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Fanta-Enel, le pagelle del girone di andata

BRINDISI - Tutti promossi ovviamente. Il girone di andata è stato esaltante e indimenticabile. Ora ci attendono le final-eight e la corsa finale verso i play-off. Intanto diamo le pagelle di metà campionato.

BRINDISI - Tutti promossi ovviamente. Il girone di andata è stato esaltante e indimenticabile. Ora ci attendono le final-eight e la corsa finale verso i play-off. Intanto diamo le pagelle di metà campionato.

SOCIETÁ – 9

Il ritorno di Giuliani nella veste di Gm è stata la scelta più azzeccata, dopo quella di Bucchi. La New Basket Brindisi continua a fare le cose con professionalità e guardando al futuro, anche in un periodo in cui la recessione economica rende difficile portare avanti il progetto di aggregazione di soci, vecchi e nuovi.

GIULIANI – 9

È l’anima nera, o se preferite lo stratega, di questa squadra che nelle sue prime uscite era parsa un ottimo roster per il torneo di serie B. Con il coach ha creato la prima vera squadra che gioca di squadra. Senza primedonne. Con tanto spettacolo. Grazie.

COACH BUCCHI – 9

Ci voleva il titolo di campione d’inverno per strappargli qualche battuta, ma Piero Bucchi in fin dei conti non è pagato per far ridere, ma per far vincere. E quest’anno ci sta riuscendo benissimo, con la squadra migliore mai vista a Brindisi, pur monca di un pivot dominante, e con l'aiuto del sempre presente Michelutti. È riuscito a caricare i suoi alla vigilia di partite difficilissime e giocate in condizioni precarie a causa degli infortuni. Ha imposto la svolta in partite che sembravano già perse. Sicuramente ha sbagliato anche lui, ma se non lo facesse, sarebbe in Nba, non certo a Brindisi.

DYSON – 9

In certi momenti sembra un marziano immarcabile: tiro, penetrazione, assist. Sarebbe il giocatore perfetto, se a volte non si lasciasse prendere troppo la mano. Ha toppato solo a Pesaro, ma tante volte si è caricato la squadra sulle spalle.

JAMES – 9

È la seconda colonna portante della squadra: rimbalzi, difesa granitica, grinta, velocità, tiro e penetrazione. Ci continuiamo a chiedere cosa ci facesse uno così in LegaDue, ma ci sono interrogativi destanti a restare senza risposta. Dopo un avvio in grande stile, ha dovuto fare gli straordinari per sopperire alla mancanza di un centro. Inevitabile il calo di rendimento. Ma anche al 50% il suo contributo resta prezioso.

CAMPBELL – 8

Nella prima fase del girone di andata è stato sempre uno dei migliori sesti uomini del campionato, poi inevitabilmente è calato. Quando è in serata, cioè quasi sempre, riesce a dare velocità, canestri, ritmo. E nell’ultima partita casalinga contro Sassari ha dato anche punti-vittoria.

TODIC – 7,5

Non è il più elegante dei giocatori, non è il più spettacolare dei pivot, e come dice Bucchi, «quando sbaglia qualcosa lo fa bene». Però non si tira mai indietro, anche contro avversari molto più forti e blasonati di lui. Ad avercene di sgraziati così!

BULLERI – 7,5

Vogliamo ancora parlare di questo ragazzino di 37 anni che in molti giudicavano finito? Punti, caparbietà, difesa, ottima gestione della squadra, spogliatoio. Certo, a volte (come contro Sassari) non riesce a fare la differenza, ma la bilancia pende sempre dalla sua parte. Mica male come pensionato, no?

SNAER – 6,5

Ottimo giocatore in difesa, grande delusione in attacco: era stato presentato come il tiratore della squadra, ma ha infierito sugli avversari solo in un paio di partite. È giovane, dice il coach: crescerà?

LEWIS – 6,5

Mezzi fisici incredibili, grande cuore in difesa, ma anche lui discontinuo come Snaer, tanto che a volte vien da chiedersi perché debba partire in quintetto. Nelle ultime due partite è stato però favoloso. Se continua così, può essere la sorpresa del girone di ritorno. Anche per gli avversari.

ZERINI – 6

Era partito bene e si sperava che fosse l’anno del suo definitivo boom, invece un infortunio lo ha frenato e tenuto fuori per alcune partite. Ha perso il ritmo e deve ritrovare fiducia e soprattutto canestri. In difesa è il solito Andrea Zerini, tutto cuore e muscoli. Ma può migliorare anche lui.

FORMENTI – 6

È stato poco utilizzato, ma quando ha giocato non si è mai tirato indietro, difendendo come un leone e, a volte, garantendo punti preziosi. Considerati gli avversari che si ritrova di fronte, la sufficienza non si può negare.

CHIOTTI – sv

Pochi minuti di gioco non bastano per assegnargli un voto. I tifosi sperano che sia il tassello mancante per continuare a sognare. Visti i ragazzi scelti quest’anno (Aminu a parte) non possiamo che dare fiducia a Giuliani e Bucchi per averlo voluto a Brindisi

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