Happy Casa straordinaria e vincente, con Moraschini superstar
Conquista il quarto posto in classifica. Ma non basta. A caccia dei due punti da conquistare contro Avellino o Trento, per mettere al sicuro i playoff
BRINDISI - L’incrocio dei risultati dell’ultima giornata di campionato, il maledetto imbroglio della classifica avulsa e della conseguente differente canestri, hanno impedito ad Happy Casa Brindisi di celebrare con la splendida vittoria conseguita contro Alma Trieste(85-77) anche la matematica certezza della conquista di un posto nella griglia play off. Resta il privilegio per la squadra di coach Vitucci di aver conquistato il quarto posto in classifica con 34 punti e di essere la “capolista” di almeno atre 8 formazioni che hanno l’ambizione di accedere alla griglia play off.
A dare solidità alla classifica di Happy Casa Brindisi non c’è soltanto la 4^ posizione meritatamente raggiunta domenica scorsa, ma soprattutto la solidità, la compattezza e la forza di gruppo che la squadra di coach Vitucci ha mostrato, ancora una volta, disputando una partita eccellente contro la formazione di coach Eugenio Dalmasson.
Rotazioni vincenti per coach Vitucci
Happy Casa ha confermato anche contro Alma Trieste di aver il carattere di una grande squadra e di fare della forza del suo gruppo l’arma vincente. Coach Vitucci ha dovuto compiere autentici miracoli per tenere in campo un quintetto in grado di fronteggiare con successo quello friulano. Troppo evidente la differenza fra i due roster, fra la qualità e la profondità di quello triestino e la ridotta “panchina” di giocatori a disposizione dell’allenatore brindisino.
Happy Casa ha messo in campo solo 8 giocatori, con una media-minutaggio di oltre 30 minuti per Banks (30), Chappell (31) e Brown(34), mentre Moraschini è rimasto in campo per 37’, a differenza di coach Dalmasson che ha avuto la possibilità di ampia scelta attingendo ad una panchina lunga e di qualità e di distribuire il minutaggio in modo certamente più razionale.
Nel gioco delle rotazioni, tuttavia, ha avuto la meglio coach Vitucci che pure non ha potuto disporre di Wojciechowski, in panchina ma fermo perché reduce da infortunio, ha limitato il minutaggio di Clark al minimo indispensabile, ma ha decisamente operato le scelte più opportune, in relazione all’andamento della partita, ed ha avuto le risposte che chiedeva dai singoli giocatori e dal gruppo. Happy Casa ha messo in campo una super-difesa, aggressiva e funzionale che è stato in grado di ridurre il potenziale d’attacco di Trieste a 77 punti, che pure si era presentata al PalaPentassuglia con una media-spauracchio punti di 95 a partita!
Moraschini fa’ l’americano!
Un “italiano” così è come avere in squadra un altro americano. La prestazione di Riccardo Moraschini contro Alma Trieste è di quelle che conferiscono al giocatore il ruolo di protagonista assoluto i cui meriti vanno considerati oltre le cifre straordinarie che si leggono nel suo boxscore della serata. Contro Trieste Riccardo Moraschini è stato superlativo nel ruolo di autentico trascinatore della squadra, nei momenti più delicati ed importanti si è assunto la responsabilità di imporre ritmo e dettare i tempi di gioco, con la sicurezza che solo i grandi giocatori sono in grado di esprimere, e realizzare canestri decisivi da 3 punti anche quando la responsabilità del tiro pesava in maniera determinante sul risultato.
In un minuto da applausi a scena aperta(38’) Moraschini ha recuperato una palla, ha realizzato un canestro da fuori, ha catturato un rimbalzo, ha realizzato un canestro da 3 punti ed ha servito un assist ad Adrian Banks, per un vantaggio Happy Casa di 74-65, allungo finale che ancora lui consoliderà con altre realizzazioni per chiudere con in mano la palla dell’ultimo rimbalzo, conquistata sotto canestro.
Lo score? 30 punti realizzati, con 5/7 da 2 punti,4/9 da 3 punti,8/8 nei tiri liberi,7 rimbalzi difensivi,2assist e 2 palle recuperate e 2 perse per una valutazione complessiva di 38! Con questa prestazione Riccardo Moraschini si candida definitivamente ad essere considerato come miglior giocatore italiano del campionato.
La mossa vincente Erik Rush
La partita sembrava inizialmente di poter prendere una svolta negativa, con l’incubo incalzante di Trieste, giunta a Brindisi preceduta dalla fama di squadra in grande crescita e dalla media punti da paura, quando, dopo 6 minuti di gioco sul 4-11, con Happy Casa in evidente difficoltà in difesa ed in attacco, coach Vitucci ha pensato bene di chiamare in panchina Tony Gaffney per schierare in campo Erik Rush.
E’ stata una soluzione apparsa subito vincente perché Rush ha messo la museruola a Matteo Da Ros, difendendo “mani in faccia” con grande intensità e contribuito a dare solidità a tutta la difesa. Appena entrato in campo Rush ha realizzato un prezioso canestro da 3 punti in un momento delicato della partita, ha rifilato una schiacciata in faccia a Chris Wright ed è stato protagonista della ripresa della squadra che si è concretizzata con un parziale di 10 a 0 (14-11), con la partecipazione straordinaria di Riccardo Moraschini e John Brown.
E’ stata la rimonta su cui Happy Casa ha costruito la vittoria finale, perché ha dato fiducia e convinto la squadra che anche la partita contro Trieste poteva essere vinta. Erik Rush ha concluso poi la sua prestazione realizzando complessivamente 11 punti in 20 minuti di energica presenza in campo, con 3/3 da 3 punti, 1/3 da 2 punti, una stoppata data ed 1 rimbalzo conquistato.
Aspettando “Awards” 2019
Ora i tifosi brindisini si aspettano che i premi “Awards” 2019 dedicati ai migliori interpreti della stagione 2018/19 tengano presente la straordinaria stagione che ha visto protagonisti allenatore, giocatori e dirigenti di Happy Casa Brindisi. Ed allora i premi che saranno consegnati il 13 maggio prossimo a Milano, nella Sala Buzzati di Rcs, la Lba che dovrà selezionare 5 candidati, vorrà sicuramente tenere conto della fantastica stagione di Riccardo Moraschini, ed indicarlo come “Miglior italiano” del campionato.
I premi Mvp, miglior giocatore italiano, giocatore rivelazione, miglior under 22 e miglior difensore, saranno assegnati per la prima volta con la valutazione aperta al pubblico tramite il sito della Gazzetta.it ed i tifosi potranno esprimere il 30% dei voti. Le preferenze dei tifosi saranno poi aggiunte a quelle di allenatori, capitani e per il 70% dei voti dai general manager e del panel dei media specializzati, per stabilire quali saranno i destinatari degli “Awards” 2019.
Per il miglior allenatore ed il miglior dirigente il 100% dei voti saranno, invece, espressi dai club e dai panel di media specializzati. Ed allora non potrà sfuggire ai club il nome di Frank Vitucci per il lavoro svolto con passione, professionalità e scrupolosità e per i risultati conseguiti con Happy Casa Brindisi, squadra che partita con obbiettivo salvezza è stata protagonista nelle Final Eight di Firenze e prossima a partecipare alla griglia play off scudetto. E quale miglior dirigente da selezionare del campionato se non Simone Giofrè che ha pescato in A/2 John Brown che potrebbe essere indicato come “giocatore rivelazione”, il rookie Clark ed ha puntato vincente su Riccardo Moraschini.