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Sabato, 20 Aprile 2024
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Brindisi, sconfitta amara al “Liguori”

TORRE DEL GRECO - Al termine di una settimana convulsa dal punto di vista societario, dove tutto è ancora nebuloso come prima, il solo fatto certo è che il Città di Brindisi scenderà nello stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco, per disputare la tredicesima giornata di campionato, in quel di Torre del Greco. Per pregresse intemperanze tra tifosi delle due fazioni, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha deciso di vietare la trasferta ai tifosi brindisini.

TORRE DEL GRECO - Al termine di una settimana convulsa dal punto di vista societario, dove tutto è ancora nebuloso come prima, il solo fatto certo è che il Città di Brindisi scenderà nello stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco, per disputare la tredicesima giornata di campionato, in quel di Torre del Greco. Per pregresse intemperanze tra tifosi delle due fazioni, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha deciso di vietare la trasferta ai tifosi brindisini.

Enzo Gagliano, allenatore della squadra juniores, siederà ancora una volta sulla panchina bianco-azzurra, quale punto di riferimento, con capitan Taurino in campo, del drappello adriatico. Anche la Turris non gode di un buon momento, difatti da qualche giornata persiste uno stato di crisi: i giocatori contestano la società. E’ probabile che Gagliano, utilizzando il 4-4-2, possa affidarsi agli stessi uomini che domenica scorsa, sull’erbetta del “Fanuzzi”, hanno sconfitto l’Oppido Lucano con un inoppugnabile cinque a zero.

Come al solito, ogni dubbio sarà chiarito, quando l’arbitro, signor Pillitteri, avvierà la contesa col fischio d’inizio. Bisogna attendere sei minuti, per vedere un’occasione sfumata per la Turris. Al 13’ Guadalupi s’impone con un tiro dalla distanza mandato al lato dal portiere corallino Volturo. In campo il Brindisi fa la sua partita, giocando pala a terra, al contrario della Turris che si affida a palloni alti; ancora Guadalupi al 16’ dà problemi alla difesa campana.

E’ sempre il Città di Brindisi alla mezzora che costruisce il gioco, creando scompigli nell’area campana con Mignogna. Quando uno meno se lo aspetta, al 32’, dopo la superiorità del Brindisi, Esposito, colpevolmente lasciato solo, su punizione, porta in vantaggio i locali, per l’uno a zero a favore della Turris. Fa veramente dispiacere il fatto che un Brindisi dal gioco piacevole continui a prendere gol su palle inattive e qui la considerazione in merito alla mancante tranquillità dei giocatori in campo, per situazioni extracalcistiche, è sicuramente da fare.

Fortunatamente, al 41’, il sempre verde Nando Galetti, su insistita e caparbia azione personale, ristabilisce l’equilibrio ed è uno a uno tra Turris e Brindisi: palla a centro ed è tutto da rifare. Dopo due minuti di recupero, le squadre guadagnano la via degli spogliatoi, pronte ad ascoltare i consigli dei propri allenatori. Si riprende per la seconda frazione di gioco e la Turris mostra un altro volto, tambureggiante e determinato, rispetto a quello dimesso e quasi rinunciatario del primo tempo, tanto che già al primo minuto si porta in vantaggio, per il due a uno.

Il Brindisi reagisce e con D’Amblè e Mignogna impegna il portiere locale Volturo, ma al 15’ Allegretti, su assist di Occhiuzzi, dal calcio d’angolo, porta sul tre a uno gli uomini di Liquidato. Al 32’, Esposito su passaggio smarcante di Allegretti fa il poker nella rete del Brindisi, per il quattro a uno in favore dei rossi corallini. A questo punto, la partita non ha più nulla da dire, anche perché Mignogna e Galetti, nel secondo tempo, sembra che abbiano le polveri bagnate. Tuttavia, proprio sul finire della gara, D’Amblè, su assist di Mignogna, fissa definitivamente il risultato sul quattro a due, per un Brindisi soccombente che pure nel primo tempo si era ben distinto, ma, si sa, le partite di calcio terminano dopo novanta minuti di gioco.

Ai giocatori bianco-azzurri, comunque, senza una vera guida tecnica da varie giornate, ci sono poche colpe da imputare; c’è, invece, ancora da riflettere per quale ragione e a chi abbia giovato scompaginare l’assetto iniziale della squadra, con l’organico tecnico, amministrativo e societario   che appariva solido e collaudato. Ora, a dir poco, la situazione è per davvero imbarazzante, mentre voci incontrollate si accavallano sempre di più.

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