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Calcio, il presidente federale: "Escludo che il Brindisi possa fare l'Eccellenza"

"Escludo a priori che il Brindisi possa disputare il campionato di Eccellenza, ma se il Consiglio federale dovesse decidere di collocare la società in questo campionato, ne prenderò atto". Le dichiarazioni rilasciate a BrindisiReport dal presidente del comitato regionale della Figc, Vito Tisci, riducono al lumicino le speranze dei tifosi biancazzurri di poter ripartire dal massimo campionato regionale

BRINDISI – “Escludo a priori che il Brindisi possa disputare  il campionato di Eccellenza, ma se il Consiglio federale dovesse decidere di collocare la società in questo campionato, ne prenderò atto”. Le dichiarazioni rilasciate a BrindisiReport dal presidente del comitato regionale della Figc, Vito Tisci, riducono al lumicino le speranze dei tifosi biancazzurri di poter ripartire dal massimo campionato regionale (quello di Eccellenza appunto) dopo l’esclusione dal torneo di Serie D disposta dal tribunale federale della Figc, su richiesta del procuratore federale Stefano Palazzi. Quest’ultimo, del resto, nel pronunciare la richiesta di condanna nei confronti del sodalizio di via Benedetto Brin era stato chiarissimo: l’esclusione dai dilettanti si sarebbe dovuta tramutare nell’assegnazione a un campionato inferiore rispetto a quello in cui il Brindisi si sarebbe ritrovato in caso di retrocessione (come minimo la Promozione). 

Il tribunale non si è pronunciato sulla destinazione del club. Questa è materia di competenza del Consiglio federale della Figc che il prossimo 31 agosto, verosimilmente dopo il pronunciamento del giudizio di secondo grado, si riunirà a Milano. Tale organo è costituito da 22-23 persone, fra rappresentanti delle 4 leghe, degli organi tecnici e degli allenatori. Ne fa parte anche lo stesso Vito Tisci, nelle vesti di presidente del settore Giovanile e Scolastico. Il presidente non era al corrente della decisione presa dalla società e dalla Meleam (società per azioni con sede a Bitonto attiva nel settore della sicurezza del lavoro che domani, 25 agosto, si incontrerà con il referente del sodalizio, Gilberto Niccoli, per sottoscrivere un precontratto di acquisizione del 100 per cento delle quote del Brindisi) di rinunciare alla difesa pure in secondo grado di giudizio. 

Come accaduto anche in occasione dell’udienza celebratasi lo scorso 13 agosto, il Brindisi non sarà rappresentato da alcun avvocato. La “strategia”, come annunciato in un comunicato congiunto diramato nella tarda serata di sabato (22 agosto) dalla Meleam e dal Brindisi, è quella di non difendersi. Tale (a dir poco discutibile) scelta sarebbe maturata a seguito di un consulto con un paio di esperti di diritto sportivo di fama nazionale (di cui ovviamente non si fa nome) avvenuto nella settimana post-ferragostana. 

Ebbene, Tisci ha tradito un certo stupore nell’apprendere da BrindisiReport che anche nel secondo snodo del procedimento sportivo la società si rimetterà al volere della corte. “Allora – ha affermato il presidente – vedremo di trovare un campionato regionale. Escludo l’Eccellenza. Inseriremo il Brindisi dove ci sono dei posti vacanti. Dobbiamo vedere come collocare la società tenendo anche conto del blasone, del bacino di utenza e di altri fattori che influiranno sulla decisione”. 

E’ difficile che il Consiglio federale possa concedere ai biancazzurri l’Eccellenza, anche in considerazione di un altro fattore: “La squadra che ha vinto i playoff – afferma Tisci - ha più diritto ad essere ammessa in questa categoria, rispetto a quella che cade dall’alto”. 

Per quanto riguarda le date dei tornei, Tisci spiega che il primo turno di Coppa Italia regionale è slittato al 6 settembre. I campionati di Eccellenza e Promozione inizieranno il 13 settembre. “Sono da escludere ulteriori rinvii – assicura Tisci – perché non si possono chiedere altri sacrifici alle società e dobbiamo ridurre i turni infrasettimanali per non creare problemi ai giocatori che nel corso della settimana svolgono attività lavorativa”. 

Tisci ammette di essere stato contattato telefonicamente nella giornata odierna dal responsabile della Meleam in Puglia, Pasquale Bacco, con il quale ha fissato un appuntamento in settimana. E non può non destare una certa sorpresa il fatto che Bacco già da giorni si muova come se fosse l’amministratore del Brindisi, nonostante il 98 per cento delle quote sia ancora nella mani di Domenico Solazzo, traghettatore da circa due mesi della società dopo l’uscita di scena di Antonio Flora & co.

L’intraprendenza mostrata dalla Meleam del resto ha fatto storcere il naso anche all’associazione polisportiva PerBrindisi, che attraverso una nota diramata nel pomeriggio odierno rimarca: “di essere in completo disaccordo sulla scelta della SSD Calcio Città di Brindisi di non essersi difesa al 1° grado di giudizio”; “di non aver condiviso tale decisione e non aver  presentato alcun ricorso, nonostante la scrivente Associazione avesse offerto un autorevole legale esperto nel diritto sportivo”; “di non comprendere a quale titolo il Dott. Bacco si sia arrogato il diritto di prendere tali importanti decisioni”; “di ritenere queste scelte offensive e lesive per l’immagine dei nostri Associati, nonché di tutti i tifosi del calcio brindisino”. 

E dopo aver esposto queste riserve, la PerBrindisi chiede un incontro faccia a faccia con il solo Bacco. Il comunicato della polisportiva, sempre nel pomeriggio odierno, era stato preceduto da una nota attraverso la quale il Brindisi ricorda che domani, nella sede di via Benedetto Brin, verrà siglato il precontratto per il passaggio di quote.  A detta della società  “si intravedono spiragli positivi per il futuro”. E poi: “ Il Città di Brindisi è chiamato a prendere le distanze dalla passata gestione per aprirsi ad un futuro quanto più possibile roseo e all’insegna della sportività”. L’incontro di domani dunque “amplifica le speranze e contribuisce a dar forza all’idea che lo sport più amato al mondo non sia destinato a perire nel nostro territorio”. 

Ma l’ottimismo elargito dal Brindisi stride con la dura realtà dei fatti. Per la prima volta nella sua storia, il calcio brindisino rischia di sprofondare nel mortificante campionato di Promozione. A poche settimane dall’inizio della stagione, non c’è una squadra, non c’è uno staff dirigenziale, non c’è un progetto. Tutto questo dopo aver subito l’onta del calcio scommesse e il balletto dei mister X pronti ad acquisire le società. In una situazione del genere, c’è poco da essere ottimisti. E i toni del comunicato di cui prima, ricordano l’orchestra che continuava a suonare sul Titanic, mentre la nave affondava. 

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