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L'Enel soffre con l'Upea, Mays però fa la differenza e tutto finisce bene

L'Enel soffre fino all'ultimo secondo contro l'Upea Capo D'Orlando, ma alla fine si aggiudica i due punti e continua la sua striscia vincente, che potrà essere allungata nel giorno di Santo Stefano, battendo l'Acea Roma sempre al PalaPentassuglia

BRINDISI - L'Enel soffre fino all'ultimo secondo contro l'Upea Capo D'Orlando, ma alla fine si aggiudica i due punti e continua la sua striscia vincente, che potrà essere allungata nel giorno di Santo Stefano, battendo l'Acea Roma sempre al PalaPentassuglia. Risultato finale 78-73. Quella di coach Giulio Griccioli si è dimostrata una signora squadra, trascinata da un ottimo Archie (27 punti), e capace di infilzare la difesa avversaria sia da sotto che dalla lunga distanza. Brindisi invece si è svegliata nella seconda fase del match, quando i lunghi Mays e James hanno fatto sentire tutto il loro peso, soprattutto in attacco. Nei primi due quarti, invece, tante palle perse, tantissimi errori al tiro (specie da 2), e una difesa troppo molle.

Marcus Denmon-4LA CRONACA DELLA PARTITA
I ragazzi di coach Bucchi sono partiti male anche questa volta. Archie infila 13 punti in 7 minuti e mezzo, con la difesa a uomo di James, non uno qualunque. Pullen perde tre palloni e viene punito con la panchina. Griccioli manda in tilt l'Enel con il pressing, Brindisi forza da 3 punti e come spesso accade le percentuali non sono entusiasmanti: 33% (2/6) contro il 67% (6/9) degli ospiti. Le cose vanno meglio quando in campo scendono Zerini e Bulleri, che si riportano sotto (26-30 al 13°). 

Il riaggancio e il sorpasso (40-37) arrivano però solo al 18°, quando James entra finalmente in partita con una tripla e una penetrazione con canestro e tiro libero supplementare. L'illusione dura poco, perché l'Upea reagisce da buona squadra e chiude il tempo sul 42-46. L'Enel tira con percentuali preoccupanti da due punti, 9/24, con una infinità di errori da sotto canestro, perfino in tap-in. I padroni di casa entrano finalmente in partita nel terzo periodo, con la schiacciata di James al 28° (60-59). Brindisi dimostra di poter mettere le mani sulla partita solo se mette il pallone nelle mani di Mays, che infatti nel terzo quarto fa la differenza e dà sostanza al break che porta avanti l'Enel 66-60. L'Upea cala nel finale e l'Enel porta a casa il risultato.

Bucchi a consulto-2I COMMENTI
Il presidente Nando Marino ringrazia i brindisini per aver risposto con una pioggia di peluche per l'iniziativa del Teddy Bears, poi analizza la partita, ovviamente con soddisfazione: "Dieci giocatori andati a referto, significa che c'è un gruppo importante. Abbiamo pagato un approccio sbagliato, ma questo avviene sempre dopo le partite di coppa. Ora cerchiamo di sfruttare il doppio turno casalingo per conquistarci l'accesso alle final-eight di Desio". Coach Bucchi è soddisfatto a metà: "Dobbiamo crescere, migliorare nel gestire le forze e le partite. È questione di esperienza e di mentalità. Ma abbiamo portato a casa i due punti che volevamo" (LE FOTO SONO DI VITO MASSAGLI)

Brindisi – Capo d’Orlando  78–73 (16-26; 26-20; 24-14; 12-13).
Brindisi: Pullen 10, Harper 2, James 11, Bulleri 3, Cournooh 3, Taveri, Denmon 10, Morciano, Zerini 7, Turner 7,  Mays 22, Eric. All.: Bucchi.
Capo d’Orlando: Archie 27, Freeman 17, Hunt, Basile 3, Soragna 11, Cochran, Burgess, Henry 15, Bianconi, Strati. All.: Griccioli.
Arbitri: Sardella, Baldini, Quarta.
Note: tiri da 3: Brindisi 7/28; Capo d’Orlando 11/25. Tiri liberi: Brindisi 15/21; Capo d’Orlando 10/12; Rimbalzi: Brindisi 42; Capo d’Orlando 30.                       
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