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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

Stadio non a norma per la Serie C, Arigliano: "Ne parleremo con il nuovo sindaco"

Stamani un sopralluogo in presenza dei tecnici della Lega Pro. Vari interventi da completare entro metà agosto per non dover giocare le prime partite casalinghe in un'altra città. Intanto la società dovrà indicare una sede alternativa

BRINDISI – “La situazione è peggiore di quello che poteva sembrare agli occhi di un cittadino comune”. Il presidente del Brindisi Fc, Daniele Arigliano, fa il punto della situazione dopo il sopralluogo effettuato stamattina presso lo stadio Franco Fanuzzi di Brindisi, per valutarne l’omologazione in vista del prossimo campionato di Serie C.  Il sopralluogo è avvenuto in presenza "dell'ingegnere Vigiani, responsabile Infrastrutture Lega Pro - si legge in una nota della società - dei dottori Tamburrano, Zingaro e Capodieci, in rappresentanza della questura, una delegazione dei vigili del fuoco, l'architetto Lacinio, il dottor Iaia e il geometra Cavaniglia in rappresentanza dell'amministrazione comunale, la ditta Green Sport, la ditta Convertino ed il presidente Daniele Arigliano ed il direttore generale Pierluigi Valentini". 

"L'incontro ha voluto rappresentare un check  - si legge ancora nel comunicato - che ha evidenziato l'imminenza e l'urgenza di interventi da parte della nuova amministrazione comunale affinché si possa permettere al club di giocare nella città adriatica le partite interne del prossimo campionato di Serie C. Nelle prossime ore sarà inoltre prevista la convocazione di una commissione provinciale di pubblico spettacolo che avrà il compito di valutare eventuali criticità aggiuntive". "Il club confida nell'attenzione della nuova amministrazione comunale - fa sapere la società - che, sicuramente, saprà trovare nei tempi tecnici richiesti le risorse necessarie per ottemperare alle richieste della Lega che arriveranno nelle prossime ore".

Gli interventi da effettuare

In tempi brevi dovranno essere effettuati alcuni interventi per i quali non si potrà beneficiare di alcuna deroga, in quanto impattanti sulla sicurezza delle persone. Uno dei più significativi riguarda l’impianto di videosorveglianza: “Questa – spiega Arigliano a BrindisiReport – non era mai stata valutata come una possibile problematica, ma l’impianto andrà quasi completamente rifatto”. L’impianto di illuminazione, da quanto appreso, dovrà essere potenziato in maniera significativa, forse con la sostituzione o l'aggiunta di torri faro. Inoltre bisognerà realizzare dei varchi di accesso a norma per ogni settore (tribuna, curva e gradinata). 

L’impianto necessita inoltre di nuovi seggiolini in gradinata, di una nuova tribuna stampa e di uno spogliatoio per la terna mista. E poi c’è il noto terreno di gioco: “Questo va rifatto – riferisce Arigliano – altrimenti non riusciremmo neanche a giocare a calcio”.

Altra sede da indicare

“Sono interventi importanti – dichiara il presidente – che non si possono fare in 15-20 giorni. Noi per prassi dovremo segnalare un altro campo sul quale eventualmente potremmo andare a giocare, nel caso in cui non si dovessero completare tali interventi entro la metà di agosto. Ma il mio è un augurio più che un’affermazione. Speriamo che fino ad allora l’amministrazione comunale abbia trovato tempi, fondi e persone per effettuare questi lavori”. 

Inevitabile quindi un confronto con il sindaco che si insedierà dopo il ballottaggio (Pino Marchionna e Roberto Fusco gli sfidanti) in programma domenica 28 e lunedì 19 maggio. “Da martedì – dichiara Arigliano – cercheremo di avviare l’interlocuzione con il sindaco”.

“Non è il caso di fare catastrofismi – commenta ancora il presidente – ma non è neanche il caso di prendere la questione sotto gamba. Per prassi, ripeto, dovrò indicare un altro campo a norma (ancora da decidere) che possa darci ospitalità, ma fino a 10 giorni prima della prima partita casalinga avremo la possibilità di fare il cosiddetto rientro tecnico, comunicando che i lavori prescritti sono stati realizzati. Chiaramente non andremo a giocare presso un altro impianto, non posso portare la squadra fuori città”. 
 

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