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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Bucchi, la storia e i "magnifici 7"

BRINDISI - “I magnifici sette” entrano a pieno titolo nella storia del basket brindisino. Si chiamano Scottie Reynolds, Jonathan Gibson, Antywane Robinson, Cedric Simmons, Andrea Zerini, Robert Fultz e Jerai Grant ed in sette hanno giocato e vinto con la maglia dell’Enel Basket Brindisi contro i campioni d’Italia del Montepaschi Siena, una squadra super titolata e protagonista assoluta in Eurolega. Hanno incantato, stupito, trascinato, sorpreso ma anche emozionato i 3 mila e 500 tifosi presenti nel PalaPentassuglia e migliaia di appassionati che hanno vissuto in diretta televisiva sulle reti nazionali private una esaltante pagina di basket-spettacolo.

BRINDISI - “I magnifici sette” entrano a pieno titolo nella storia del basket brindisino. Si chiamano Scottie Reynolds, Jonathan Gibson, Antywane Robinson, Cedric  Simmons, Andrea Zerini, Robert Fultz e Jerai Grant ed in sette hanno giocato e vinto con la maglia dell’Enel Basket Brindisi contro i campioni d’Italia del Montepaschi Siena, una squadra super titolata e protagonista assoluta in Eurolega. Hanno  incantato, stupito, trascinato, sorpreso ma anche emozionato i 3 mila e 500  tifosi presenti nel PalaPentassuglia e migliaia di appassionati che hanno vissuto in diretta televisiva sulle reti nazionali  private una esaltante pagina di  basket-spettacolo.

Di questa impresa si parlerà negli anni futuri e si ricorderà come per la seconda volta  una squadra brindisina ha battuto un formazione campione d’Italia in carica, evento che invita a fare quattro passi nella storia con l’ausilio del garante Roberto Guadalupi. E’ il 6 dicembre anno di grazia 1981. Bartolini Brindisi batte per la prima volta nella storia i campioni d’Italia della Squibb Cantù 90-86 (Bartolini Brindisi: Sarra, Campanaro 4, Cavaliere, Fischetto 7, Spinosa 7, Malagoli 27, Howard 27, Pondexter 16, Goti 2, Vitali all. D’Amico - Squibb Cantù: Kupec 13, Flowers 15, Marzorati, Riva 32, Cappelletti, Cattini 12, Innocenti 12, Bargna 2, Sala, Martin, all. Casamasima – Arbitri Martolini di Roma e Ranieri di Reggio Calabria).

Il 15 novembre dello stesso anno 1981 la Bartolini Brindisi batte per la prima volta con il risultato di 74-72 la formazione di Milano sponsorizzata Billy allenata da Dan Peterson, squadra che alla fine vincerà lo scudetto (Bartolini Brindsi: Sarra 8, Campanaro, Cavaliere, Fischetto 2, Spinosa 2, Malagoli 22, Howard 28, Pondexter 12, Goti, Vitali all. D’Amico – Billy Milano: D’Antoni 20, Lamperti 2, Ferracini 10, Giannelli 18, Premier 22, Gallinari, Innocenti, Della Monica, Del Buono, Pignolo all.Peterson –Arbitri: Cagnazzo e Filipponi di Roma).

Decisamente più entusiasmante ed incredibile rispetto alle imprese compiute contro Squibb Cantù e Billy Milano, però, appare la nuova pagina di storia da collezione della pallacanestro brindisina perché  coach Bucchi ha dovuto affrontare i giganti del basket del Montepaschi Siena con solo sette giocatori disponibili, con Jeff Viggiano, Klaudio Ndoja e Matteo Formenti in panchina per onor di firma, ma indisponibili per infortunio. “I “magnifici sette” hanno trovato questa volta nel coach Piero Buchi un vero e proprio punto di forza per come ha preparato, costruito e condotto la “partita – perfetta” sorprendendo clamorosamente coach Luca Banchi, apparso spesso in difficoltà ad attaccare le diverse impostazioni di ”zona” adottate con l’intuizione vincente di Andrea Zerini in punta, che è stata la trovata geniale della partita.

Coach Bucchi è stato realmente in campo,vigile ed attento  come non mai, spesso al di fuori dell’area tecnica, pronto a guidare e sostenere i propri giocatori chiamando giochi e schemi come fosse lui il play titolare ed avesse in mano il telecomando,  con i giocatori pronti ad eseguire le sue disposizioni. Ma c’è di più. “The ice coach” (“il coach di ghiaccio”) questa volta ha voluto stupire di più, cedendo all’emozione di fine partita tanto da a trattenere a stento le sue lacrime sul viso, abbracciando il patron Massimo Ferrarese ed il presidente Nando Marino ed  i suoi ragazzi. Ma certamente coach Buchi non vorrà finire di sorprendere ed il prossimo evento straordinario potrebbe essere un radioso  sorriso per la stampa. Questa è stata anche la sua la vittoria personale, una clamorosa rivincita  che attendeva da anni contro gli imbattibili  senesi.

In campo poi tutto  è sembrato facile grazie ad un superlativo Scottie Reynolds, un vero leader che ha preso per mano la squadra portandola alla vittoria, alla eccellente prova di Antywane Robinson, alla solita ispirazione al tiro di  Jonathan Gibson ed alla forza ed alla abilità del ritrovato  Cedric Simmons, tutti  e quattro in doppia cifra con un totale di ben 84 punti a referto. Anche Andrea  Zerini ha vissuto la sua buona parte da protagonista nonostante il suo – 2  di valutazione complessiva che certamente non rende merito al preziosissimo apporto tattico e fisico concesso con sacrificio per tutta la partita e che non viene certamente valutato e certificato in nessuno modo nelle statistiche. Di particolare rilievo, anche per gli aspetti mentali che potrà avere nell’immediato futuro, è stata la prestazione–riscatto di Robert Fultz atteso ad una prova convincente dopo le recenti  insicure presenze in squadra.

Il figlio di Kociss (il bravo John Fultz) ha tenuto il campo con autorità piazzando punti qualità in momenti decisivi della partita (7 punti di cui 2/2 da due 1/3 da tre ma determinante) garantendo un rendimento ottimale giusto nella partita in cui più si manifestava la necessità di una sua prestazione straordinaria per far respirare ora Reynolds ora Gibson. La strepitosa vittoria contro i campioni d’Italia, inoltre, ha fornito nuove indicazioni  utili all’allenatore brindisino. Sia pure per necessità contingenti,infatti, coach Bucchi ha potuto accertare che le rotazioni possono essere meglio ottimizzate con un più razionale impiego della panchina, senza cioè sconvolgere del tutto la base della formazione, considerato l’alto minutaggio tenuto in campo con successo da Robinson (38’), da Reynolds ( 36’), da Gibson (33’) e da Simmons(31’), ma anche dello stesso Fultz(26’) e Zerini (29’) in attesa che anche Grant dimostri di meritarsi maggiore attenzione (che ne pensi, coach, continuiamo a giocare in 7?).

La vittoria contro Montepaschi Siena  non è stata solo merito esclusivo dei “magnifici 7” e di coach Bucchi, ma anche di un pubblico straordinario che entrato nel PalaPentassuglia con la convinzione di assistere ad una partita di allenamento del Montepaschi Siena e ne è uscito con una vittoria eclatante, in completa esaltazione. Questa volta la “curva” e la spettacolare prestazione della squadra hanno fatto il miracolo di riesumare addirittura  il parterre delle “mummie”, apparso finalmente partecipe, trascinato e frizzante (a proposito, è giusto che la “curva” sappia che nel parterre gli spettatori sono seduti ad incastro fra una sedia ed un’altra, per cui al coro di richiesta “tutti in piedi per questa squadra” si crea il panico!).

Le immagini sono di Ciamillo-Castoria/Lega Basket

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