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Colpo di scena al Brindisi: Flora cede tutte le sue quote a Vito Morisco

C'è un colpo di scena che rende ancora più nebuloso il futuro del Città di Brindisi. Il 98 per cento delle quote del sodalizio biancazzurro è passato dal presidente Antonio Flora a Vito Morisco, negli ultimi due anni persona vicina al club, che diventa dunque azionista di maggioranza. Il restante 2 per cento delle quote resta nelle mani di Stefano Casale.

BRINDISI – C’è un colpo di scena che rende ancora più nebuloso il futuro del Città di Brindisi. Il 98 per cento delle quote del sodalizio biancazzurro è passato dal presidente Antonio Flora a Vito Morisco, negli ultimi due anni persona vicina al club, che diventa dunque azionista di maggioranza. Il restante 2 per cento delle quote resta nelle mani di Stefano Casale.

Il passaggio di testimone da Flora a Morisco era stato preceduto settimane fa dalle dimissioni dell’imprenditore barese. L’avvicendamento nella compagine societaria trova riscontro in un atto protocollato lo scorso due aprile presso la Camera di commercio. Per il momento, da quanto appreso, Antonio Flora mantiene la carica di amministratore unico. Ma non è escluso che anche questa, fra qualche giorno, possa passare al nuovo proprietario.

Ex calciatore con trascorsi anche al Brindisi negli anni 90, Morisco è da tempo uno dei più stretti collaboratori di Flora. Nel 2014 Vito Morisco-2 ha finito di scontare una squalifica pari a 3 anni per un tentativo di illecito sportivo risalente al febbraio 2011, quando era il direttore sportivo del Fasano, all’epoca nelle mani proprio di Antonio Flora. 

Morisco si incontrò per le vie di Bari con il giocatore del San Paolo Bari Junior De Camargo, proponendogli “un’intesa” in vista del match fra le due formazioni. Ma De Camargo riprese di nascosto il faccia a faccia, divulgando il video sul web. Morisco è rimasto vicino a Flora anche nell’esperienza brindisina. Fino allo scorso anno non ha rivestito cariche ufficiali. Da qualche mese è il dirigente dell'area sportiva. 

Adesso sarà lui a reggere le redini della società nelle ultime cinque giornate del campionato di Serie D, che vedono il Brindisi in lotta per un posto in zona playoff (in particolare gli uomini di mister Castellucci dovranno difendere il quarto posto dagli assalti del Bisceglie, visto che il terzo e il secondo posto, al momento, paiono difficilmente raggiungibili). 

Ma di certo questa mossa solleva inquietanti interrogativi sull’immediato futuro del Brindisi. Viene da chiedersi, infatti: chi garantirà le spese di ordinaria amministrazione? Chi pagherà gli stipendi ai giocatori (che a quanto pare hanno già degli arretrati)? Ma soprattutto, cosa ne sarà del Brindisi al termine della stagione? I tifosi possono ancora sperare in un avvenire all'altezza delle loro ambizioni? Si tratta di questioni con le quali i supporter sono abituati a fare i conti da anni. Ma mai come in questa circostanza il futuro del calcio brindisino era rimasto appeso a un filo tanto sottile. 

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