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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Guadalupi: "Palaeventi dei misteri"

BRINDISI – Palaeventi, progetto fantasma e dai costi incalcolabili, sia per il pubblico, che per il privato. Dopo la politica degli annunci dell’ex giunta Mennitti che voleva una “Cittadella dello sport” a Contrada Masseriola con tutta una serie di fantasmagoriche strutture sportive attorno al “tempio del basket” ancora, qualcuno, fatica a comprendere l’entità degli investimenti, come l’ex consigliere comunale per il gruppo di Sinistra ecologia e libertà Vincenzo Guadalupi.

BRINDISI – Palaeventi, progetto fantasma e dai costi incalcolabili, sia per il pubblico, che per il privato. Dopo la politica degli annunci dell’ex giunta Mennitti che voleva una “Cittadella dello sport” a Contrada Masseriola con tutta una serie di fantasmagoriche strutture sportive attorno al “tempio del basket” ancora, qualcuno, fatica a comprendere l’entità degli investimenti, come l’ex consigliere comunale per il gruppo di Sinistra ecologia e libertà Vincenzo Guadalupi.

In principio la parola-annuncio “Palaeventi”, pronunciata il 2 settembre 2010, dall’ex sindaco Domenico Mennitti, valeva circa 11 milioni di euro. Poi diventati 14 e 15 nell’arco di poche settimane. A distanza di  poco più di un anno, di quei soldi non v’è traccia, ne nemmeno una idea dei costi complessivi finali della realizzazione di quel progetto che racchiudeva l’idea del Palaeventi. A chiedere lumi sulla vicenda, interpellando direttamente il commissario prefettizio Bruno Pezzuto, lo stesso avvocato Vincenzo Guadalupi che denuncia anche una serie di “mancanze” di notevole rilievo nell’adozione del piano  particolareggiato del Palaeventi.

In particolare: nella relazione finanziaria non c’è un’indicazione, nemmeno sommaria, degli oneri da ripartire tra Comune e privati; nè le somme necessarie per l’esproprio dei terreni. Ancora: “Non sono rinvenibili i Progetti schematici delle urbanizzazioni primarie e secondarie; non sono note o allegate le norme urbanistiche edilizie per l’esecuzione del Piano particolareggiato, stante anche la previsione di un generico sporting club. Nell’atto deliberativo non vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità, obbligatoria ai sensi di quanto previsto dall’art. 8 del Dpr 327/2001 -Testo unico espropri”.

Prosegue Guadalupi: “In merito al contrasto tra il progetto ed i presupposti indirizzi programmatori si osserva quanto segue: mancato collegamento quartiere La Rosa. Parcheggi: non esiste negli elaborati approvati tale calcolo, ma si richiamano in maniera discutibile i dati forniti dal Coni, che non hanno valenza né pianificatoria né vincolistica come le norme del vigente Prg (Piano regolatore generale). Strade: nel progetto in oggetto, vengono indicate sedi stradali di metri 7, in contrasto con le citate norme e senza specificare eventuali motivi derogatori all’applicazione di tale norma. Il rispetto della norma in questione è imprescindibile se si prende in considerazione il notevole volume di traffico previsto e prevedibile in relazione alla struttura di cui trattasi e stante i rilievi sui parcheggi di cui al punto precedente”.

Un po’ troppo, questa procedura senza vincoli e riferimenti, per i meriti degli attuali globetrotter biancazzurri della New Basket Brindisi che, seppure primi in classifica, non è che abbiano ancora vinto il campionato della Lega A.

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