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Abete frena: “Nessuna soluzione in assenza di certezze sulle sorti della società”

ROMA – Brindisi 1912: altra doccia fredda. Le ultime (quasi) speranze erano riposte nell’odierno vertice romano, tra il vice sindaco di Brindisi, Mauro D'Attis, e il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.

ROMA – Brindisi 1912:  altra doccia fredda. Le ultime (quasi) speranze erano riposte nell’odierno vertice romano, tra il vice sindaco di Brindisi, Mauro D'Attis, e il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.

Un faccia, quello tenutosi a Roma, presso la sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio, a margine del quale il presidente Abete sarebbe stato molto esplicito: “Si è trattato – spiega D’Attis, in una nota - di un incontro cordiale ma interlocutorio in quanto non è possibile ipotizzare alcuna soluzione se in precedenza non saranno stabilite le sorti della prima società della città, il Football Brindisi 1912”. Queste, dunque, le direttive della Figc.

L’incontro era finalizzato a verificare ogni possibile soluzione per assicurare un futuro al calcio nella città di Brindisi. La situazione, dunque, resta molto incerta, per non dire disperata.  Bocciata l’ipotesi di soluzione prospettata dall’attuale presideinte del Football Brindisi, Antonio Pupino, e dal rappresentante di un possibile investitore afro-australiano, l’obiettivo era quello di verificare quali fossero i paletti del regolamento federale per il salvataggio della squadra e della società. Ed il messaggio da Roma è arrivato chiaro: prima di ogni cosa è necessario fare chiarezza sulle sorti della società e sull’eventuale passaggio di proprietà.

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