provincia, infatti, come affermato dallo stesso Castelli, ha poche risorse economiche a disposizione per fronteggiare le numerose problematiche che affliggono le scuole superiori brindisine. Ma lo stato d’agitazione degli studenti, ad ogni modo, proseguirà fino a quando l’ipotesi del trasferimento non svanirà del tutto.