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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tanzarella, un calcio al pallone e poi la "bomba": “LegaDue o il baratro”

OSTUNI - “Sino ad oggi abbiamo fatto miracoli. Ma non siamo dei santi. Ora basta. Occorrono nuove e maggiori risorse, se vogliamo che lo sport a Ostuni continui ad esistere, a regalare emozioni, ad essere veicolo di crescita sociale, di formazione per le nuove generazioni, di promozione del territorio”.

OSTUNI - “Sino ad oggi abbiamo fatto miracoli. Ma non siamo dei santi. Ora basta.  Occorrono nuove e maggiori risorse, se vogliamo che lo sport a Ostuni continui ad esistere, a regalare emozioni, ad essere veicolo di crescita sociale, di formazione per le nuove generazioni, di promozione del territorio”.

Il sindaco Domenico Tanzarella a ruota libera: illustra il suo pensiero sul futuro del calcio e del basket nella Città bianca, benedice i sacrifici compiuti da quanti sino ad oggi hanno garantito la sopravvivenza dell’Ostuni sport tra le mura del Comunale e la realizzazione, sul parquet del “PalaGentile”, di quell’autentica macchina da sogno che è l’Assi basket Ostuni. E partendo proprio da sottocanestro, il primo cittadino sul futuro alle porte è stato schietto: “Dopo anni di successi e sacrifici siamo giunti a un bivio. Delle due l’una: possiamo aspirare alla LegaDue oppure precipitare nel baratro. Il ripescaggio è possibile, a portata di mano. Ma non possiamo nascondere la valenza delle incognite”.

Due ostacoli su tutti, ad oggi si frappongono tra l’Assi e la LegDue. Il primo è di natura logistica, ossia la necessità di rendere idoneo il palazzetto in termini di capienza. Aspetti di cui si farebbe carico il Comune. Già stamane si è tenuto un primo sopralluogo dei funzionari dell’Ufficio tecnico comunale, per appurare la fattibilità di alcune modifiche tecniche: “C’è la possibilità di aumentare di un paio di gradinate gli spalti centrali, di sopraelevare la tribunetta laterale esistente e di realizzarne un’altra da 150 posti alle spalle del secondo canestro. Lavori che potrebbero essere eseguiti entro la fine dell’anno e che farebbero lievitare la capienza del palazzetto sino a 2000 posti. Se la Lnp dovesse ritenere tale soglia sufficiente, l’impianto sportivo avrebbe le carte in regola per ospitare gare di LegaDue”.

Già, ma è la seconda incognita, legata alle risorse in cassa, quella dove l’Assi si gioca presente e futuro: “Nel ricambiare i ringraziamenti che aveva rivolto nei giorni scorsi il senatore Salvatore Tomaselli, voglio pubblicamente riconoscere i meriti, gli sforzi, i miracoli fatti dall’attuale dirigenza. Senza il sacrificio di pochi, il basket non ci avrebbe regalato quest’anno, davanti a una platea nazionale, le emozioni che abbiamo vissuto. Le dimissioni del presidente Tomaselli, significano una sola cosa: “Gli oneri della gloria non possono reggere sulle spalle di pochi. Ostuni è una città ricca di aziende vive e sane: realtà che dovrebbero avvertire l’esigenza di offrire il loro contributo allo sviluppo della comunità”.

E così il sindaco fa appelli: all’imprenditore Dino Marseglia, al patron della Telcom, Alfonso Casale, per citare due dei gruppi aziendali più importanti presenti sul territorio. E poi attacca le banche: “A fronte di tanti Istituti di credito presenti sul territorio, avverto l’assoluta distanza degli stessi da ogni e qualunque iniziativa sia promossa sul territorio, nel campo della promozione turistica, culturale, sportiva”. E non è tenero, Tanzarella, neppure con gli imprenditori turistici: “L’Amministrazione comunale da anni profonde energie nel settore della promozione turistica: le cinque vele, bandiera blu, altro non sono che il risultato di una politica volta alla salvaguardia dell’ambiente e al sostegno dello sviluppo turistico. Ma non possiamo farci carico per sempre sia dei costi della promozione sia di quelli dei servizi. Ognuno in questa città deve dare il proprio contributo alla crescita”.

Capitolo a parte, poi, quello del calcio, dove il rischio che il pallone si sgonfi definitivamente è altissimo: “Personalmente mi sono assunto responsabilità che vanno oltre l’attuale ruolo di sindaco. Non intendo rimetterci anche quest’anno. Il titolo sportivo è a disposizione di tutti. Per cui, dico sin d’ora, che se entro la scadenza dei termini utili non dovesse maturare alcun interesse attorno alla squadra, le conseguenze saranno inevitabili per le sorti del calcio”.

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