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Sport e integrazione: al via seconda fase del progetto Baskin

Il nome è la sintesi di "Basket " e "integrazione": si tratta di un basket inclusivo, cioè un'attività sportiva modellata sul basket, nella quale le squadre sono composte da atleti normodotati e da atleti con disabilità

FASANO - Sabato 9 e domenica 10 febbraio sono in programma due intense giornate di formazione con due esperti del Baskin Cremona: la prof.ssa Sira Miola, il prof. Fausto Capellini e la referente per il Baskin Puglia e Basilicata, Annamaria Leobono.

“Grazie alla collaborazione dell'Ufficio scolastico Regionale e col supporto del dirigente scolastico Gennaro Boggia  - dichiara Cinzia Caroli, assessore alla Pubblica Istruzione - abbiamo anche potuto inserire il corso di Baskin all'interno della piattaforma Sofia per la formazione e l'aggiornamento dei docenti. Il Baskin è una sorta disciplina che batte un territorio abbastanza nuovo nel quale lo sport incontra il sociale, gli stringe la mano e decide di portarlo (letteralmente) in campo con lui, creando cosi un team inedito. Il nome è la sintesi di "Basket" e "integrazione", quindi  si tratta di un basket inclusivo, cioè un'attività sportiva modellata sul basket, nella quale le squadre sono composte da atleti normodotati e da atleti con disabilità".

"Come assessore alle politiche sociali e alle pari opportunità – continua Cinzia Caroli - sono particolarmente fiera di portare a Fasano, nelle scuole e tra i ragazzi la pratica del Baskin che si sta diffondendo in tutta Italia. L'attenzione ai ragazzi che vivono una condizione di disabilità, la promozione di iniziative volte all'inclusione e alla partecipazione di tutti è un dovere di ciascuno in una società che voglia definirsi civile, degli insegnanti e di tutti coloro che hanno il compito di educare e formare i nostri giovani al rispetto, all'apertura e all'integrazione di tutti”.

“La Regione Puglia ha finanziato per intero questo progetto - dichiara il sindaco Francesco Zaccaria - ideato e assemblato dall’A.Ge. (Associazione genitori) Fasano che ringrazio. Una cinquantina di docenti (ed è stato necessario contenere le iscrizioni per ragioni logistiche) saranno formati in questi giorni, avendo la possibilità di ospitare quali formatori i massimi esperti di Baskin in Italia. Un'opportunità dunque preziosa, corposa e credo anche stimolante per i nostri insegnanti che si faranno poi promotori di questa pratica inclusiva nelle rispettive scuole. L'appuntamento di domenica 10 febbraio alle 9.30 in sala di rappresentanza a Palazzo Città è aperto a tutti; invito le associazioni e i cittadini ad intervenire, per riflettere insieme su quanto fatto e per quanto ancora è necessario programmare e fare per l’inclusione sociale e sportiva dei piccoli con disabilità”.

Il progetto Baskin prevede nella successiva fase, per ciascuna scuola che ha aderito all’iniziativa sottoscrivendo il protocollo d’intesa, l'acquisto di una fornitura di tutto ciò che serve per mettere in pratica il Baskin: canestri regolabili, palloni di diverse dimensioni e casacche numerate per i giocatori di ciascuna squadra e cassette di primo soccorso. 

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