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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Travolse Necci: condannato. Esclusa dal risarcimento Paola Balducci

FASANO - È stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, l’imprenditore di Locorotondo, Donato Rodio, che il 28 maggio 2006 travolse e uccise l'ex ad di Ferrovie dello Stato Lorenzo Necci.

FASANO - È stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, l’imprenditore di Locorotondo, Donato Rodio, che il 28 maggio 2006 travolse e uccise l'ex Ad di Ferrovie dello Stato Lorenzo Necci.

Il manager fu investito da una Range Rover mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale che collega Fasano con la località costiera di Savelletri, dove si trovava in vacanza. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Fasano, Genantonio Chiarelli che ha condannato Rodio, per omicidio colposo. Il giudice ha anche disposto a suo carico la sospensione della patente di guida per un anno e sei mesi, condannando Rodio a risarcire i danni ai familiari di Necci, costituitisi parte civile. Esclusa dal risarcimento, invece, l'avvocato Paola Balducci, compagna di vita del dottor Necci e al suo fianco anche al momento dell'incidente.

Si chiude così il primo capitolo legato alla morte di Lorenzo Necci, ex amministratore delegato di Fs travolto il 28 maggio 2006 dall’auto guidata da Donato Rodio, 52 anni, unico imputato per omicidio colposo. Personaggio chiave dell’industria statale, dalla chimica alle Fs, dopo Tangentopoli Lorenzo Necci aveva scelto di ritirarsi a vita privata. Un anno prima di morire era stato chiamato in cattedra dalla facoltà di Giurisprudenza dell’università salentina, e soggiornava pressoché sistematicamente presso Masseria San Domenico.

La decisione del giudice monocratico è giunta a margine dell’ascolto del collegio difensivo composto dagli avvocati  Angelo Rosato e Tommaso Barile per l’imputato, e degli avvocati di parte civile, la moglie Paola Marconi, la figlia Alessandra (avvocato Rosanna Lania), il figlio Giulio Andrea (avvocato Renato Borzone), il nipotino, figlio di Alessandra (avvocati Vittorio Virga e Cosimo Pagliara), l’onorevole Paola Balducci, compagna di vita di Necci (avvocato Fabio Valenti). La Allianz Assicurazioni, parte in causa in qualità di responsabile civile, è stata rappresentata dagli avvocati Augusto e Domenico Conte.

A margine del processo, giunto al suo epilogo, il pm Milto De Nozza ha aperto un altro fascicolo a carico di un uomo fino a qualche tempo fa senza volto e senza nome. E’ Giorgio Paolini, 63 anni, di Ceccano (Frosinone), indagato per il furto della valigetta dei documenti di Necci dalla stanza d’albergo a masseria San Domenico, avvenuto subito dopo la morte dell’ex amministratore delegato di Fs. Enigma mai sciolto, ancora oggi, intorno alla misteriosa sparizione di alcuni documenti, dei quali Paolini potrebbe rendere conto da qui a breve nelle aule di giustizia del tribunale brindisino.

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