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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Assi spaventa Enel ma cede nel finale

BRINDISI - Passa l’Enel, ma in gara 3 l’Ostuni finalmente ha dimostrato tutto il suo valore, cedendo solo dopo un tempo supplementare. Brindisi ha giocato male, forse non meritava nemmeno di vincere, ma ci ha creduto fino alla fine ed è stata premiata. I ragazzi di Marcelletti non hanno nulla da rimproverarsi: la Legadue perde la rivelazione del campionato e la curva più rumorosa e simpatica. La squadra di Bucchi va in semifinale. E a fine partita sono applausi per tutte e due le squadre.

BRINDISI - Passa l’Enel, ma in gara 3 l’Ostuni finalmente ha dimostrato tutto il suo valore, cedendo solo dopo un tempo supplementare. Brindisi ha giocato male, forse non meritava nemmeno di vincere, ma ci ha creduto fino alla fine ed è stata premiata. I ragazzi di Marcelletti non hanno nulla da rimproverarsi: la Legadue perde la rivelazione del campionato e la curva più rumorosa e simpatica. La squadra di Bucchi va in semifinale. E a fine partita sono applausi per tutte e due le squadre.

Marcelletti parte con un quintetto inedito, con Berti accanto ad Aaron Johnson a cercare di frenare Gibson e Renfroe. Ostuni parte bene, sembra aver ritrovato smalto e convinzione, e al quinto minuto, sotto 15-8, Bucchi richiama i suoi in panchina per dare la sveglia. Renfroe è l’unico a reagire, mentre gli altri restano assopiti. La realtà è che oggi gli ostunesi hanno deciso di difendere come l’Enel, e i risultati si vedono. Allungano 23-13, e pure il sindaco - patron Domenico Tanzarella si lascia prendere dalla foga e inizia un duello a distanza (a colpi di parole e gesti da galateo dell’ultrà) con un tifoso brindisino. La sua curva apprezza e gli dà la carica e grida “Tanzarella uno di noi”. Johnson imperversa (11 punti) e l’Enel subisce 28 punti nel primo quarto, segnandone 19.

La Domotecnica riparte bene e va sul 33-21. Dalla parte opposta Giuri e Ndoja sparano a salve, e Gibson, che oggi è la brutta copia di quello visto nelle sue prime tre partite, si accomoda in panchina. Al 14’ Carenza commette un doppio fallo antisportivo e scoppia la bagarre in campo. Poi Marcelletti inizia a litigare con cinque tifosi che lo sfottono, il clima si fa incandescente e per due minuti il gioco resta fermo. Alla ripresa c’è un’altra Enel, che segna due volte con Giuri e poi con Borovnjac e si porta sul 33-27. Ostuni reagisce, ma la partita diventa brutta e troppo nervosa. Per fortuna arriva l’intervallo: 39-33.

È un’Enel diversa quella che torna sul parquet: difesa più aggressiva e Gibson finalmente a segno. Johnson risponde a suo modo, con una bomba e un assist per Basei. È 48-44, la partita è tornata bellissima, ma resta sempre tesa: un tecnico per Marcelletti ed uno per Formenti. Ostuni allunga ancora con Carenza (55-47) mentre dalla parte opposta Gibson torna a martoriare il ferro. Brindisi soffre la zona di Ostuni e fatica a trovare la via del canestro. La zona ordinata da Bucchi non è altrettanto efficace: i gialloblù la bucano dalla lunga distanza e da sotto. E Aaron Johnson stasera è indemoniato: segna il suo 24’ punto, poi serve un assist a Diliegro che schiaccia, subisce il fallo e segna il tiro libero del 63-52, finale del terzo quarto.

Renfroe suona la carica e l’Enel rosicchia cinque punti in men che non si dica, ma Borovnjac dà una mano a Ostuni, facendosi fischiare un doppio fallo. Diliegro non ne approfitta. Ma Johnson continua a fare il folletto e porta i suoi a +10 (67-57). Carenza rovina tutto beccandosi l’ennesimo antisportivo (e va negli spogliatoi), seguito da Klobucar (5 falli). Ostuni sta rovinando con le sue stesse mani una grande partita. Gibson segna da tre e subisce il fallo: 67-66 al 35’, può essere la svolta della partita, ma la Domotecnica resiste caparbiamente con Rinaldi e Berti. A 60 secondi dalla sirena è 76-74: Berti e Gibson segnano due bombe, Johnson sbaglia il tiro della vittoria ma c’è Rinaldi che aggancia un rimbalzo che vale più dell’oro e Ostuni a 16 secondi dalla fine va in lunetta ancora col folletto americano che subisce il fallo di Renfroe, ma mette dentro solo un tiro libero. L’Enel ha il possesso del possibile pareggio: sbagliano prima Callahan e poi Gibson. Ostuni non riesce a prendere il rimbalzo e Gibson ci riprova: stavolta è dentro: 80-80. Supplementare.

Per i padroni di casa inizia malissimo: quinto fallo per Rinaldi, bomba per Gibson, palla persa in attacco, bomba di Ndoja: l’Enel è a +6. Ostuni non c’è più e Callahan schiaccia a canestro il pallone del 3-0. È 80-88 e mancano 2.46, ma l’inerzia della partita è cambiata. E infatti Brindisi non si ferma più, e Ostuni è stremata, eccezion fatta per un eccezionale Aaron Johnson che segna il suo 33mo punto (su 87 di squadra). Finisce 87-93. E per fortuna, eccezion fatta per qualche stupido agitato, si torna a casa tutti tranquilli.

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I TABELLINI

Ostuni: Sirakov 0, Klobucar 5, Jurevicus n.e., Diliegro 9, Basei 4, Margio 2, Rinaldi 5, Carenza 8, Rossetti 4, Johnson 33, Berti 17.

Brindisi: Maestrello 3, Formenti 4, Renfroe 18, Ndoja 19, Borovnjak 3, Callahan 10, Zerini 3, Giuri 2, Gibson 31, Vorzillo n.e.

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