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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Europei di ginnastica aerobica: la squadra di Vito Iaia conquista il podio più alto

In questa impresa storica, Antonio Caforio e Francesco Sebastio di Francavilla Fontana e Davide Nacci di Ostuni

PESARO - La squadra italiana (categoria senior) mette a segno una risultato storico alla fine della seconda giornata di qualificazione della 12esima edizione dei campionati d’Europa di ginnastica aerobica: Ylenia Barbagallo, Francesco Blasi, Arianna Ciurlanti, Sarah Ferragina, Anna Bullo, Marcello Patteri, Sofia Cavalleri, Sara Cutini, Matteo Falera, Gaia Laurino, Davide Nacci (Ostuni), Francesco Sebastio (Francavilla Fontana), Silvia Santuccio e Giorgia Frigeni salgono sul gradino più alto del podio della Vitrifrigo Arena di Pesaro, in testa al ranking team con il totale di 10 punti. Staccate sia la Romania, argento con 16, sia l’Ungheria con 19.

La medaglia d’oro continentale finisce cosi al collo dei ragazzi di Vito Iaia, responsabile del settore senior, il quale da ex atleta e, a sua volta, da pluricampione italiano e internazionale (in particolare ai World Games e in Europa) riassapora il gusto della vittoria, seppur in un ruolo diverso.

“Mi ero un po’ dimenticato come si stava sul podio – racconta emozionato Vito Iaia - ma sentire le note dell’Inno di Mameli, proprio a casa nostra, è stata una sensazione indescrivibile. Il team ranking era un nostro obiettivo, ovviamente l’oro soltanto un sogno. In questi giorni è stato tutto un susseguirsi di emozioni. Già ieri abbiamo capito che la squadra era ben consapevole di quanto fatto negli ultimi mesi. Abbiamo lavorato tanto e per fortuna i risultati adesso ci ripagano della fatica".

"Sembra che l’Italia sia tornata protagonista – prosegue il coach pugliese - Dietro a questa medaglia c’è un lavoro d’equipe, con Emanuele Pagliuca, Galina Lazarova, Antonio Caforio (Francavilla Fontana) e il resto dello staff FGI. La Federazione ci ha sempre consentito di allenarci in tranquillità. Abbiamo passato un’estate dura, lo ammetto, però che bello vedere i ragazzi lì in cima. Ne è valsa la pena. Personalmente dedico questo successo alla memoria di un’atleta della mia società, Laura Lacorte, prematuramente scomparsa, invece, a nome del gruppo, credo che la medaglia sia tutta del pubblico, che è mancato per tanto tempo dagli spalti e rivederlo oggi, con le bandiere e il tifo assordante, ci ha emozionato e ci ha dato una carica in più. Adesso dobbiamo pensare alle competizioni di domani. Dirò ai ragazzi che comincia un altro giorno e che le dieci finali che abbiamo ottenuto sono solo il punto di partenza. Si riparte da zero, però dentro di noi ci sarà la motivazione in più di continuare a divertirci”.

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