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La "bandiera" Gigi Boccolini: "La città ha bisogno di questa vittoria”

Una grossa esperienza maturata da calciatore con il Brindisi ed in serie A, prima a Napoli e poi alla Lazio, voluto da Luis Vinicio, ed ancora a Catanzaro

BRINDISI - Il ritrovato entusiasmo per il calcio brindisino ha preso anche chi, come Gigi Boccolini, è stato una colonna portante della super squadra allenata da Luis Vinicio che tanti successi ha colto negli anni 70’ fino a sfiorare la Serie A. Una grossa esperienza maturata da calciatore con il Brindisi ed in serie A, prima a Napoli e poi alla Lazio, voluto da Luis Vinicio, ed ancora a Catanzaro. A Brindisi è spesso tornato da allenatore ma di lui si ricorda ancora il clamoroso gol segnato al Genoa, in casa dell’imbattuta capolista della serie B, ma soprattutto per la sua serietà professionale e per l’attaccamento alla maglia con la “V” sul petto, simbolo di successo e senso di appartenenza che ancora oggi tutti i giocatori dell’epoca hanno cucito addosso.

Da allenatore Gigi Boccolini ha collezionato ben 8 promozioni dalla serie D alla C 2, ma è sempre Brindisi, città e squadra, che porta nel cuore. “Mi sento brindisino a tutti gli effetti - ha detto Gigi Boccolini alla vigilia dello spareggio del “suo” Brindisi contro la Cavese “La mia famiglia è di Brindisi ed anche se adesso vivo al nord spesso vengo in città dove conto molti amici. Sto vivendo anch’io, ma con grande fiducia e serenità la vigilia di questa partita- spareggio contro la Cavese e spero fermamente che il Brindisi riesca a vincere e tornare in serie C, una categoria che merita tutta la città e che segna la rivalsa di un lungo periodo buio che i tifosi certamente non meritano”

Dalle numerose esperienze maturate in queste categorie e dalla conoscenza delle squadre campane in particolare, come giudica questo spareggio

“Non ho visto giocare personalmente la Cavese ma ho sempre seguito il Brindisi, anche attraverso amici vicini alla squadra ed alla società, e so che ha effettuato un prodigioso recupero nell’ultima fase di campionato, fino a raggiungere il sospirato obbiettivo dello spareggio. La squadra ha le carte in regola per aggiudicarsi la vittoria, e sono convinto che al di là del risultato per i tifosi e per la società è proprio la città di Brindisi ad avere bisogno anche di questo salto di qualità e di avere una base solida su cui appoggiarsi anche per il futuro”

C’è grande entusiasmo in città e lo stadio “Fanuzzi” ha registrato contro la Cavese un sold out di circa 8 mila spettatori 

“E’ proprio su questo ritrovato entusiasmo della tifoseria e della città intera, che la società deve costruire il futuro della squadra perché tutto quello che è stato creato finora di buono non vada annullato nel prossimo futuro. Ciò che fà ben sperare e che, indipendentemente dal risultato di domenica, la società elaborato un progetto serio ed ha costruito le basi per ripartire con la dovuta ragionevolezza e calma, in particolare lavorando sull’entusiasmo ritrovato e sull’apporto che la tifoseria potrà dare nel prossimo futuro in termini di contributo, con il calore e la massiccia presenza sugli spalti dello stadio “Fanuzzi. Tutto ciò perché non vada disperso il patrimonio di entusiasmo e di calore che si è formato intorno alla squadra ”

Sarano in mille e 500 i tifosi al seguito della squadra come ai tempi del grande calcio espresso dalla formazione di Fanuzzi e Vinicio che vinse i campionati di serie C

“Mi auguro che sia una trasferta festosa e sono certo che i tifosi brindisini sapranno sostenere la squadra con l’entusiasmo ritrovato e con il dovuto rispetto verso gli avversari, come hanno sempre fatto. Ho saputo che i tifosi della Cavese, presenti in gran numero sugli spalti del “Fanuzzi”, hanno avuto un comportamento corretto nei confronti dei brindisini e, perciò, mi aspetto una sfida leale e corretta anche sul neutro di Vibo Valenzia e, naturalmente, una vittoria della mia Brindisi”.

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