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Sparatoria davanti al pub: un primo fermo per il ferimento di Rapposelli. Si cerca il complice

CAROVIGNO – Sapeva di essere fortemente indiziato ed era per questo consapevole che da giorni i militari della Stazione dei carabinieri di Carovigno, guidati dal maresciallo Dario Candita, gli davano la caccia. Così, accompagnato dal suo legale di fiducia, si è presentato spontaneamente in Caserma, per chiarire la propria posizione in merito ai sospetti che gravano sulla sua persona. Armando Caccetta 28 anni, carovignese, già noto alle forze dell’ordine, al termine dell’interrogatorio è stato così sottoposto a provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Brindisi. Il giovane è ritenuto responsabile del tentato omicidio del commerciante ostunese Stefano Rapposelli (42 anni, anche lui noto alle forze dell’ordine per qualche precedente tuttora pendente), avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 febbraio scorsi davanti all’ingresso del Pub Mozart, lungo la via Santa Sabina, a Carovigno.

CAROVIGNO – Sapeva di essere fortemente indiziato ed era per questo consapevole che da giorni i militari della Stazione dei carabinieri di Carovigno, guidati dal maresciallo Dario Candita, gli davano la caccia. Così, accompagnato dal suo legale di fiducia, si è presentato spontaneamente in Caserma, per chiarire la propria posizione in merito ai sospetti che gravano sulla sua persona. Armando Caccetta 28 anni, carovignese, già noto alle forze dell’ordine, al termine dell’interrogatorio è stato così sottoposto a provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Brindisi. Il giovane è ritenuto responsabile del tentato omicidio del commerciante ostunese Stefano Rapposelli (42 anni, anche lui noto alle forze dell’ordine per qualche precedente tuttora pendente), avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 febbraio scorsi davanti all’ingresso del Pub Mozart, lungo la via Santa Sabina, a Carovigno.

Le indagini – curate dai carabinieri della stazione di Carovigno, congiuntamente al Comando della Compagnia di San Vito dei Normanni, sotto la guida del capitano Ferruccio Nardacci - hanno consentito ai personale dell’Arma di raccogliere gravi e concordanti indizi a carico di Caccetta, la cui presenza, all’interno del bar nei frangenti precedenti l’efferata aggressione, sarebbe stata inconfutabilmente accertata grazie alle telecamere a circuito chiuso, installate all’interno dell’attività commerciale. Le contestuali e serrate ricerche avviate non consentivano di rintracciare il giovane, che nella giornata di ieri, si sarebbe invece presentato presso il Comando della Compagnia.

Caccetta, che peraltro dovrà rispondere ulteriormente di detenzione abusiva di arma da fuoco, è stato tradotto presso la Casa circondariale di Brindisi, in attesa di essere sentito dall’autorità giudiziaria, che ha pienamente condiviso gli elementi raccolti dalla polizia giudiziaria. Nella primavera del 2010 Caccetta fu arrestato per avere minacciato e malmenato Antonio Barella, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Carovigno, dal quale pretendeva, con un complice, un posto di lavoro. L’aggressione avvenne in Comune il 3 febbraio 2010. Per quella vicenda è già stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi.

A distanza di mesi, torna alla ribalta. Ed anche stavolta caccetta non avrebbe agito da solo, ragione per la quale l’arma non è stata ancora rinvenuta. Dall’attività investigativa sarebbe emerso, infatti, anche la responsabilità di una seconda persona, attorno alla quale gli inquirenti starebbero per chiudere il cerchio.

Rapposelli, attorno alle 4.30 del mattino, fu raggiunto da due colpi di pistola, calibro 7.65. Nel fuggi fuggi generale, i suoi aggressori fecero perdere in fretta le tracce. Il commerciante ostunese fu soccorso dai sanitari del Servizio 118 e trasferito a bordo di un’ambulanza presso l’ospedale Perrino, dove il giorno stesso fu sottoposto  un delicato intervento chirurgico  all’addome.

Resta un mistero il movente dell’agguato. Rapposelli, era rientrato in Italia da un paio di mesi, per provvedere di persona alla vendita di alcune proprietà, ma di fatto vive a Londra dove gestisce un pub. Le sue condizioni cliniche, a distanza di giorni, restano gravi anche se non è più in pericolo di vita. Giunto all’ospedale Perrino fu ricoverato nel reparto di rianimazione. Successivamente i medici lo sottoposero a un primo intervento chirurgico.

Per gli investigatori non ci sarebbe alcun collegamento tra il ferimento avvenuto il 21 febbraio davanti al pub di Carovigno e la rissa nella quale il giorno prima, lo stesso Rapposelli era rimasto coinvolto in una discoteca della zona. Pare però che tra il commerciante ostunese e Caccetta, qualche giorno prima, ci fosse stato un primo litigio. Le indagini, ovviamente, proseguono. Nelle prossime ore sarà ascoltato il ventottenne carovignese, chiamato a difendersi dalle accuse a suo carico.

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