"Con l'aumento del ticket lo sport diverrà un privilegio per pochi"
“Un atto vile”. Così la Pugilistica Rodio Brindisi, la più longeva società sportiva brindisina con i suoi 82 anni di storia, definisce l’aumento del 266 per cento del ticket per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali deciso dall’amministrazione comunale
BRINDISI – “Un atto vile”. Così la Pugilistica Rodio Brindisi, la più longeva società sportiva brindisina con i suoi 82 anni di storia, definisce l’aumento del 266 per cento del ticket per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali deciso dall’amministrazione comunale, retta dal commissario straordinario Cesare Castelli, nell’ambito del bilancio di previsione 2016 approvato pochi giorni fa.
La Rodio dunque condivide in pieno e rilancia il malcontento espresso attraverso una nota stampa dal presidente provinciale del Coni; Nicola Cainazza, il quale ieri (12 maggio) ha presieduto l’Assemblea dei rappresentanti provinciali delle federazioni e discipline associate e degli enti di promozione sportiva, convocata d’urgenza per affrontare la questione.
La Rodio rimarca che i cittadini brindisini “ versano oggi in una situazione di difficoltà economica dovuta alla ormai storica carenza di lavoro sul nostro territorio”. L’aumento delle tariffe quindi farebbe “diventare ‘lo Sport’ un privilegio per pochi”. La Rodio, fondata nel 1934, “ha spesso ‘pescato’ i propri atleti migliori tra le classi sociali più deboli, dove più forte è la voglia di riscatto verso la società”.
Sulla questione interviene Antonio De Vitis, campione intercontinentale in carica e già due volte sfidante al titolo europeo, che come uomo di sport sente l'obbligo di dire la sua: “Tengo a precisare - dichiara De Vitis – che questo mio intervento viene fatto in qualità di consigliere nazionale in senno alla Federazione Pugilistica Italiana e non come candidato alla carica di consigliere comunale”.
“Questo aumento sconsiderato – prosegue De Vitis - sarà la rovina delle piccole associazioni sportive che non potranno far fronte alla retta imposta dal Comune e soprattutto vedrà anche aumentare l'abbandono verso lo sport da parte dei nostri giovani che già oggi rappresenta una piaga sociale”.
“Lo sport – conclude De Vitis - funge da fulcro importante per la crescita dei nostri figli in quanto, se fatto in modo corretto, insegna loro i valori come: il rispetto delle regole, sacrificio ed impegno che al giorno d'oggi, purtroppo, sono sempre più assenti in loro”