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Brindisi aspetta Imola e segnali di rinnovo dall’Enel. Corso: “In arrivo rinforzi”

BRINDISI – In attesa di avere segnali dallo sponsor per il rinnovo del contratto (a fine stagione scade infatti quello in corso), continua la corsa dell'Enel Brindisi alla vetta della classifica. Dopo la fondamentale vittoria in casa Snaidero - a detta di coach Perdichizzi "un crocevia" - domenica al PalaPentassuglia è di scena quell'Aget Imola che nel girone di andata è riuscita, se pur sul campo amico, a fare il colpaccio battendo i brindisini. La squadra salentina però non era la stessa di oggi.

BRINDISI – In attesa di avere segnali dallo sponsor per il rinnovo del contratto (a fine stagione scade infatti quello in corso, ndr), continua la corsa dell'Enel Brindisi alla vetta della classifica. Dopo la fondamentale vittoria  in casa Snaidero - a detta di coach Perdichizzi "un crocevia" - domenica al PalaPentassuglia è di scena quell'Aget Imola che nel girone di andata è riuscita, se pur sul campo amico, a fare il colpaccio battendo i brindisini. La squadra salentina però non era la stessa di oggi.

In quel periodo il gruppo cercava un’identità, compattezza, conoscenza fra i singoli; per poter diventare un'unica cosa. Ora tutto questo c'è, insieme alla consapevolezza della propria forza di gruppo. Ma l'ambiente sa che passi falsi non se ne possono fare. Imola non è da sottovalutare ed oltre ai soliti Vaden e Whiting ha aggiunto al roster Bushati - proveniete da Veroli -giocatore molto estroso  e capace di buone prestazioni in situazioni difficili. Oltretutto, l'armata Veroli, non più di due settimane fa ha capitolato proprio al PalaCattani.

Omar Thomas in conferenza stampa ha dichiarato: "Abbiamo fame, vogliamo mettere le mani direttamente sul primo posto ma siamo consapevoli che, se  non dovesse essere così, avremo comunque i playoff a disposizione”. Ma è proprio per questo motivo che all'ala americana  e compagni, per non avere interruzioni che frenino il cammino, è richiesta lucidità e massima concentrazione nell'affrontare una squadra che sulla carta non ha davvero nulla  da perdere.

Appuntamento per i tifosi al PalaPentassuglia domenica con inizio della partita alle ore 18.15. Nella mattinata di domenica intanto ritorna anche quest’anno l’appuntamento con la solidarietà. Saranno i dirigenti, i tecnici ed i giocatori dell’Enel Basket a sostenere i volontari che si renderanno protagonisti della quinta “Domenica della solidarietà”: giornata dedicata alla raccolta di sangue organizzata dalla New Basket Brindisi e l’Avis comunale, con la collaborazione del SIMT (Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) dell’Ospedale Antonio Perrino: l’appuntamento è per domenica prossima, 21 marzo, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 presso il Palazzetto dello Sport “Elio Pentassuglia”.

La Società dell'Enel Brindisi quest'anno non si nasconde dietro ad un dito: nei programmi di crescita c' è l'intenzione concreta di salire di categoria. Ne parla il Direttore generale Antonello Corso.

Come è stata costruita la squadra e quali sono gli obiettivi della società?

“E' sicuramente una squadra costruita per ben figurare in questo campionato e poter arrivare in una buona posizione nella zona playoff. Poi strada facendo la proprietà ha visto che si poteva fare di più e la dirigenza ha deciso di fare uno sforzo  e provare ad inserire nel roster un nuovo elemento che possa fare la differenza nelle partite che rimangono da giocare”.

Quindi a questo punto l'obiettivo di salire diventa quasi un obbligo?

“Diciamo che i programmi rimangono gli stessi. Personalmente penso che  per quanto un nuovo inserimento possa migliorare ,c'è sempre l'arma a doppio taglio dell'innesto in corso d'opera di una persona che si deve adattare in poco tempo all'ambiente ed ai dettami tecnici dello staff e che quindi per certi versi può far saltare i buoni equilibri raggiunti”.

Ad oggi si può dire che si è arrivati ad una ottimale gestione tecnica e psicologica dei giocatori? Siete soddisfatti della gestione e del comportamento della quadra?

“Assolutamente si. Dopo un'iniziale difficoltà di intesa dei giocatori data dal fatto che rispetto all'anno scorso gli elementi sono stati cambiati per nove decimi, finalmente si è raggiunto un buon equilibrio e sicuramente le ultime partite lo hanno dimostrato. Diversamente dall'anno passato questo è un gruppo professionista nel rettangolo di gioco ma soprattutto fuori. Gente che in partita e negli allenamenti dà il massimo con grande serietà ed al di fuori è rispettosa delle regole del professionismo”.

La Coppa Italia uno degli obiettivi centrato. Al di là del risultato finale, quest'esperienza com'è stata vissuta dall'ambiente?

“La cosa da mettere in evidenza sono sicuramente le due gare disputate. I giocatori hanno dimostrato, nonostante la il duro impegno - vittoria con Sassari in semifinale dopo un supplementare e finale con Veroli - e la difficoltà dell'assenza di un elemento come Maresca , di essere degli elementi che combattono fino alla fine e che fanno del sacrificio in difesa la loro arma principale. Per la società c'è stata la soddisfazione di essere nell'elite del basket nazionale di Legadue.Una sorta di legittimazione di ciò che ci si era  programmati ad agosto  e cioè di voler provare a stare nei piani alti della classifica già dal girone di andata”.

Nell'evidente programma della società di provare a salire in A1 si innesta una problematica non da poco: l'insufficienza del palazzetto.

“Ad oggi il problema del palazzetto potrebbe sembrare un deterrente al raggiungimento dell'obiettivo A1 ma secondo me è un discorso che va affrontato sia nel caso che si riesca a fare il salto di categoria ma altrettanto  - facendo i dovuti scongiuri - che la squadra resti in Legadue”.

Il presidente Corlianò ha dichiarato su un giornale nazionale specialistico che c'è già un progetto seguito da gente della società. Cosa c'è di vero?

“Potrebbe anche essere che la dichiarazione del presidente sia veritiera, ma non essendo cose che mi competono preferisco non dire niente in merito”.

C'è comunque una società che sta provando a strutturarsi in maniera importante per la prima squadra, ma si sa che le basi spesso le dà un settore giovanile che cresce. Come sta andando il vostro e avete progetti in merito per il futuro?

“Abbiamo la fortuna di avere dei tecnici che stanno crescendo e lavorando seriamente all'interno della struttura. Tutta gente che ci mette cuore, passione e professionalità nell'interagire con i nostri giovani ragazzi. Sappiamo bene che la crescita di un settore giovanile passa anche attraverso gli investimenti per reclutare giovani interessanti ed  è intenzione della società rimpinguare sempre di più il già grosso serbatoio a disposizione”.

Fare progetti nelle scuole sicuramente potrebbe portare ad un maggiore reclutamento?

“Siamo convinti che  le strutture scolastiche siano assolutamente il bacino di utenza più grande che una società possa avere ed è per questo che periodicamente portiamo i nostri campioni ad incontrare i bambini all'interno delle scuole”.

Riassumendo: la squadra sta continuando il cammino che vi eravate prefissati ad agosto. La società  sta cercando di strutturarsi in maniera più importante. Si sta lavorando per migliorare il settore giovanile. Una crescita per tutto il movimento?

“Stiamo provando ad ingrandirci inserendo all'interno della struttura nuovi elementi. L'esperienza e gli errori nel corso di questi cinque anni ci hanno fatto maturare e capire meglio come muoverci per provare ad arrivare ad un progetto importante. Il panorama che ci circonda vede società anche storiche che stanno avendo grosse difficoltà. Quindi direi che non possiamo lamentarci e dobbiamo continuare a rimboccarci le maniche affinchè le cose vadano sempre meglio”.

All'inizio dell'anno ed anche a campionato in corso ci sono state un po’ di diatribe con i tifosi. Ora sembra tutto superato e la gente è sempre presente su gli spalti ad incitare i propri beniamini.

“I tifosi rappresentano un grosso patrimonio per la società. Per quel che mi riguarda ho avuto delle problematiche dirette ad inizio stagione,ma posso dire che sono state sbagliate interpretazioni da parte di qualcuno che ha pensato che fosse qualcosa di carattere personale. Non è stato così: Io ho lavorato per fare gli interessi della società e non c'è mai stato nulla di mirato o deciso ma in quel momento era l'unica scelta che si potesse fare. Comunque a prescindere dal rapporto che possano avere con me l'importante è che abbiano una presenza sempre costante, attenta e attiva a sostegno della squadra”.

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