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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Voto di fiducia alle Camere, studenti in attesa nelle piazze anche nel Brindisino

BRINDISI - Da Fasano, a Cisternino, a Ostuni, a Brindisi. Quattro i poli della mobilitazione studentesca del 14 dicembre, in concomitamnza con il voto di fiducia alla Camera e al Senato nei confronti del governo Berlusconi. Ma per dare una spallata alla politica a favore della democrazia, sottolineano gli organizzatori della mobilitazione in provincia di Brindisi, per ottenere riforme realmente condivise e per ribadire il diritto ad una formazione moderna e avanzata per tutti i giovani e il diritto al lavoro.

BRINDISI - Da Fasano, a Cisternino, a Ostuni, a Brindisi. Quattro i poli della mobilitazione studentesca del 14 dicembre, in concomitanza con il voto di fiducia alla Camera e al Senato nei confronti del governo Berlusconi. Ma per dare una spallata alla politica a favore della democrazia, sottolineano gli organizzatori della mobilitazione in provincia di Brindisi, per ottenere riforme realmente condivise e per ribadire il diritto ad una formazione moderna e avanzata per tutti i giovani e il diritto al lavoro.

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"In occasione del voto di fiducia al Governo, gli studenti vogliono dare l'ennesima spallata alla politica per lo sviluppo della democrazia. Non vogliamo infatti che il voto di fiducia si limiti ad essere un semplice gioco di numeri e di voti, ma anzi vogliamo che coinvolga tutta la popolazione. Così, nella data del voto, il 14 Dicembre gli studenti si mobilitano in molte città della provincia con attività in molti Paesi.

Ad Ostuni si svolgerà una grande manifestazione che partirà alle 9 da Viale dello Sport e che finirà in Villa comunale con un assemblea pubblica ed un concerto a cui parteciperanno anche i ragazzi di Francavilla e San Vito; a Fasano le scuole sono in occupazione già da giorni e porteranno avanti i loro progetti all'interno della protesta; anche Cisternino si è mobilitata e seguirà in diretta i lavori parlamentari in attesa del voto; a Brindisi invece, nel primo pomeriggio, i ragazzi parteciperanno al presidio in Piazza Santa Teresa, di fronte alla prefettura.
Ci teniamo a sottolineare che questa manifestazione non deve apparire come un tentativo di sfiduciare il Governo Berlusconi portato avanti da studenti "politicizzati", ma anzi come strumento di protesta verso una società che si ricorda dei giovani solo quando c'è bisogno di ridurre e tagliare. Rivendichiamo un ruolo centrale all'interno della società italiana e lo rivendicheremo a questo ed ai prossimi Governi, qualunque sia la loro appartenenza politica.
Puntiamo ad ottenere, finalmente, riforme condivise disegnate secondo progetti comuni. Tali riforme dovranno preservare futuro e lavoro, come punti cardine della realtà italiana. Purtroppo oggi ci sentiamo privi di certezze, e siamo consapevoli che sarà molto difficoltoso garantirci la vita che hanno avuto i nostri genitori, a partire dalla scuola pubblica, fino alla frammentazione del lavoro ed alla precarietà sempre più diffusa. Siamo cresciuti nell'ombra di queste nuove parole che oramai sono parte integrante del vocabolario politico, parole che ci spaventano poichè ci privano di aspettative.
Queste manifestazioni hanno il fine di restituirci il diritto a sognare insieme a tutti gli altri, a poter avere una vita dignitosa, un lavoro stabile, a poter scegliere la facoltà che più ci piace indipendentemente da ciò che richiede il mercato, a poter esercitare la democrazia, a poter avere tutti eguali possibilità di studio e sviluppo delle personali attitudini. Per farlo ci uniamo ai movimenti delle altre parti sociali, sperando in un ritorno della cittadinanza attiva e della politica che sia volta al bene del Paese".
Studenti in movimento
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