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Anche coach Bucchi ci mette del suo nella sconfitta rimediata a Caserta

Era la partita che si poteva e si doveva vincere per mettere al sicuro il primo obbiettivo che la società aveva programmato per questa stagione agonistica. Bastavano solo quei due punti per avere la certezza matematica di accedere alle Final Eight ed invece l’Enel Basket Brindisi ha buttato via il jolly ed ha regalato al Caserta la vittoria e la possibilità di rimettersi in gioco per conquistarsi l’ottavo posto

BRINDISI - Era la partita che si poteva e si doveva vincere per mettere al sicuro il primo obbiettivo che la società aveva programmato per questa stagione agonistica. Bastavano solo quei due punti per avere la certezza matematica di accedere alle Final Eight ed invece l’Enel Basket Brindisi ha buttato via il jolly ed ha regalato al Caserta la vittoria e la possibilità di rimettersi in gioco per conquistarsi l’ottavo posto nella classifica. Una concorrente in più, pertanto, che con Avellino e Cantù ora insediano  la squadra di coach Bucchi a distanza di soli due punti in classifica, ed un tranquillità perduta con la prevedibile pressione che peserà  su Zerini e compagni in vista della prossima partita interna contro Cremona, in programma domenica prossima al PalaPentassuglia.

Di peggio non si poteva proprio fare a Caserta, tenuto conto che al di là del risultato, sia  pure abbastanza  contenuto (80-75), la squadra non ha convinto per il suo gioco, ed anche coach Bucchi ci ha messo anche del suo con una conduzione dalla panchina agitata ed incerta che ha contribuito a determinare la sconfitta. La squadra ha avvertito la tensione della partita (e forsanche della panchina) ed ha continuato a farsi male rimediando un numero incredibile di palle perse, tanto che è ormai diventato un segno negativo caratteristico e distintivo dell’Enel Brindisi in questa prima parte del campionato. A Caserta la squadra brindisina aveva già perso 13 palle nel primo tempo ed ha chiuso poi la partita con un totale di ben 19 palle perse e solo 3 recuperate, mentre la formazione campana aveva recuperato 8 palle e perse 14, rimarcando una differenza che ha avuto il suo peso specifico sul risultato finale.

E poi ancora. E mai possibile che una squadra capace di catturare ben 43 rimbalzi (14 in attacco e 29 in difesa) non riesca a fare del contropiede la sua arma migliore? Troppo spesso la squadra di coach Bucchi, infatti, ha sviluppato il contropiede portando l’attacco con il solo portatore di palla in una specie di schema di “uno-contro-tutti”, tradendo le più elementari regole che fanno proprio del contropiede l’arma più spettacolare ed efficace del basket, e si è persa, invece, in palleggi esasperati (Reynolds, Banks, Cournooh, Harris, Scott) che hanno  consentito alla difesa casertana di schierarsi e prendere le misure all’attacco brindisino. Ed il disappunto per la sconfitta di Caserta cresce se solo si pensa che l’Enel Brindisi è rimasta in partita fino al termine dissipando  un vantaggio di 9 punti (19-28), con Caserta in grande difficoltà.

Quel vantaggio era stato il frutto di una straordinaria prestazione di  Nemanja Milosevic che in poco più di 4 minuti di presenza in campo aveva realizzato 6 punti,  imposto una poderosa schiacciata ed  messo in grande difficoltà la difesa casertana. Si è pensato finalmente ad un Milosevic ritrovato, quello visto a Brindisi in EuroChallenge, e ad un giocatore in più recuperato a disposizione di coach Bucci. Ed invece, dopo una palla persa, proprio Bucchi lo ha richiamato immediatamente in panchina per farlo rientrare dopo 15 minuti di gioco, ritrovando in campo un giocatore demotivato e naturalmente scoraggiato, non certo il protagonista del + 9 di vantaggio della sua squadra. Una scelta quanto meno discutibile che alla fine potrebbe avere avuto un peso decisivo sul risultato.

Per la prossima e determinante partita contro Cremona, coach Bucchi dovrà pensare poi di recuperare alla migliore condizione fisica e mentale Alexander Harris (in campo per 8 minuti di nulla, un giocatore che tirava con il 50 per cento!) e Kenny Kadji (1/5 da tre punti), giocatori che anche a Caserta sono apparsi ancora in ritardo di condizione e di cui si avverte la necessità di una ripresa immediata per assicurare alla squadra la essenziale continuità di rendimento.

E la settimana di preparazione dovrà servire anche a coach Bucchi per riproporre in campo contro Cremona il miglior Scottie Reynolds, quello dei 9 assist visto ad inizio campionato e non quello visto anche a Caserta dove ha giocato ad intermittenza ed ha chiuso i suoi 28 minuti di presenza in  campo con 17 punti ed un solo assist. Il campionato ora è ad una svolta decisiva e non è più tempo di piangersi addosso per giustificare prestazioni scadenti con la stanchezza da campionato e partite di EuroCup o per infortuni che hanno richiesto tempi lunghi di recupero.

A cominciare dalla prossima partita contro Cremona, l’Enel Brindisi ha la necessità di recuperare la propria identità e di ritrovare nella forza dei singoli e del gruppo la capacità di superare ogni difficoltà, nel rispetto delle più elementari regole che il  basket professionistico richiede a tutti i giocatori ed allo staff tecnico, ed anche nella speranza che dopo aver recriminato sul peso delle partite infrasettimanali di EuroCup, ora non si venga a lamentare l’impossibilità di svolgere un allenamento adeguato per la mancanza di  squadre disponibili per la preparazione.

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