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Cura Reynolds, l'Enel riapre i giochi per la zona play-off

Lo scout della partita potrebbe da solo bastare a spiegare l’esaltante vittoria dell’Enel Basket Brindisi a Trento (92 punti realizzati in trasferta contro 89 della squadra di casa), ma non darebbe compiutamente l’interpretazione della clamorosa impresa della formazione di coach Piero Bucchi

BRINDISI - Lo scout della partita potrebbe da solo bastare a spiegare l’esaltante vittoria dell’Enel Basket Brindisi  a Trento (92 punti realizzati in trasferta contro 89 della squadra di casa), ma non  darebbe compiutamente  l’interpretazione della clamorosa impresa della formazione di coach Piero Bucchi.

Lo scout evidenzia in straordinarie percentuali di squadra ed individuali la forza espressa in campo che ha consentito all’Enel Brindisi di ritornare a vincere in trasferta nel momento più delicato del campionato e rimanere attaccata alla zona play off: 56,1 per cento nei tiri da due punti, 57,9 per cento nei tiri da tre, 76,5 nei tiri liberi, 32 rimbalzi catturati, e  come unico dato negativo è rappresentato dalle 15 palle perse.

Numeri che spiegano una grande prestazione di squadra e una vera e propria impresa, conseguita su uno dei più difficili campi della serie A e contro una formazione fra le migliori del campionato. Al di là dei numeri, pure decisamente indicativi, la vittoria conseguita prima contro Sassari e poi sul parquet del Pala Trento, sono l’effetto di una rivoluzione tecnica e mentale voluta ed ispirata da Scottie Reynolds.

 Rivoluzione che ha preso il via nel dopo partita - maratona di Bologna quando, da “giocatore non capitano”, ha deciso di assumere la leadership della squadra  chiamando a raccolta i  compagni nel centrocampo dell’Unipol Arena, per chiedere ed esigere da tutti una reazione immediata e riaprire un nuovo ciclo  per non compromettere definitivamente gli obbiettivi  di classifica. Poi la svolta tecnica decisa dalla società, dal coach e dai suoi collaboratori.

Con fuori Kadji e dentro Anosike la squadra ha preso più consistenza sotti i tabelloni, ha potuto rivalutare i giochi sugli esterni ed avere anche un Gagic più motivato, e soprattutto una partecipazione collettiva ed un impegno di gruppo come da molto temo non si vedeva. La vittoria ottenuta a Trento è la sintesi della ritrovata vena dei singoli e del gruppo, altrimenti non si spiegherebbe una prestazione esaltante ed un risultato straordinario contro una delle migliori formazioni del campionato.

Proprio Scottie Reynolds è stato il trascinatore e l’ispiratore della squadra con i suoi 18 punti realizzati (5/10 da due e 2/3 da tre, 5 assist e 5 rimbalzi) e se riuscisse a garantire una maggiore continuità di rendimento l’Enel Brindisi potrebbe ottenere risultati decisamente migliori. Reynolds ha avuto al suo fianco tutta la squadra, ed in particolare uno straordinario Adrian Banks (22 punti,6/10 da due punti  2/4 da tre e 4/5 nei tiri liberi decisivi nel finale della partita), ed il ritrovato Alexander Harris (12 punti realizzati)  che in tre hanno messo a segno complessivamente di 52 punti.

La vittoria di Trento è stata merito di un pregevole prestazione collettiva  ben preparata e diretta da coach Piero Bucchi e nella quale hanno dato un apporto decisivo tutti i nove giocatori schierati in campo,  da Scott, a Cournooh, a Zerini ed a Milosevic . O.D. Anosike ha trovato, invece, qualche difficoltà alle prese con il  mastino   Wright, il quale ha fatto valere il vantaggio di uno stato di forma migliore, già rodato e consolidato dal ritmo partita di campionato.

Anosike è anche stato condizionato dai 3 falli a carico ma ha ugualmente attivamente partecipato con i suoi 8 punti e 5 rimbalzi catturati al successo della squadra, riuscendo spesso a favorire gli esterni nel tiro e nelle penetrazioni. Anche  Djordje Gacig è stato positivamente impiegato da coach Bucchi  ed ha manifestato ancora un progressivo miglioramento delle condizioni di forma  ed un valido inserimento nei giochi di squadra.

L’Enel Brindisi, che dopo Bologna era stata data inopinatamente e scioccamente quale candidata alla lotta per la retrocessione, perfino con un allenatore in odore di “taglio”, dopo le vittorie con  Sassari e Trento è una “revenant” del campionato che ha dato uno scossone alla crisi di una lunga striscia negativa di risultati, che si è merita nuova e incondizionata fiducia, pronta a ripartire per conquistarsi un posto nei play off.

In caso di vittoria della partita che si gioca al PalaPentassuglia, domenica prossima, contro Cantù, infatti, la squadra di coach Bucchi potrebbe riagganciare la perdente fra Sassari e Venezia, impegnate in uno scontro diretto, ed assestarsi all’ottavo posto in classifica. I giochi sono riaperti . Brindisi può esserci.

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