La grinta di coach Dell'Agnello: "In campo dovremo essere in quattromila"
Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della New Basket Brindisi. "Il reparto esterni sarà il nostro punto di forza". Obiettivo riportare a Brindisi Marco Giuri. Si punta a una salvezza tranquilla.
BRINDISI – “Alle partite ci andiamo tutti insieme, questo deve essere lo spirito di Brindisi. Quando la domenica arriva l’avversario di turno, noi saremo in 4mila ad affrontarlo”. Sandro Dell’Agnello imprime subito il suo marchio di fabbrica alla New Basket Brindisi. Nel corso del suo primo incontro con la stampa e i tifosi avvenuto oggi (3 luglio) nella sala Corlianò del PalaPentassuglia, il nuovo allenatore della Stella del Sud ha fatto capire per quale motivo viene soprannominato “Sandokan”.
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La grinta, l’animus pugnandi e la determinazione saranno le armi attraverso le quali centrare l’obiettivo di una salvezza tranquilla. E’ questa la linea tracciata dal presidente Nando Marino e dal vice presidente Pino Marinò, che hanno affiancato Dell’Agnello durante la conferenza. La sala stampa del PalaPentassuglia, come nelle grandi occasioni, era gremitissima. Tanti i temi affrontati, quasi tutti riguardanti il basket giocato.
E già questa è una notizia, se si considera che è stato appena sfiorato il principale argomento di discussione delle ultime settimane: i rapporti con il main sponsor Enel, che ha presentato una proposta di sponsorizzazione dall’importo dimezzato rispetto a quello del contratto scaduto lo scorso 30 giugno.
Dell’Agnello, reduce da due stagioni alla guida della Pasta Reggia Caserta in cui ha portato a casa l’obiettivo della permanenza nel massimo campionato, ha manifestato tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura.
“Quando pochi giorni fa ho cenato con Marino e Marinò in presenza del mio procuratore – spiega l’allenatore originario di Livorno – mi è stato trasmesso un entusiasmo che non credevo e mi sono sentito voluto”. Marino a sua volta ha assicurato che non ci sono mai stati dubbi sul fatto che Dell’Agnello dovesse essere il successore di Meo Sacchetti. Adesso, però, c’è il problema di dover costruire una squadra competitiva, con un budget limitato. Gli unici riconfermati della passata stagione sono Donzelli, Mesicek e capitan Cardillo. Dell’Agnello, in costante contatto con il general manager Alessandro Giuliani, ha invitato ad avere pazienza.
“Non lasciamoci prendere dall’asia – ha affermato il coach - perché la fretta porta a sbagliare e a spendere più del dovuto. Siamo ancora lontani dal poter fare nomi o supposizioni esatte”. La squadra che ha in mente il coach dovrà avere nel reparto esterni il suo punto di forza. Anche in cabina di regia, però, servirà un giocatore di spessore. Servirebbe, insomma, un giocatore del calibro di Marco Giuri, atleta che Dell’Agnello conosce molto bene per averlo allenato a Caserta e averlo visto crescere fin dai tempi del settore giovanile.
La trattativa fra la società e il procuratore di Marco è in corso da giorni (“Abbiamo fatto una offerta importante – afferma Marino - aspettiamo che lui prenda una decisione"). La speranza di tutti è che presto si trovi la quadratura del cerchio. “Mi farebbe piacere averlo con noi – dice Dell’Agnello a proposito di Giuri - sarebbe innesto molto importante per la nostra squadra”.
Inevitabilmente la conferenza ha gravitato anche intorno a questioni non strettamente tecniche. Non si poteva non parlare, ad esempio, del nodo palazzetto. “Continueremo a fare sacrifici – dichiara Marinò - per mantenere una cosa fantastica che non morirà. Sono ancora qui a capire quando ci libereremo della penalizzazione dell’impianto sportivo, che ci vale 500mila euro l’anno. Lo abbiamo messo anche quest’anno nel budget”.
La questione potrebbe presto finire al centro di un faccia a faccia fra la società ed il commissario straordinario del Comune di Brindisi, Santi Giuffré. A tal proposito lo stesso Marinò invita a pensare positivo. “Anche in questo anno di gestione commissariale – sostiene il vice presidente - si potrebbero condividere dei percorsi e avviarli. Bisognerebbe cercare di dare il giusto valore al palazzetto tanto quanto bisognerebbe darlo a tutte le altre emergenze del territorio”.