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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Carbonella getta acqua sul fuoco

BRINDISI – Vincenzo Carbonella resta a disposizione del Brindisi. Il direttore generale del Brindisi calcio, sospeso pro tempore dal presidente Antonio Flora, smorsa i toni della contesa con il patron biancazzurro. Lo ha fatto nel corso di una conferenza dai toni distensivi.

BRINDISI – Vincenzo Carbonella resta a disposizione del Brindisi. Il direttore generale del Brindisi calcio, sospeso pro tempore dal presidente Antonio Flora, smorsa i toni della contesa con il patron biancazzurro. Lo ha fatto nel corso di una conferenza dai toni distensivi svoltasi stamani presso l’Hotel Barsotti. Il dg ha voluto convocare i giornalisti per spiegare i motivi della sua sfuriata di martedì sera, quando è intervenuto telefonicamente durante la trasmissione televisiva “100sport Magazine” dell’emittente Studio 100, inveendo in diretta contro l’imprenditore barese, presente in studio.

A scatenare l’ira di Carbonella è stato un passaggio dell’intervento di Flora: quello in cui il presidente ha dichiarato di voler gestire in prima persona la sessione invernale di calciomercato, senza l’intermediazione di alcun procuratore. E il dg, stamane, ha illustrato il contesto in cui è maturato il suo sfogo. “Mi trovavo in una pizzeria – dichiara Carbonella – in compagnia di mister Salvatore Ciullo (allenatore del Brindisi, ndr) e il procuratore Gerry Palomba, che in estate ci ha aiutato ad allestire la squadra, senza pretendere alcun corrispettivo economico in cambio”. “Palomba vanta nella sua scuderia decine di giocatori militanti fra la Serie A e la Serie B, oltre a numerosi allenatori. Ha sposato il nostro progetto – prosegue Carbonella – perché si è innamorato della nostra città e spera nella promozione in Lega Pro, per poter poi assumere la procura dei giocatori che con la maglia biancazzurra approderanno fra i professionisti”.

Mentre Flora, sugli schermi di Studio 100, esprimeva tutto il suo disappunto nei confronti degli agenti di mercato (senza mai citare Palomba) che hanno operato al fianco dei dirigenti (senza mai citare Carbonella) in sede di campagna acquisti, il cellulare di Carbonella veniva subissato di telefonate ed sms. “In 5 minuti – dichiara Carbonella - è successo il finimondo. I giocatori e lo stesso allenatore erano preoccupati per le dichiarazioni del presidente (a tal proposito, è bene chiarire che mister Ciullo e alcuni biancazzurri, fra i quali il bomber Gambino e Pellecchia, sono assistiti da Palomba, ndr). Il giocattolo stava per rompersi. Se non fossi intervenuto in diretta televisiva – prosegue il dg- si sarebbe creata una frattura enorme”.

Carbonella fa il mea culpa per l’eccesso di foga nei confronti del suo presidente. Alla base della sua collera, c’è soprattutto la passione e l’abnegazione con cui il dg, lo scorso anno, intraprese questa avventura, mollando la panchina dell’Ostuni e rinunciando a due assegni da 6mila euro consegnatili dal patron gialloblù. “A gennaio – dichiara Carbonella – ho rimesso in piedi una baracca allo sfascio. Se non avessi chiamato Flora, la società sarebbe fallita. Grazie al mio intervento, e a quello di tanti amici, abbiamo risolto le vertenze con gli ex giocatori in sole 24 ore. Tutto questo, l’ho fatto gratis”.

“Nella giornata di ieri – dice Carbonella – ho ricevuto un telegramma in cui mi si comunica la sospensione dal ruolo di direttore generale. Ma non intendo dimettermi. Resto a disposizione della società, con l’intenzione di continuare a fornire il mio contributo”. E l’auspicio dei tifosi è che torni il sereno prima che le vicissitudini societarie possano ripercuotersi sull’ottimo cammino degli uomini di Ciullo, alla vigilia dello scontro con la capolista Marcianise, nel campionato di Serie D. (fotoservizio Gianni Di Campi).

 

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