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Brindisi: sul derby la firma di Morello

NARDO' - Nel match di andata al “Fanuzzi”, il Nardò suscitò un’ottima impressione e portò via, in terra neretina, l’intera posta dei tre punti, la squadra di Alessandro Longo, il professorino col computer di “barrettiana” memoria, vinse per un gol a zero. Ma questa sembra essere ormai un’altra storia; difatti, quella che doveva essere una squadra da primissime posizioni e che macinava risultati positivi, è oggi attanagliata da una crisi societaria, tuttora irrisolta, che ha portato il Nardò ad essere appaiato in classifica al “Città di Brindisi, a punti 39, che, a sua volta, i postumi di un’incipiente crisi societaria, sembra che li abbia superati solamente di recente.

NARDO' - Nel match di andata al “Fanuzzi”, il Nardò suscitò un’ottima impressione e portò via, in terra neretina, l’intera posta dei tre punti, la squadra di Alessandro Longo, il professorino col computer di “barrettiana” memoria, vinse per un gol a zero. Ma questa sembra essere ormai un’altra storia; difatti, quella che doveva essere una squadra da primissime posizioni e che macinava risultati positivi, è oggi attanagliata da una crisi societaria, tuttora irrisolta, che ha portato il Nardò ad essere appaiato in classifica al “Città di Brindisi, a punti 39, che, a sua volta, i postumi di un’incipiente crisi societaria, sembra che li abbia superati solamente di recente.

Si tratta di un derby e, come ogni derby, risulta condito da quella sana animosità, che vedrà affrontarsi le due opposte tifoserie a “colpi di slogan”.     Intanto i leccesi si tolgono il primo sassolino dalla scarpa e sanzionano, per gli ospiti, il tagliando d’ingresso a dieci euro, giusto, giusto, come fece la dirigenza del Brindisi nella già rievocata partita d’andata.

C’è  da registrare qualche defezione tra le fila del Nardò, come in quelle del “Città di Brindisi”, tuttavia ambedue i tecnici godono di carte in regola, per far scendere sul rettangolo di gioco la migliore formazione, con calciatori non secondi a nessuno. Sarà, indubbiamente, una bella gara, una festa di sport e di colori che sarà arbitrata, speriamo bene e senza condizionamenti di sorta, dal signor Fiorini che arriva, allo stadio Giovanni Paolo II, direttamente dalla sezione di Frosinone, il quale alla fine della gara annoterà sul suo taccuino il seguente risultato: Nardo 1 – Brindisi 2.

Dopo il fischio d’inizio, i locali, in maglia bianca bordata di granata, iniziano con un gran dinamismo che denota determinazione, tanto che al 3’, capitan Taurino ferma, ben lanciato, l’insidioso Manca. Al 14’, Morello, con un magistrale colpo di testa, fa esultare i tifosi brindisini: sulle risultanze di un calcio piazzato, dalla sinistra, battuto da Guadalupi, sbuca, in mischia, il giocatore numero 9 del Brindisi che fa  secco l’estremo locale Salerno: Nardò 0 – Brindisi 1.

Il Nardò non sta a guardare e reagisce con rabbia, ma la difesa bianco-azzurra si disimpegna bene, tra l’incontenibile rabbia dei tifosi granata. Intanto, sembra che sulle tribune si giochi una partita parallela atta a danneggiare il Brindisi, difatti si segnala l’intemperanza dei supporter brindisini che, inopinatamente, fanno esplodere ben tre potenti bombe carta  che costeranno al Città di Brindisi la squalifica del campo, in quanto il campo adriatico è già diffidato.

A tale proposito, l’arbitro, signor Fiorini di Frosinone, sospende per ben due volte il gioco in campo, ciò comporterà, di conseguenza, di giocare il prossimo incontro con l’Internapoli, nel “Fanuzzi” a porte chiuse. Al 35’ la partita s’incattivisce e i padroni di casa picchiano di santa ragione; al 36’, Chianese spreca malamente un buon contropiede iniziato da Guadalupi.

Nell’over time di tre minuti, dopo una punizione battuta dal Nardò e comodamente parata da Rosti, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Nella seconda frazione di gioco, lo speaker ufficiale del Nardò avverte, dagli altoparlanti, che ad un altro scoppio di petardi o bombe carta, il direttore di gara sospenderà definitivamente l’incontro. Per il calcio giocato, al 2’ c’è un interessante calcio di punizione per il Brindisi, battuto da Mignogna che, tuttavia, non sortisce effetti.

Al 4’, il Brindisi raddoppia ancora con Morello che dalla metà campo, su assist di Corvino, s’invola tutto solo e gonfia la rete alle spalle di Salerno, doppietta personale, e due a zero a favore dei bianco-azzurri adriatici. C’è nuovamente una schiumante reazione dei neretini che, al 17’, con Manca, in mischia, accorciano le distanze: Nardò 1 – Brindisi 2. E la partita è riaperta, con i granata che ci credono. Al 20’, Chianese, per problemi fisici, chiede il cambio e al suo posto entra Prisco.

Al 22’, Mignogna, alla inutile ricerca di un gol spettacolare, fallisce una rete, per così dire, “fatta” che avrebbe potuto chiudere definitivamente l’incontro, ma bisogna soffrire e soprattutto saper gestire partita e risultato. Dopo la mezzora, al 34’, i neretini colpiscono duro e ne fa le spese Prisco che rimane dolorante a terra. Al 40’, Mignogna cede il suo posto a Ciano. Al 44’ viene espulso l’allenatore Longo e, un minuto dopo, il difensore Schiavone, ambedue del Nardò.

Al 48’, Greco rileva Corvino, in tale frangente, Manco commette una grave e ingiustificata scorrettezza ai danni del primo assistente: espulso anche lui. I giocatori del Nardò, a questo punto, perdono completamente la testa ed è difficile individuare quel che in campo succede, tuttavia, il Brindisi dopo 6 minuti di recupero restituisce a Longo e al suo manipolo il risultato: con gli interessi.

Complimenti al Città di Brindisi che ora è lanciato verso il quinto posto e soprattutto complimenti al Direttore di gara, signor Fiorini di Frosinone, che non si è lasciato intimidire dalla costante, “alta” pressione dei giocatori e del pubblico neretino.

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