Enel-Sutor, le pagelle dei brindisini
BRINDISI – Nell’incredibile sconfitta interna contro Montegranaro si salvano solo i soliti Dyson, James e Todic. Tutto il resto della squadra è sotto la sufficienza. Anche Bucchi forse poteva fare di più.
BRINDISI – Nell’incredibile sconfitta interna contro Montegranaro si salvano solo i soliti Dyson, James e Todic. Tutto il resto della squadra è sotto la sufficienza. Anche Bucchi forse poteva fare di più.
AMINU – 4,5
Abbiamo un pivot che non prende rimbalzi. Nei primi minuti aveva lasciato ben sperare, poi come al solito è scomparso, anche perché i compagni gli passano il pallone all’altezza delle caviglie. Bucchi lo tiene in panchina anche nel finale, quando forse poteva servire. A questo punto è bruciato: a che serve tenerselo se non si ha più fiducia in lui?
JAMES – 6
Neanche Delroy era in serata, lo dimostrano le sue pessime percentuali al tiro, ma almeno si dà da fare e lotta sotto i tabelloni (11 rimbalzi), dannandosi fino alla fine. Tutto cuore.
TODIC – 6
Ottimo impatto sulla partita, poi esagera nel tiro da 3. Stesso discorso fatto per James: almeno lotta a prende 9 rimbalzi. Aggiungendoci i 12 punti realizzati, si può dire che la sua parte l’ha fatta.
BULLERI – 5
Anche il capitano era sotto tono. Serata nera al tiro e qualche distrazione che non sono da Bullo.
FORMENTI – 4,5
Gioca solo 7 minuti ma è come se non fosse mai entrato.
DYSON – 6.5
Si carica la squadra sulle spalle ed è costretto a tirare anche quando non dovrebbe. Fa un paio di giocate sensazionali, ma soffre il folletto Mayo (che ne infila 25).
LEWIS – 4,5
Poca roba.
ZERINI – 4,5
Anche lui solo 7 minuti in campo ma a parte i due rimbalzi offensivi è praticamente nullo.
SNAER – 5
Fa poco in attacco e in difesa, con Lewis-Dyson-Campbell e Bulleri consente al trio Cinciarini-Sakic-Mayo di rifilarci 57 degli 80 punti messi a segno dalla Sutor.
CAMPBELL – 5
Per una volta anche lui è sotto tono e lo si capisce subito: di solito quando mette piede in campo la squadra si sveglia. Ieri non è accaduto.
BUCCHI – 5
Non riesce a dare la scossa decisiva alla squadra, o quanto meno a imporle costanza, anche se la colpa è più dei giocatori che sua. Però ad un settimana dalla zona di Moretti, che aveva evidenziato le pecche dell’attacco Enel, il problema si è riproposto. Insoluto. Forse era il caos di dare un’ultima chance ad Aminu nei minuti finali. Anche perché Montegranaro ha giocato a lungo senza pivot.