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Carattere e sacrificio: l'Assi in Sicilia

OSTUNI - Che la partita contro Veroli non fosse facile lo si sapeva molto bene, ma sicuramente nessuno si sarebbe aspettato una differenza di punteggio di tale consistenza. Oltretutto essendo la difesa l’arma su cui l’Assi Ostuni dovrebbe puntare, i più di cento punti subiti possono far pensare che mentalmente, all’interno del gruppo, qualcosa non ha funzionato. Mentalità e sacrificio: queste sono le regole di cui parla sempre coach Marcelletti e per affrontare la difficile partita di domenica prossima a Barcellona, lo spirito dovrà ritornare ad essere quello.

OSTUNI - Che la partita contro Veroli non fosse facile lo si sapeva molto bene, ma sicuramente nessuno si sarebbe aspettato una differenza di punteggio di tale consistenza. Oltretutto essendo la difesa l’arma su cui l’Assi Ostuni dovrebbe puntare, i più di cento punti subiti possono far pensare che mentalmente, all’interno del gruppo, qualcosa non ha funzionato. Mentalità e sacrificio: queste sono le regole di cui parla sempre coach Marcelletti e per affrontare la difficile partita di domenica prossima a Barcellona, lo spirito dovrà ritornare ad essere quello.

La classifica dice che le due squadre sono pari a sei punti, ma sulla carta la Sigma può vantare un roster fatto di dieci giocatori in grado di reggere il campo allo stesso livello. Ciò non toglie che gli ostunesi dovranno scendere sul parquet siciliano pensando di dare fino all’ultima goccia di sudore anche perché in casa isolana, visti i risultati, non si respira un’aria molto tranquilla. Questo potrebbe portare ad affrontare la partita con eccessiva tensione, cosa che non sempre può avere degli effetti positivi. Mentre Ostuni, non avendo nulla da perdere ed essendo una squadra molto giovane, potrebbe affrontare l’incontro con una concentrazione più spavalda.

Chi guida Barcellona è tal Cesare Pancotto , allenatore di grandissima esperienza , ma che , nonostante tutto , non sta riuscendo a far giocare la sua squadra per le reali potenzialità che si ritrova. Reduci dalla sconfitta a Verona, il clima durante la settimana non è stato sicuramente dei migliori: si è anche vociferato di un cambio panchina prontamente smentito dalla dirigenza. Il gruppo del coach abruzzese vanta nomi di tutto rispetto: il play statunitense Michael Green, la forte ala (ex Scavolini Pesaro) Michael Hicks, il lituano Mindaugas Lukauskis, un tiratore con buone percentuali dai tre punti, Luigi Dordei, ala forte in grado di giocare dentro e sul perimetro ed il centro americano Philip Martin, sono il quintetto iniziale cui si affida Pancotto. Ma la forza di questa squadra è la possibilità di avere una panchina in grado di sostituire al meglio i cosiddetti titolari: Bucci, Mocavero, Piazza ( che ha militato anche a Brindisi ), ed il giovane Matteo Da Ros, ala – centro, autore nell’ultimo incontro di 27 punti ed una valutazione finale di 31.

Sulla carta potrebbe sembrare un incontro proibitivo per la compagine di coach Marcelletti . La cosa certa è che a prescindere dagli avversari, per poter arrivare alla salvezza, la compattezza, la mentalità difensiva e lo spirito di gruppo dovranno entrare a fare parte del Dna di tutti i giocatori e con la convinzione di avere tutte le carte in regola per poter fare bene. A dare manforte, anche per questa trasferta siciliana, ci sarà un nutrito gruppo di tifosi che occuperà gli spalti del PalaAlberti. L’inizio della partita sarà alle 18.15.

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