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Doping: Caliolo incluso in una vecchia inchiesta ma in questa nessuna notifica

Si riporta di seguito una nota firmata da Pasquale Caliolo, citato nel provvedimento dei magistrati con cui è stato disposto l’arresto di 10 persone per un giro di commercializzazione illegale di farmaci per il doping di atleti professionisti e semi professionisti nell'ambito del body building

BRINDISI – Si riporta di seguito una nota firmata da Pasquale Caliolo, citato nel provvedimento dei magistrati con cui è stato disposto l’arresto di 10 persone per un giro di commercializzazione illegale di farmaci per il doping di atleti professionisti e semi professionisti nell'ambito del body building , a seguito di indagini condotte dai carabinieri dei Nas.

“In riferimento all’articolo apparso online su BrindisiReport.it in data 11 giugno 2014 dal titolo “Effetti collaterali imbarazzanti, ma tutti adepti del metodo Bufano. Pericolo Enorme” a firma della signora Roberta Grassi, si legge testualmente “Alcuni degli indagati possiedono palestre nelle due province, ci sono interconnessioni reciproche e diverse figure nodali, tra cui quella di Pasquale Caliolo, proprietario di una palestra a Latiano che era già coinvolto in un’inchiesta condotta dalla Procura di Milano”. Il sottoscritto Pasquale Caliolo nato a Latiano il 4 agosto del 1969 residente a Latiano, rileva che non è destinatario di alcun provvedimento di indagine e che è assolutamente estraneo agli ultimi episodi riferiti dalla giornalista Roberta Grassi. La notizia così come violentemente scritta ha allarmato, e non poco, lo scrivente, i propri famigliari e gli iscritti alla palestra gestita dal richiedente”. 

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