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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Carluccio-Marino:summit per il palazzetto. Ecco le ipotesi al vaglio

Si terrà venerdì, alle ore 11, nella sala giunta del Comune, l'atteso incontro fra la sindaca di Brindisi e il presidente della New Basket, sulla necessità di realizzare un nuovo impianto in linea con le norme federali

BRINDISI - E’ il giorno del “summit”. Si terrà domani, venerdì 26 maggio, alle ore 11, nella sede del Palazzo di Città, sala della Giunta Municipale. All’incontro al vertice fra Comune e New Basket Brindisi prenderanno parte la Sindaca Angela Carluccio, gli assessori allo Sport, ai Lavori Pubblici ed i dirigenti comunali dei rispettivi settori di competenza, mentre il “roster” della New Basket Brindisi sarà composto dal presidente Nando Marino e dal vice Pino Marinò.

Si parlerà del palazzetto dello sport e del futuro della pallacanestro brindisina, sulla scorta della delibera adottata dalla Federbasket che ha stabilito di condizionare la partecipazione delle squadre di basket di serie A ai play off del prossimo campionato, e di non ammettere allo stesso campionato nella stagione successiva 2018-2019, le società che non dispongano di un palasport con capienza minima di   5 mila posti a sedere.

Nando Marino 2-9

Sul tavolo due alternative: il progetto di ampliamento del PalaPentassuglia e la costruzione di un nuovo PalaEventi che darebbe il via libera alla possibilità di aprire a privati, concedendo la gestione per un numero di anni, così come previsto nelle forme tecniche e giuridiche di bando di gara con “progettazione, costruzione e gestione”.

Inserendo nel piano triennale delle opere pubbliche 2017-19 la realizzazione del palazzetto da finanziare con fondi privati, il Comune ha siglato un preciso indirizzo, senza tuttavia far seguire gli atti consequenziali, ossia un bando aperto ai privati con gli incentivi e gli accordi di legge che devono essere prospettati. L’ipotesi di ampliamento del PalaPentassuglia è decisamente la soluzione meno praticabile, invece, per i problemi tecnici di carattere strutturale che comporterebbe, così come spiegato in più occasioni dai tecnici dell’impresa costruttrice dell’impianto di contrada Masseriola e per le difficoltà, più volte rimarcate, di reperire fondi sul bilancio comunale.

Su quella struttura, costruita nel 1981 dall’avvocato Mario Scotto ed i soci della Nuova Idea, il Comune di Brindisi ha già corrisposto nel 2007 risorse finanziarie per oltre 1 milioni di euro per ricostruire la copertura in legno lamellare, oltre alla sala stampa, agli spogliatoi, e ancora nel 2010 sono stati spesi altri 2 milioni di euro per adeguamento alle norme federali che per la serie A richiedevano il limite minimo di capienza dei posti a sedere da 2502 a 3534.

E ancora, dopo 4 anni dall’ultimo adattamento, il Comune con provvedimento della Giunta Municipale n. 95 in data 31 marzo 2014, ha dovuto deliberare un nuovo progetto di ampliamento e riqualificazione del palazzetto Pentassuglia, impegnando 4 milioni di euro rivenienti da somma residue e disponibili presso la Cassa Depositi e Prestiti (poco più di 2 milioni) e dall’assunzione di un altro mutuo (circa 2 milioni di euro).

Angela Carluccio 2-2-4

Questo progetto, per il quale il Comune avrebbe potuto ottenere anche finanziamenti a fondo perduto dalla concreta partecipazione al bando relativo alla Legge “Sport e Periferie”, non è mai stato realizzato anche perché, per la serie che i guai della città di Brindisi non finiscono mai, arrivò il Commissario Straordinario Cesare Castelli, che con il suo “bilancio tecnico” ritenne utile tagliare i finanziamenti di sport e cultura, nel generale silenzio della politica e della città.

Fu una vera iattura per Teatro, Università e Palasport, con tocchi di genialità da finanza creativa e Castelli resterà nella storia della città per una battuta tutta da ridere sul futuro dello sport, “negli anni che verranno, forse , potranno decidere di costruire uno stadio  grande quanto il Maracanà!”,  e non si saprà mai se fosse stato a conoscenza  che nello stadio di Rio de Janeiro si gioca solo al calcio  e non a basket, e neppure che nel Comune di Fasano, a pochi chilometri da Brindisi, nello stesso periodo di tempo, un altro Commissario  Prefettizio (la dottoressa Erminia Cicoria), sosteneva il progetto per la realizzazione di un palasport,  riuscendo ad acquisire 2 milioni di euro senza gravare sul bilancio comunale, esclusivamente con fondi rivenienti dalla Legge “Sport e Periferie”.

Pertanto, fra somme già spese nel 2007 e nel 2010 (oltre 3 milioni di euro) e somme impegnate con la delibera assunta nel 2014, il Comune si sarebbe trovato ad aver speso complessivamente oltre 7 milioni di euro milioni di euro. E nella stessa identica situazione potrebbe ritrovarsi ora impegnando le stesse somme nel caso in cui decidesse di ampliare un impianto vecchio di 36 anni, inadeguato e ripetutamente bisognoso di onerosi interventi strutturali per  essere messo a norma in relazione alle urgenze ed alle disposizioni richieste dalla Federazione, ed utilizzabile solo  per le partite di  basket, ma insufficiente per organizzare altri eventi.

Nella valutazione complessiva che la New Basket sarà tenuta a fare, inoltre, va compresa la garanzia sui tempi certi di realizzazione della demolizione e ricostruzione del PalaPentassuglia, per evitare il rischio concreto che la squadra sia costretta a giocare per molti mesi partite in trasferta (Bari è l’impianto a norma più vicino!) e, soprattutto, la  società dovrà mette in conto la rinuncia alle somme iniziali che ottiene dalla campagna abbonamenti per almeno un campionato e che rappresenta una fonte essenziale di finanziamento indispensabile nel periodo in cui si concretizzano gli ingaggi dei giocatori.

Il Comune, infine, può ricercare altre forme alternative di finanziamento, anche in previsione della possibilità che sia rifinanziata la legge “Sport e Periferia” per 100 milioni annuali, destinando alla “realizzazione e rigenerazione e completamento degli impianti sportivi esistenti” le somme che erano state previste  per “Roma 2014”, così come annunciato dal presidente del Coni  Giovanni Malagò, riferendosi al  decreto legge  n.50 del 24 aprile scorso che  è già in Aula per la riconversione in Legge.

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