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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Assi-Klobucar: una vittoria thriller

FORLI’ – La prima vittoria dell’Assi arriva sul campo della Marco Polo Forlì e costa un’autobotte di adrenalina a Marcelletti e company: in svantaggio a 37 dalla sirena, i gialloblu trovano una bomba di Jurevicus a soli 7 secondi dalla fine della partita, sorpassano di un solo punto i padroni di casa e tengono duro, questa volta, sino all’ultimo istante commettendo fallo, ma a tempo scaduto. Finisce 79 a 80.

FORLI’ – La prima vittoria dell’Assi arriva sul campo della Marco Polo Forlì e costa un’autobotte di adrenalina a Marcelletti e company: in svantaggio a 37 dalla sirena, i gialloblu trovano una bomba di Jurevicus a soli 7 secondi dalla fine della partita, sorpassano di un solo punto i padroni di casa e tengono duro, questa volta, sino all’ultimo istante commettendo fallo, ma a tempo scaduto. Finisce 79 a 80.

E’ stata una gara non certo a senso unico, quella in terra emiliana, dove l’Assi è partita molto bene, e con in mente soprattutto l’obbligo alla concentrazione assoluta imposto da Marcelletti nel corso della settimana. La battaglia è dura, e verso la fine dell’ultima frazione la squadra di Ostuni si trova in forte difficoltà perdendo Diliegro per quinto fallo sul 72 a 71, con il Forlì che ha appena compiuto la rimonta e si dimostra inoltre più forte nei rimbalzi, e appena ripreso il comando a 72-73 anche Basei, sempre per quinto fallo.

Ma cè Jaka Klobucar, che si dimostra subito un ottimo acquisto e diventerà l’eroe di questa trasferta assieme a Jurevicus che ha ribaltato le sorti dell’incontro a pochi secondi dallo scadere, anche se il suo bottino punti si ferma ad 11. La difesa della Marco Polo ha sofferto soprattutto lo sloveno, e questa è una delle chiavi di lettura del match. Dall’altra parte c’è Austin Freeman che è l’uomo di punta, sia come realizzatore sia perché costringe sistematicamente al fallo la difesa dell’Assi.

Nel terzo tempino l’Assi guida per 56-62, quando l’italo-americano Mike Nardi piazza una tripla. E pochi secondi dopo la Fulgor Libertas Forlì pareggia il conto: 62 a 62. L’urlo dei tifosi romagnoli si leva alto, sino a quando lo sloveno appena tesserato dai gialloblu ristabilisce le distanze con un tiro da fuori: è 62 a 65, che Basei incrementa liberandosi in area, e portando il punteggio del tabellone sul 62-67. Nardi ha la palla giusta, ma la sua bomba si spegne sul ferro. Finisce la terza frazione di gioco.

Il tempo di rifiatare e parte Freeman con una tripla mancata, ma come già detto il Forlì, nelle ultime battute di gioco, ai rimbalzi sembra un’altra squadra. Ben presto i romagnoli si riportano sotto: 68 a 69. Poi mettono la freccia, grazie anche ad alcuni tiri liberi: 72 a 71. Diliegro commette il quinto fallo, seguito poco dopo da Basei quando sul tabellone l’Assi è di nuovo avanti di un soffio, 72 a 73. Tocca a Rinaldi e Rossetti la battaglia sotto canestro. Jurevicus intanto incrementa a 72-75.

Il pivot Tony Easley e la guardia finlandese Shawn Huff, assieme a Freeman, stringono l’assedio ai gialloblu. E’ proprio Huff che risponde a Jurevicus accorciando a 74-75, poi Rinaldi sbaglia un tiro da tre, ma non commette lo stesso errore invece il finlandese che insacca, porta il Forlì sul 79-75 e mette in crisi la squadra di Franco Marcelletti proprio nell’ultimo minuto di gioco. Sembra un film già visto nelle precedenti partite. La folta compagnia dei generosi tifosi dell’Assi è oppressa da questo ribaltamento di fronte negli ultimi secondi.

A 37 secondi  l’Assi azzecca la tripla della speranza, e va a ridosso della Marco Polo: 79 a 78. Si va al time-out richiesto da Marcelletti a soli 17 secondi dalla sirena. Il coach dell’Ostuni utilizza tutti e 60 i secondi a disposizione e fa attendere sul parquet la squadra di casa. La palla è dell’Assi, e questa volta non viene sprecata: rimessa di Jurevicus, poi Johnson, quindi lo sloveno dalla mano calda. Klobucar si presentà così ai tifosi gialloblu, depositando a canestro la palla del 79-80. A 7 secondi chiama la sospensione la panchina del Forlì sperando di fare il miracolo affidando la palla a Freeman. Ma l’assalto va a vuoto. Il palasport di Forlì è tutto per Marcelletti e i suoi.

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