rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Basket

Happy Casa, all’ incrocio con le scelte difficili dopo la sconfitta con Varese

La pesante ed umiliante sconfitta subita contro Varese ha detto definitivamente che Happy Casa è squadra inaffidabile con un roster privo di equilibrio tattico, tecnico ed atletico

BRINDISI - La pesante ed umiliante sconfitta subita contro Varese ha detto definitivamente che Happy Casa è squadra inaffidabile con un roster privo di equilibrio tattico, tecnico ed atletico. Openjobmetis Varese al cospetto di Happy Casa è sembrata una formazione di Nba che ha sciorinato un basket moderno ed efficace, squadra sostenuta da una preparazione atletica eccellente al cui confronto Happy Casa sembrava a passeggio sul lungomare brindisino. E con il suo 104-90 la formazione varesina guidata in modo eccellente da coach Matt Brase ed assistito dal bravo Paolo Galbiati, ha messo ancor più a nudo le deficienze della squadra di coach Vitucci, presentando un play come  Colbey Ross capace di imprimere alla sua squadra ritmi eccellenti e dettare trame di gioco disegnate a misura, in grado di organizzare una incredibile serie di numerosi “alley-oop” altamente spettacolari. Happy Casa Brindisi non ha avuto la capacità di rientrare in partita neppure quando, con gli avversari che avevano rallentato la corsa, si è aperta la possibilità di un aggancio a quota -5. La difesa di Happy Casa ha consentito ogni sorta di beneficio agli attacchi varesini e spesso si è trovata scoperta lasciando spazi enormi e libertà assoluta per le migliori e più facili realizzazioni degli avversari. 

Il “caso Harrison”: vertice fra Harrison, società e staff tecnico

D’Angelo Harrison è stato convocato ieri sera in un “summit” fra società e staff tecnico durante il quale il giocatore americano dovrà esporre i suoi problemi e le sue riserve, e prendere una eventuale decisione. Di fatto si sa che D’Angelo Harrison sarà messo difronte alle sue responsabilità e, pur con il massimo rispetto delle sue volontà, dovrà esporre i motivi dei suoi timori a scendere in campo, considerato che tutti i referti medici dei dottori Antonio Orgiani, che ha operato il giocatore, Dino Furioso e Peppino Palaia, confermano la totale guarigione e l’abilitazione a svolgere regolare attività agonistica. 

In ogni caso società e staff tecnico, d’intesa con lo staff medico, concorderanno a scrivere a referto il nome di D’Angelo Harrison nella prossima trasferta di Sassari.  Se D’Angelo Harrison avrà ancora timore di scendere in campo sarebbe giusto rispettare la sua volontà, ma allo stesso tempo si passi ad una decisione nel più breve tempo possibile, anche se molto difficile perché per procedere al “taglio” del giocatore la stessa società dovrebbe trovare una nuova ma improbabile sistemazione, considerato l’infortunio subito e la difficoltà di utilizzo immediato. E’ anche una corsa contro il tempo, però, perché il calendario non consente tregua, e la New Basket non può rischiare un patrimonio di storia qual è il basket per la città di Brindisi. (In basso, foto dal profilo Instagram di Harrison)

D'Angelo Harrison

Le scelte impossibili ed i “tagli” necessari 

Un’attesa durata circa 8 mesi da parte dello staff tecnico, della società e della tifoseria, vanificata dalla volontà di D’Angelo Harrison di essere iscritto a referto e ritornare in campo nella partita contro Varese. Il giocatore americano, che è stato dichiarato ufficialmente guarito dallo staff medico, da oltre 15 giorni è in possesso della certificazione che lo abilita a svolgere regolare attività agonistica tanto che si è costantemente allenato con la squadra, non si è poi dichiarato disponibile ad essere iscritto a referto nella partita in programma domenica scorsa contro Varese diventando un vero e proprio “caso” che richiede una urgente decisione da parte della società. 

Ad una giornata dalla conclusione del girone d’andata e con una situazione di classifica che rischia di degenerare, la squadra e la società hanno bisogno di sapere in quale misura poter contare su D’Angelo Harrison, considerato che il suo rendimento in campo sarà tutto da verificare e che per avere un suo contributo concreto, bisognerà anche attendere il tempo necessario che acquisisca un giusto ritmo partita ed assicuri un apporto adeguato alle sue capacità tecniche ed agonistiche. E’ questo il tempo delle drastiche decisioni, perciò, e spetta alla società ed allo staff tecnico trarre le giuste conclusioni, perché il campionato non può più attendere e la classifica di Happy Casa potrebbe ancor più complicarsi, ma anche prendere una svolta positiva in base ai provvedimenti necessari, considerato lo strano ed incostante rendimento avuto finora dalla squadra. 

Questione di budget, problema di scelte, il dilemma dei “tagli”

Questione di budget? In questa stagione agonistica la New Basket Brindisi ha impegnato il budget più alto degli ultimi 5 anni, superiore a quello di almeno altre 5 formazioni che stanno sopra ad Happy Casa nell’attuale classifica (la super squadra che nella stagione  2020/21 lottò anche Thompson, Willis, Perkins, Harrison , con Bell  e Krubally che nell’attuale roster sarebbero titolari, costò il 25% in meno dell’attuale roster). Come ha sottolineato il presidente Nando Marino ai microfoni di Ciccio Riccio di Lilly Mazzone, anche Varese ha un budget non miglior di quello della New Basket, eppure ha costruito un roster eccellente affidato ad un head coach americano come Matt Brase, già assistente di Mike d’Antoni, che gioca un eccellente basket moderno, una squadra sostenuta da una condizione atletica migliore. (Nella foto in basso, Junior Etou)

Etou contro Varese

Se fosse solo questione di budget e non già di scelte di mercato oculate, non sarebbero mai arrivati a Brindisi, Gibson, Banks, Brown, Martin, Stone, Thompson, Willis, Perkins, Burnell, Bostik, Walker e tanti altri che popolano l’Eurolega, ed anche lo stesso Harrison e Bowman i cui ingaggi in assoluto sono fin troppo rilevanti, ed è quindi necessario trovare il giusto equilibrio ricercando sul mercato le scommesse vincenti e non quelle perdenti ed i giocatori dal rendimento sicuro. Dalla scelta di D’Angelo Harrison, e dell’impalpabile Dikembe Dixson e dell’inadeguato Junior Etou la New Basket Brindisi devono venire risposte sicure, anche se notoriamente per procedere ad eventuali “tagli”, la New Basket Brindisi deve trovare una collocazione di questi giocatori in altre società per non doversi assumere l’obbligo di onorare comunque il contratto e di grave il budget di ulteriori sacrifici finanziari.

“Rebus” Final Eight e ultima chiamata per Happy Casa

E’ vero che Happy Casa vista contro Varese non riscuote la fiducia necessaria per un nuovo “golpe” che con un colpo di coda la riammetta in corsa per la Final Eight, ma darla per “ufficialmente” fuori dai giochi è un errore. Per conservare un posto al sole delle 8 migliori formazioni che si disputeranno la Coppa Italia a Torino, infatti, si dovrebbero verificare alcune combinazioni tutte favorevoli ad Happy Casa che dovrebbe portare la squadra di coach Vitucci a vincere a Sassari e contestualmente sperare che   Brescia perda a Verona e Scafati in casa risulti sconfitta da Pesaro.  Non è la combinazione vincente che mancherebbe ma l’inaffidabilità di una squadra che ha fatto finora della mancata continuità di risultati e di rendimento la sua identità. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Happy Casa, all’ incrocio con le scelte difficili dopo la sconfitta con Varese

BrindisiReport è in caricamento