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Happy Casa vince anche a Trieste e si candida ad un ruolo da protagonista

La forza di gruppo e la qualità di gioco espressi anche a Trieste, fanno di Happy Casa una delle squadre più in forma del campionato, con le prospettive di recitare un ruolo di primo piano con le principali protagoniste della serie A

BRINDISI - Alla squadra di coach Vitucci si chiedeva la risposta esplicita alla domanda su quale ruolo sarebbe stata in grado di interpretare in questo campionato. Con la vittoria di Trieste (76-79), che è la quarta consecutiva del campionato, ed il secondo posto conquistato in classifica, a pari punti con Venezia, a solo due lunghezza da Milano, Happy Casa Brindisi si candida a disputare un campionato d’eccellenza, sicuramente fra le formazioni protagoniste che ambiscono ai risultati più importanti. A sostegno di queste previsioni non ci sono soltanto i risultati conseguiti nelle prime cinque partite di campionato, con quattro vinte ed una sola persa a Venezia, ma soprattutto la sensazione che si percepisce dal gioco espresso e dalla compattezza verificata di un gruppo già forgiato, di una squadra che in poco tempo ha proposto nuovi idoli come D’Angelo Harrison, Nick Perkins e Derek Willis, così da non far rimpiangere poi più di tanto Adrian Banks e John Brown.

Nick Perkins: il pivot ritrovato

Si temeva per l’inserimento del giovane “centro”, classe 1996, alla prima esperienza in Europa. Ed in effetti Nick Perkins è giunto in Italia e si è aggregato al gruppo di Happy Casa quasi confermando i timori della vigilia, tanto che nella prima parte della Supercoppa e ad inizio di campionato le sue prestazioni avevano confermato molte perplessità circa l’adattamento al campionato italiano. Ma la cura e la pazienza di coach Vitucci e del suo staff, che hanno continuato a credere nelle capacità del giocatore americano, hanno trasformato in poco tempo un pivot timoroso e lento in un punto di forza della squadra. E così a Trieste si può bene dire che ha tenuto in piedi la squadra per gran parte del primo tempo (4/4 da 2 e 4 rimbalzi nei primi minuti di gioco) e chiudere poi la partita con 16 punti realizzati in 24 minuti di presenza in campo con 7/11 da 2 punti, 0/1 da 3, 2/4 tiri liberi e 6 rimbalzi catturati. Di certo coach Vitucci ha ritrovato il pivot con le caratteristiche tecniche e di gioco che cercava, giocatore che potrà ancora migliorare e proporsi come punto di forza della squadra.

D'Angelo Harrison Happy Casa Brindisi-2

Con più rimbalzi si vince

Nella serata in cui i suoi uomini migliori hanno sparato a vuoto, tirando con percentuali molto basse sia da 2 (45,5%) che da 3 punti (19,42%), la squadra ha saputo rivoltare i conti e vincere dominando Trieste sotto le plance, in attacco ed in difesa. La squadra di coach Vitucci ha chiuso la partita con 48 rimbalzi catturati, di cui 24 in attacco e 24 in difesa, conquistando 9 possessi in più rispetto alla squadra di Eugenio Dalmasson. E ancora una volta protagonista positivo è stato Willis Derek che si è confermato uomo-squadra di grande saggezza tattica, e che con i suoi 14 rimbalzi, di cui 7 in difesa e 7 in attacco, ed i 10 punti realizzati, ha contribuito in modo determinate alla vittoria della squadra. Nel tiro al “fuori bersaglio” da 3 punti della serata sono incappati quasi tutti i migliori a cominciare da Harrison (2/10), Bell(3/10), Willis(0/5), Thompson(1/5), ma tutti hanno poi contribuito a quella che ancora una volta è stata la vittoria di gruppo. 

Thompson Happy Casa Brindisi-2

“Ruota pazza”: appello al coach

Ora che siamo tutti felici e contenti per i risultati, a te che sei uno dei più apprezzati, benvoluti ed ammirati allenatori che Brindisi abbia mai avuto, rivolgiamo un sincero invito, anche a salvaguardia della salute dell’intera tifoseria: risparmiarci i cambi di comitiva che svuotano la panchina per creare panico e mettere in discussione il risultato costringendo poi la squadra ad affannosi recuperi. E’ proprio impossibile regolare le rotazioni senza squilibrare il quintetto base, sostituendolo contemporaneamente con quasi tutta la panchina? Dopo Treviso è successo anche a Trieste, in una partita che si disputava punto a punto su 34 pari, quando il gruppo in uscita dalla panchina ha rimediato un parziale di 6 a 0, costringendo poi la squadra ad una affannosa rimonta mettendo a rischio il risultato. Grazie, coach. 

Zanelli Happy Casa Brindisi-2

Eurosport player da angoscia

Si può interrompere una partita di basket con il risultato ancora in sospeso su 76-79 quando mancano 11 secondi alla fine? No! Eppure Eurosport player lo ha fatto: ha causato un fermo immagine inquadrato su coach Vitucci ed il suo staff mentre durante il time out spiegava ai suoi giocatori come spendere gli ultimi 11 secondi di partita per aggiudicarsi la meritata vittoria contro Trieste. Tutti fermi e ammutoliti e con il fiato sospeso gli abbonati Eurosport player che si rincorrevano per sapere se il black-out era stato collettivo, alla ricerca di chi aveva certezza dell’esito finale, magari solo perché aveva seguito la radiocronaca su Ciccio Riccio. 

Dal “play by play” si potrà poi stabilire che in quegli interminabili 11 secondi della partita, Trieste ha sciupato occasioni preziose per portarsi in parità, prima con Milton Doyel che ha tirato dall’arco ma ha preso il ferro, poi sul successivo rimbalzo è toccato poi a Tommy Laquintana l’ultimo tentativo di tiro da 3 punti ma Darius Thompson lo ha prontamente stoppato. Alla fine Davide Alviti ha realizzato i 3 punti, ma quando il led rosso e la sirena avevano decretato la fine della partita e la vittoria di Happy Casa Brindisi. Si è chiusa così una pagina thrilling per gli abbonati della televisione ma con l’esultanza di aver visto trionfare la loro squadra.  

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