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Football Brindisi, tra speranze di ripescaggio e attesa di risposte dal sindaco

BRINDISI - “In riferimento all’incontro tra i presidenti Barretta ed il sindaco Domenico Mennitti, la società chiarisce che l’incontro ci sarà senz’altro, ma che la data non è ancora stata fissata ufficialmente”. La nota è dell’Ufficio stampa del Football Brindisi 1912 ed è stata diffusa nella tarda mattinata quando tutti i tifosi della squadra biancazzurra aspettavano notizie sulla sorte che dovrà toccare alla loro squadra, che finalmente aveva raggiunto stabilità societaria con i Barretta.

BRINDISI -  “In riferimento all’incontro tra i presidenti Barretta ed il sindaco Domenico Mennitti, la società chiarisce che l’incontro ci sarà senz’altro, ma che la data non è ancora stata fissata ufficialmente”. La nota è dell’Ufficio stampa del Football Brindisi 1912 ed è stata diffusa nella tarda mattinata quando tutti i tifosi della squadra biancazzurra aspettavano notizie sulla sorte che dovrà toccare alla loro squadra, che finalmente aveva raggiunto stabilità societaria con i Barretta.

Ma che comincia nuovamente a vacillare perché i presidenti Barretta, stanchi di andare avanti da sei anni senza uno sponsor e stanchi di parole, parole, tante parole degli amministratori ai quali non sono seguiti i fatti, hanno deciso di vendere la società e di non iscrivere la squadra al prossimo campionato se non ci saranno fatti nuovi e concreti. Due mesi fa i Barretta annunciarono in conferenza stampa questa loro decisione irrevocabile.

Nel pomeriggio di domenica 23 maggio, subito dopo la gara con la Cisco Roma, giocata al Fanuzzi, dominata dal Brindisi ma finita in parità (0-0) il sindaco volle incontrare i Barretta ai quali disse di voler avviare un cammino comune per garantire alla società  biancazzurro un sostegno economico per il prossimo campionato.

Domenica 30 maggio il Brindisi, pareggia a Roma contro la Cisco ed esce dai play off. Anche in questa occasione il Brindisi gioca bene, merita di vincere e al 47’ della ripresa ha l’ennesima palla per arrivare in finale e giocarsi la promozione con il Catanzaro (che ieri a Roma, dalla Cisco, è stato travolto per 4-0). Il sindaco fa sapere che per il lunedì successivo li vuole incontrare e che darà conferma.

Da allora non si è fatto più sentire. Cosa vuol dire? Sta lavorando per dare una mano al Brindisi? Probabilmente si. O forse ha avuto altri problemi che lo hanno distolto (in questi giorni c’è stata la vicenda rifiuti che ha assorbito energie e tempo). Una cosa, comunque, è certa. Il tempo passa velocemente e il 30 giugno, data ultima per l’iscrizione al campionato, si avvicina. I Barretta, come sempre, sono fiduciosi e aspettano di essere convocati per trovare una soluzione alla gestione del Football Brindisi 1912. Sarebbe un peccato mortale che proprio in questo momento tutto dovesse andare a rotoli. La vittoria della Cisco per 4-0 sul Catanzaro trasforma in una pura formalità la gara di ritorno. In pratica la Cisco si può già sentire in Prima divisione. Un risultato che va benissimo al Brindisi perché può aprirgli le porte della Prima divisione.

Non c’è niente di certo perché non vi è ancora il regolamento relativo ai ripescaggi che viene fatto di anno in anno. Se si volesse essere cattivelli si potrebbe dire che viene modificato sempre a secondo delle opportunità. Memorabile alcuni anni fa l’esclusione dal ripescaggio del Martina Franca che aveva perso la finale dei play off, ed aveva diritto per risultati di gioco, ma fu ripescato la Florentia (la Fiorentina rinata dopo la radiazione). E successe anche al Brindisi Calcio dell’allora presidente Mario Salucci. Con i meccanismi che vengono studiati di anno in anno, al posto del Brindisi fu ripescata l’Aquila che aveva chiuso il campionato con il fallimento societario. La squadra fu iscritta e nel corso del campionato mise assieme poco più di dieci punti.

Stando al regolamento dello scorso anno, in caso di ripescaggio tra le quattro finaliste dei play off del girone C il Brindisi dovrebbe essere al primo posto. Perché è uscito dai play off senza perdere (al contrario del Barletta sconfitto sia in casa sia fuori) e perché il Catanzaro non può essere ripescato perché ha fatto ricorso in passato al lodo Petrucci.

Il lodo Petrucci è una particolare procedura burocratico-amministrativa che, nel caso dell'esclusione dai campionati professionistici e conseguente revoca dell'affiliazione per motivi legati al bilancio di una società italiana di calcio, consente di non disperdere il patrimonio sportivo cittadino consentendo ad una nuova società che desideri rilevarne il titolo sportivo, di partire da una categoria ancora professionistica seppur inferiore rispetto a quella conquistata sul campo: quella immediatamente sottostante nella versione originaria del provvedimento.

Le modalità di ripescaggio saranno comunicate a giorni e le domande, delle società interessate, dovranno essere presentate non prima del 16 luglio. La data sarà comunicata dalla Lega dopo che saranno rese note le eventuali società escluse dai campionati per irregolarità amministrative o nell’iscrizione, e dopo che le escluse avranno fatto ricorso (se lo presentano, è ovvio). Per questo, quindi, c’è ancora tempo. Il problema sono gli altri adempimenti. “Noi confidiamo nel grande amore che i presidenti Barretta hanno per questa città e per il calcio – dice Mimino Andriani, presidente del club Fb Brindisi 1912 -. Speriamo che la squadra venga iscritta al campionato e che il prossimo anno possa giocare in Prima divisione”.

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