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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Città europea dello sport, non ci siamo. Pronto solo l'elenco dei contributi

Non c'è niente da fare, siamo fermi al palo. E se proprio non è così, siamo avanzati solo di pochi metri. "Brindisi Città europea dello Sport" forse è un impegno troppo gravoso per questa amministrazione comunale. Siamo a metà aprile e non c'è ancora un programma degli eventi

BRINDISI – Non c’è niente da fare, siamo fermi al palo. E se proprio non è così, siamo avanzati solo di pochi metri. “Brindisi Città europea dello Sport” forse è un impegno troppo gravoso per questa amministrazione comunale. Siamo a metà aprile e non c’è ancora un programma degli eventi. C’è un bel foglietto con l’elenco delle società ammesse al finanziamento, che si sono così ridotte da 94 a 58, con accanto lo stanziamento assegnato dal Comune (o più precisamente, dall’apposita commissione designata dall’assessore al ramo). In tutto fa 95mila euro. Ma stamattina, ai giornalisti convocati in tutta fretta, era stata annunciata la rivelazione – ormai così ce la immaginiamo, con aspettativa quasi religiosa – del programma.

Antonio Ingrosso-2Il ritardo c’è ed è innegabile, la paura di fare una figura di melma a livello europeo pure, quindi sospiro di sollievo. Ma quella riportata nel comunicato di convocazione era una notizia inesatta. Il programma non c’è ancora, ma c’è il foglietto, in compenso. Così, per dare il senso di un lavoro che non si è fermato anche se al momento non ci ha portati da nessuna parte. Irritazione palpabile, in conferenza stampa, dove i giornalisti sono stati ricevuti dall’assessore con delega anche allo sport (ma anche all’organizzazione scolastica, università, ricerca, innovazione, politiche giovanili, inserimento nel mondo del lavoro, politiche industriali) Antonio Ingrosso, dal sindaco Mimmo Consales e dal dirigente Gaetano Padula.

Non è stato possibile approfondire, sapere a fronte di quali proposte sono stati assegnati i fondi. Non ci sono ancora le date degli eventi anche se è stato promesso che tutto sarà reso noto tra non molto. Alla domanda sul palasport, rivolta dalla nostra collega inviata alla conferenza stampa, se il Comune avesse approfittato dell’invito rivolto poche settimane fa dall’assessore regionale Guglielmo Minervini di accedere al credito sportivo gestito dalla Regione Puglia, Ingrosso ha detto che “ormai la Regione non c’entra più niente”, e che lui assieme all’assessore ai lavori pubblici ha predisposto una delibera ma bisogna attendere l’approvazione del bilancio di previsione 2014.

Gaetano Padula-2Nel foglietto è anche annotato accanto al nome di alcune società il rinvio alla Regione per un finanziamento diretto (pare ci siano altri 73mila euro). Ma noi avremmo voluto conoscere il valore assoluto dei progetti, il criterio di scelta. Niente. Quindi dobbiamo rigirarci tra le mani questo foglietto senza poter immaginare nulla, perché ai cittadini non possiamo raccontare di ipotesi. Forse possiamo solo stupirci della scarsa considerazione “finanziaria” manifestata nei confronti di alcune società sportive cittadine dai grandi meriti nel loro campo, per fare solo un esempio, che hanno ottenuto molto meno di altre realtà meno note, o addirittura con attività sportiva pressoché inesistente o non svolta in ambito federale, non impegnate in eventi di carattere nazionale, che non sappiamo cosa abbiano proposto per “Brindisi Città europea dello Sport 2014”.

C’era anche l’ex assessore Antonio Giunta alla conferenza stampa, invitato dal sindaco Consales che ha attribuito a lui il merito dell’inclusione di Brindisi nel progetto europeo. Ma dei fondi europei promessi all’inizio (qualcuno ricorderà) non arriverà a Brindisi neppure un centesimo pur essendo disponibili ancora un po’ di soldi del programma che la Commissione Ue aveva finanziato con 21 milioni di euro spalmati in sette anni, ultimo dei quali proprio il 2014. Il problema è che bisognava candidare qualche progetto, ma qui siamo ancora lontani dalla conclusione.

L'ex assessore Antonio Giunta-2Si pensi che l’assessore Ingrosso, che si è ritrovata questo patata bollente tra le mani con il rimpasto della giunta Consales, adesso dovrà attendere che le 58 società alle quali è stata attribuito un finanziamento dicano se sono comunque in grado di attuare le loro proposte anche se non hanno ottenuto la cifra che speravano di vedersi assegnata. Conoscere i progetti? Forse su appuntamento in assessorato, ma noi domani ci proveremo.

Altrove, in Italia, chi ha ottenuto il riconoscimento di “Città europea dello sport” ha persino celebrato la festa di avvio delle manifestazioni, qui siamo alla conferenza stampa di dieci minuti. Che le cose sarebbero andate nel verso sbagliato si era capito all’inizio, quando non era stato varato un organismo consultivo e di programmazione tra Comune, Coni e varie federazioni, che avrebbe potuto valutare le disponibilità di queste ultime, a livello nazionale, di “investire” su un evento a Brindisi, e comunque progettare alcune iniziative di rilievo.

Ingrosso, Consales e Padula-2Sappiamo che assieme al Coni ci proverà Federbasket e lo stesso farà la Fipav per il volley, almeno per portare qualche evento di alto livello, anche internazionale, ma non partire dalla concertazione ha portato alla situazione attuale, dove si rischia di fare una distribuzione dei pani e dei pesci più da “contributi alle società sportive locali” che da “Città europea dello Sport”. Naturalmente tutti i critici sono pronti a ricredersi, stampa inclusa, di fronte al programma delle meraviglie tenuto in un cassetto solo per ragioni di riserbo. E allora stupiteci e diteci che Brindisi sarà davvero per alcuni mesi una città dello sport, e non dello spot. Qui sotto, lo specchietto con l'elenco degli stanziamenti per società. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

L'elenco delle società selezionate-4

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