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Sabato, 20 Aprile 2024
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Basket, un arbitro brindisino in A1: promosso Antonio Bartolomeo

A 32 anni, reduce da cinque stagioni in A2, il fischietto di San Pietro Vernotico approda nel massimo campionato

Dopo cinque anni in A2, è arrivato il momento del grande salto. A 32 anni, l’arbitro Antonio Bartolomeo, originario di Cellino San Marco, residente a San Pietro Vernotico e iscritto al Gruppo di Lecce, arbitrerà le partite del massimo torneo nazionale di basket. La decisione gli è stata comunicata nei giorni scorsi. Non appena si è sparsa la voce, è scattata la ridda di messaggi e telefonate di congratulazioni di parenti e amici. Ma lui resta imperturbabile. “Per carattere – dichiara a BrindisiReport – ho reazioni molto serene. Ho vissuto con calma serafica questa novità”. (In basso due foto di Antonio Bartolomeo realizzati da Roberto Muliere - Rm Sport)

Antonio Bartolomeo arbitro 2-2

Bartolomeo ha iniziato il suo percorso nel mondo della palla a spicchi da giocatore, indossando fino a 20 anni la canotta dell’Us San Pietro (già Pallacanestro San Pietro). Ma le sue attitudini erano altre. “Nel 2010 – spiega – fortunatamente ho deciso di lasciare il basket per arbitrare”. Il fischietto ha seguito la trafila dei vari campionati giovanili territoriali. Il suo talento non è passato inosservato, tant’è che ci ha messo davvero poco, dopo una raffica di promozioni, ad arrivare in B nazionale, arbitrando anche due finali giovanili Under 17 Eccellenza e Under 18 Elité. Nel 2017 altra tappa fondamentale della sua carriera, con il passaggio in A2. E anche qui è andata più che bene, se si considera che Bartolomeo, con una media di circa 30 partite a stagione, in un quinquennio ha arbitrato circa 150 gare. E adesso il gioco si fa ancora più duro, con il balzo nell’empireo del basket nazionale. L'ultimo brindisino a tagiare questo traguardo era stato Dario Morelli. 

Antonio Bartolomeo arbitro-3

“Devo ringraziare in primis – afferma Bartolomeo - Claudio Cuomo, uno dei miei allenatori che mi ha letteralmente instradato ad iniziare e poi Tonino Malerba, il mio istruttore che ha contribuito e contribuisce alla mia crescita prima umana e poi tecnica, fatta di continui rimproveri e scossoni psicologici”.  Per restare ad alti livelli e migliorarsi ulteriormente non si piò prescindere da una dedizione totale alla professione. “Un arbitro – spiega Bartolomeo – è in costante preparazione. Da un punto di vista atletico non ci fermiamo mai”. Nella preparazione delle gare anche la tecnologia riveste un ruolo importante. “Quando si arbitra nei campionati nazionali – afferma ancora Bartolomeo – hai a disposizione del materiale multimediale, come la registrazione delle partite. Questo a priori ci consente di studiare le ultime partite disputate dalle squadre che ci apprestiamo ad arbitrare, mentre a posteriori ci dà la possibilità di analizzare le gare appena arbitrate”. 

Un aneddoto particolare dai parquet dell'A2? "C’è un episodio  - racconta Bartolomeo - delle finali nazionali U17 eccellenza a Treviso, durante Reyer Venezia-Virtus Bologna. Avviene uno scontro di gioco tra me e Riccardo Visconti (fino alla scorsa stagione giocatore della Happy Casa Brindisi, ndr) dove lui non si fece nulla e io mi procurai un taglietto sotto l’arcata sopraccigliare (ovviamente continuai ad arbitrare). Ogni volta che ci incontriamo io e lui ricordiamo l’accaduto e sorridendo ci raccomandiamo di starci alla larga".

Come di consueto il campionato di Serie A partirà la prima settimana di ottobre, preceduto, a fine settembre, dall’antipasto della Supercoppa. Fra circa un mese entrerà nel vivo il programma di amichevoli pre campionato. E chissà che per Bartolomeo non si possa presentare l’opportunità di arbitrare a pochi chilometri da casa, sul parquet del PalaPentassuglia, fortino della Happy Casa Brindisi. 

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