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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nervosismo e idee confuse: ora la Happy Casa Brindisi deve ritrovarsi

La brutta sconfitta contro Trento complica la volata finale verso i playoff, in cui coach Vitucci dovrà fare a meno di Perkins, squalificato per due giornate per fallo di reazione

BRINDISI – La Happy Casa aveva la possibilità di blindare il sesto posto e invece ora corre il rischio di non riuscire neanche a qualificarsi per le prime otto o di farlo come settima o ottava. E’ forte l’amarezza fra i tifosi brindisini dopo la brutta sconfitta casalinga (73-86) rimediata ieri sera (domenica 23 aprile) contro la Dolomiti Energia Trentino. Gli uomini di coach Vitucci non sono neanche riusciti a difendere la differenza canestri, vanificando il + 10 con cui si erano imposti all’andata. Ora la New Basket dovrà necessariamente cercare di vincere le prossime due gare contro Brescia (in trasferta, domenica 30 aprile) e Trieste (al PalaPentassuglia, domenica 7 maggio) per chiudere la regular season al sesto posto, Trentino permettendo. Basterà una vittoria, invece, per chiudere fra il settimo e l’ottavo, ma con la prospettiva di affrontare una fra le due corazzate della Serie A, Milano e Virtus Bologna, ai quarti di finale dei playoff.

Brindisi, insomma, è riuscita nell’impresa di complicare un finale di stagione rispetto al quale si nutrivano ben altre aspettative, dopo lo splendido filotto di sette vittorie nelle prime otto giornate del girone di ritorno. Le due debacle di fila rimediate a Varese e contro Trentino lasciano l’amaro in bocca anche alla luce della magnifica vittoria conquistata appena otto giorni fa contro Sassari, in una gara in cui la Happy Casa Brindisi ha dato spettacolo. E invece adesso bisogna fronteggiare una situazione complicata

La squalifica a Perkins

L’aspetto sui cui Vitucci dovrà principalmente lavorare nei prossimi giorni è quello mentale. Sia a Varese che contro Trento la squadra ha manifestato evidenti segnali di nervosismo. Eclatante, in particolare, il fallo di reazione con cui Perkins, a un paio di minuti dalla fine della gara e con Brindisi sotto di 14, si è beccato una giusta espulsione che gli costerà due giornate di squalifica. Il provvedimento è stato ufficializzato stamattina dalla Fip, oltre a un'ammenda di 500 euro comminata alla società per "per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri". L’atleta americano salterà le ultime due giornate della regular season come punizione “per aver colpito, senza danno, al volto un tesserato avversario con una manata, fatto che ne comportava l’espulsione”. E poi “nel recarsi negli spogliatoi si soffermava nei pressi della panchina avversaria dove avveniva un breve scontro verbale”. Il brutto gesto è arrivato al culmine di una prestazione davvero opaca per il centro brindisino, quest’anno protagonista di prove altalenanti.

Perkins nel pitturato

La tirata d'orecchie di Marino

Una bacchettata gli è arrivata anche dal presidente Nando Marino nell’intervista rilasciata a Lilly Mazzone, durante il programma Riccio Basket, nel post partita. “Non mi esprimo - afferma Marino - sul comportamento di Perkins. Gli han fatto fallo, ha protestato, era nervoso. E’ un ragazzo che deve maturare tanto perché ha tanto talento ma lo sfrutta male, lo sfrutta poco”. “Deve crescere. Le squadre avversarie – afferma ancora Marino - fanno i video su di noi e sanno come fare per farlo uscire fuori dalla partita. Ci sono riusciti a Varese e ci sono riusciti oggi”. Brindisi dunque dovrà affrontare la volata finale senza il proprio pivot, da anni punto di riferimento essenziale sotto le plance, ma in compenso potrà contare su Lamb.

Il recupero di Lamb

Sia lo stesso Marino che Frank Vitucci assicurano infatti che la guardia americana dovrebbe tornare a disposizione in vista della trasferta di Brescia. L’assenza del 32enne di New York si è sentita eccome negli ultimi due impegni, avendo privato il coach di una rotazione che sarebbe stata preziosissima nella gestione delle energie fisiche. A tal proposito colpisce il fatto che Rismaa, forse non ancora al 100 percento dopo l’infortunio subito nel primo quarto della contesa contro Sassari, sia stato impiegato appena nove minuti e non sia stato lanciato nel quintetto base, nonostante l’ottima performance sfoderata proprio contro gli isolani, nello scampolo di match disputato.

Harrison contro Trento

Reed ed Harrison sotto tono

E’ rimasto in campo per 25 minuti, invece, un Harrison che ieri è stato l’ombra del giocatore ammirato in tante altre occasioni. Basti pensare che la guardia americana ha realizzato la miseria di quattro punti. Raramente nel vivo del gioco, D’Angelo non ha dato la spinta che ci si aspettava da lui nelle uniche due fasi propizie alla Stella del Sud: quella in cui, all’inizio del secondo quarto, gli uomini di Vitucci si sono ritagliati un margine di sette punti di vantaggio e il parziale di 8-0 con cui hanno approcciato il terzo periodo, tornando a una sola lunghezza degli avversari dopo aver subito un passivo di nove punti. Discorso analogo vale anche per Reed (11 punti) a segno una sola volta da tre su tre tentativi: un’inezia per un giocatore che fa del tiro dalla distanza uno dei suoi pregi. In una serata da dimenticare si sono salvati solo un ottimo Bowman (32 punti) e un coriaceo Mascolo (11 punti).

"Non è ancora finita"

Da questo momento di difficoltà si potrà venir fuori solo ritrovando lo spirito di squadra con cui la Stella del Sud era riuscita a risollevarsi da un girone d'andata quasi da zona retrocessione, approcciando il girone di ritorno con la grande rimonta contro la Virtus Bologna, seguita da una striscia di sei vittorie in sette partite. E’ il presidente Nando Marino, sempre ai microfoni di Ciccio Riccio, a tracciare la rotta: “Non è finita, dovremo lavorare bene”. “A un certo punto della stagione potevamo sognare in grande. Ora hai il terrore di non entrare nei playoff o di entrare da settimo o ottavo”. 

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