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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bucchi prevede match spigolosi

BRINDISI - È un Bucchi più che disteso quello che in sala stampa incontra i giornalisti dopo il 3-0 rifilato ad Ostuni. Il coach che sul parquet non sorride mai inizia la conferenza stampa con una battuta: «Non chiedetemi se preferivo Piacenza o Barcellona perché altrimenti vi mando a quel paese». Ma è ovvio che si debba partire dai prossimi avversari di semifinale. «Certo, sapere con due giorni di anticipo che ci attende Barcellona, consente ai miei giocatori di concentrarsi meglio sulla partita e sull’avversario su cui dovranno difendere».

BRINDISI - È un Bucchi più che disteso quello che in sala stampa incontra i giornalisti dopo il 3-0 rifilato ad Ostuni. Il coach che sul parquet non sorride mai inizia la conferenza stampa con una battuta: «Non chiedetemi se preferivo Piacenza o Barcellona perché altrimenti vi mando a quel paese». Ma è ovvio che si debba partire dai prossimi avversari di semifinale. «Certo, sapere con due giorni di anticipo che ci attende Barcellona, consente ai miei giocatori di concentrarsi meglio sulla partita e sull’avversario su cui dovranno difendere».

Come vi state preparando alle semifinali?

«Abbiamo eliminato gli allenamenti al mattino. Faremo un solo allenamento al giorno, cercando di dare qualità e intensità crescente fino a riprodurre l’impegno della partita».

In gara tre si è vista un’Enel meno scintillante rispetto alle prime due gare contro Ostuni. Calo psicologico o fisico?

«Sono i playoff che ti portano a prestazioni completamente diverse. Ogni gara è diversa. E non dimentichiamo che Ostuni ha fatto 45 minuti di zona. Forse abbiamo iniziato la partita con un eccesso di “serena tranquillità”. Ma non parlerei né di calo fisico né psicologico: parlerei di diverso approccio. Ripeto: è un classico dei play-off».

Con un Gibson così rivedremo mai Charalampidis in campo?

«Certo che c’è la probabilità di rivederlo in campo, ma deciderò partita per partita».

Anche perché Gibson ogni tanto dimentica l’avversario…

«Gibson viene da una squadra che giocava per salvarsi. Ora deve capire che qui gioca per vincere: deve difendere, oltre che attaccare. Se fa 20 punti, ma li fa anche il suo avversario, allora è come se non avesse fatto nulla».

Ci faccia una previsione per la serie Brindisi - Barcellona.

«Barcellona è una squadra molto simile alla nostra: ha lunghi di stazza come Martin e Mocavero, forse sono più fisici di noi, quindi ci sarà richiesta più durezza. Saranno partite spigolose e intense. Loro hanno esperienza nei play-off, perché li hanno già giocati l’anno scorso. È un piccolo vantaggio. Ma noi abbiamo la fortuna di giocare in casa l’eventuale gara 5».

E il vantaggio di aver recuperato Ndoja…

«Ritrovare Ndoja è stato fondamentale: abbiamo pagato ampiamente i suoi tre mesi di assenza. Mavedrete che nei play-off ogni giocatore sarà importante allo stesso modo. E chi produce più degli altri starà in campo più degli altri».

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