Salta l'evento organizzato dal Csi: "Impossibile fare sport a Brindisi"
Il presidente del Comitato sportivo: "Dopo aver atteso per due mesi l'autorizzazione, il Comune ci ha chiesto di pagare la tassa di occupazione si suolo pubblico. Avremmo portato 350 bambini in città"
BRINDISI – Avrebbero riempito corso Umberto di campi mobili di pallavolo, pallacanestro e calcetto, portando a brindisi più di 300 ragazzini festanti. Ma non si aspettavano che il Comune, dopo averci messo due mesi per rilasciare l’autorizzazione, chiedesse il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico. Alla fine il presidente provinciale del Csi (Comitato sportivo italiano), Francesco Maizza, ha dovuto rinunciare all’evento.
“Anche se il Comune ha tentato di agevolarci con una riduzione del 50 per cento della tassa – dichiara Francesco Maizza – abbiamo comunque dovuto tirarci indietro, perché la nostra è un’associazione di volontari che fa attività sportiva per i giovani, solo ed esclusivamente a scopo promozionale. Non abbiamo sponsor. Le uniche nostre entrate arrivano dalle tessere sottoscritte dagli iscritti, per affrontare le spese di gestione del comitato”.
Il Csi organizza un campionato open di basket al quale partecipano 16 squadre, di cui nove del capoluogo. Sono centinaia i ragazzi che fanno parte del comitato provinciale. “Ovunque abbiamo organizzato iniziative pubbliche – spiega a BrindisiReport Maizza – non ci è mai pervenuta la richiesta di pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico. Anzi spesso le amministrazioni comunali ci danno una mano per coinvolgere quanti più ragazzi possibili”.
A Brindisi il Csi non aveva mai tentato di organizzare un evento ad ampio respiro. Dopo questa infelice esperienza, è stata messa una x sul capoluogo. “E’ impossibile fare sport a Brindisi”, afferma il presidente provinciale.
“Così non si può continuare. L’Amministrazione comunale – prosegue Maizza - deve smetterla di vessare le piccole società che fanno sport solo per passione. Avevamo inviato la richiesta di utilizzo di Corso Umberto il 16 marzo di quest’anno; in quella occasione avevamo preso accordi con l’ex assessore comunale allo sport (si tratta di Maria Greco, il cui posto è stato preso da Elena Marzolla, dopo le dimissioni rassegnate settimane fa, ndr) ci aveva garantito massima collaborazione. Poi il silenzio fino al 3 maggio quando il dirigente del Settore trasporti ci ha inviato l’autorizzazione chiedendoci di pagare l’occupazione del suolo pubblico per l’intero Corso’raziandoci’ della riduzione del 50%”.
“Come potevamo organizzare le società sportive in poco meno di 15 giorni - afferma ancora Maizza - e poi le nostre casse non ci danno la possibilità di affrontare una spesa così onerosa. Pensavamo di fare una iniziativa interessante anche per la stessa città di Brindisi. La nostra organizzazione avrebbe portato su Corso Umberto circa 350 bambini con le rispettive famiglie. Un investimento anche per il turismo e per le attività del centro. Ma vuol dire che la cosa non interessa.”