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Stefano Tarì batte due leggende del salto: campione del mondo a 50 anni

L'atleta brindisino trionfa nel triplo in Polonia, realizza il sogno inseguito da sempre. Il forte svedese Sunneborn superato all'ultimo tentativo

BRINDISI – Stefano Tarì realizza un sogno inseguito da sempre. A 50 anni, l’atleta brindisino diventa campione del mondo di salto triplo. L’agognato traguardo è stato tagliato in occasione dei campionati del mondo muster che si sono svolti a Torun (Polonia). Tarì ha gareggiato anche nel salto in lungo. In questa specialità ha conquistato la medaglia di bronzo.

“La tensione – dichiara Stefano – mi ha giocato un brutto scherzo in questa gara, facendomi mancare l’asse di battuta di circa 25 centimetri”. Nel triplo, invece, tutta un’altra musica. “Contro sfidanti – prosegue Stefano Tarì – che hanno fatto la storia dell’atletica mondiale del calibro dello svedese Mattias Sunneborn e dello statunitense Adkins Lee, non potevo sbagliare. Già dal primo salto le sensazioni sono state ottime”. 

L’atleta brindisino passa subito in testa. Sunneborn al secondo salto lo supera di 10 centimetri. Lo svedese resta in testa fino al quinto salto. “Ricordo che in Australia – spiega Tarì – proprio lui mi aveva superato di due centimetri, togliendomi l’oro. Memore di questo precedente, sono rimasto rilassato e al sesto salto, con la misura di 13.06, sono passato in testa, vincendo il titolo mondiale”. 

Si tratta dello straordinario coronamento di una carriera in cui Tarì ha primeggiato più volte a livello nazionale e ha conseguito anche importanti successi internazionali. Ma l’oro mondiale mancava ancora all’appello. Quella medaglia sfiorata più volte adesso finalmente si è aggiunta al suo palmares. 

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